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    In Consiglio la questione Lsu, opposizione accusa, Scopelliti annuncia stipendi e tavolo

     

     

    In Consiglio regionale la questione Lsu, opposizione accusa, Scopelliti annuncia stipendi e tavolo

    11 nov 13 Sono iniziati con oltre cinque ore di ritardo, rispetto all'orario programmato, i lavori del Consiglio regionale. A determinare lo slittamento la protesta dei lavoratori precari Lsu-Lpu che hanno presidiato da stamani gli ingressi dell'edificio. In avvio dei lavori si è passati subito all'esame del secondo punto all'ordine del giorno, che prevede la questione degli Lsu-Lsu, sul quale sta relazionando l'assessore al Lavoro, Nazzareno Salerno. Prima dell'inizio della seduta i presidenti della Giunta, Giuseppe Scopelliti, e del Consiglio, Francesco Talarico avevano incontrato nuovamente i sindaci e le delegazioni dei lavoratori. "Oggi - aveva detto il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico prima dell'avvio dei lavori - è stata una giornata particolare, ma la problematica era così importante e delicata che aveva bisogno di un serio approfondimento".

    Consiglio approva variazione di Bilancio per LSu-Lpu. Il Consiglio regionale, con il solo voto contrario di Domenico Talarico (Idv) ha approvato la variazione al Bilancio regionale che assicura le risorse necessarie per il pagamento delle spettanze arretrate dei lavoratorio Lpu-Lsu della Calabria, che hanno manifestato per l'intera davanti a palazzo Campanella. L'argomento è stato introdotto da una informativa dell'assessore al lavoro Nazareno Salerno. "Quella degli Lsu-Lpu - ha detto Salerno - è una vicenda che si trascina da ben 17 anni, determinando una situazione molto pesante sotto il profilo finanziario per la Regione, e una situazione di disagio e precarietà per questi lavoratori che ogni anno sono costretti ad attendere proroghe per avere continuità nel lavoro. Sin dal mese di giugno, grazie al Presidente Scopelliti, abbiamo chiesto un tavolo di confronto al Governo, al quale abbiamo rappresentato le problematiche del precariato calabrese che non riguarda solo i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, ma anche i precari della legge 15 e della legge 28. Purtroppo non è semplice parlare di stabilizzazione perché i soggetti utilizzatori di questi lavoratori devono affrontare problematiche che interessano la normativa nazionale. C'è stata una apertura dal parte del Governo con la disponibilità ad inserire la questione nella legge di stabilità. Il 21 novembre cercheremo di dare continuità a questo percorso". Ed ha aggiunto: "la Regione Calabria non ha mai messo in discussione la continuità lavorativa di questi lavoratori. Sta mantenendo fede all'impegno assunto di non mandare a casa nessuno. Il nostro impegno è massimo - concluso Salerno - e penso che riusciremo a dare risposte a questi lavoratori che vivono da tempo una situazione di estremo disagio"

    Il dibattito in aula. Un lungo dibattito ha caratterizzato l'esame del provvedimento di variazione al Bilancio regionale per la copertura delle spettanze degli Lsu-Lpu della Calabria. In apertura di dibattito, Nino De Gaetano (Pd) ha messo in luce le responsabilità del Governo regionale, "che non ha previsto le coperture necessarie per questi lavoratori. Non si può e non si deve prendere in giro - ha aggiunto - chi in questo momento è in difficoltà. A che serve andare a Roma - si è chiesto De Gaetano - se prima la Regione non riesce a fare i suoi compiti a casa". Infine la stabilizzazione, "per la quale la Regione non ha responsabilità - ha ammesso De Gaetano ricordando gli emendamenti del gruppo parlamentare Pd alla legge di stabilità. Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra) ha invitato tutti ad una presa di posizione responsabile sulla questione, "che non può essere affrontata - ha detto - scaricando le colpe sugli altri. E' tre anni che siete al governo - ha ricordato Guagliardi rivolto alla maggioranza, evidenziando la situazione drammatica che vivono molti lavoratori 50enni e gente che in questi anni non è riuscita a formarsi nemmeno una famiglia. Di "problematica seria" ha parlato Rosario Francesco Antonio Mirabelli (Misto) per il quale "lo Stato va chiamato alle sue responsabilità". Mentre Luigi De Masi (Idv) ha affermato di aver auspicato in conferenza dei capigruppo che non si tenesse un dibattito su una situazione che è semplicemente drammatica. "Dal 2010 assistiamo ad una teorizzazione del cosidetto ribaltamento di responsabilità. Un modo questo - ha aggiunto - di stare alla larga dalle proprie responsabilità. Prendo atto del deliberato di questa Giunta che assicura l'erogazione di due mensilità - ha concluso De Masi - ma credo che servano iniziative per strutturare un ristoro alle condizioni umilianti di questi lavoratori". Fausto Orsomarso (Pdl) ha invitato tutti a smetterla di "rimpallarsi il passato", ma assumere una sfida con i calabresi, senza prese in giro, "che non appartengono - ha aggiunto - alla nostra politica". Di "poca credibilità" ha parlato il consigliere Pd Carlo Guccione che ha chiesto alla Giunta "come fa a firmare convenzioni con Comuni, per l'utilizzo di questi lavoratori per i prossimi mesi, senza la necessaria copertura finanziaria". "Non si può affrontare la vicenda di questi lavoratori sempre sul limite della scadenza dei termini" ha affermato Demetrio Naccari Carlizzi (Pd) che ha definito la questione degli Lsu-Lpu della Calabria "un problema antico, tutto politico". Per Domenico Talarico (Idv) "il provvedimento della Giunta certifica il fallimento della classe dirigente calabrese, se è vero che in 17 anni nessuna coalizione è riuscita a risolvere il problema". Talarico ha inoltre espresso molte riserve sul processo di stabilizzazione dei precari calabresi. "Non credo che questa Regione - ha aggiunto polemicamente - riuscirà a risolvere il problema, nemmeno se il collega Nino De Gaetano riuscirà a diventare presidente della Giunta". Talarico ha auspicato "scelte serie" al tavolo romano, con le quali reperire i 90 mln di euro necessari a coprire il fabbisogno del 2014, "più utili delle risorse che vengono destinate alle spese militari, per le missioni, cosiddette di pace, e per l'acquisto degli aerei F35". Sostegno convinto al provvedimento è stato espresso da Gianluca Gallo (Udc) che ha rivelato di aver chiesto "provvedimenti complessivi per i precari calabresi. Ma così non è potuto essere, come sempre, perché mai i lavoratori sono stati 'in linea' con le loro spettanze. Gallo ha censurato la strumentalizzazione politica che ha caratterizzato la vicenda precari, a dimostrazione che è iniziata la lunga campagna elettorale regionale". "Sulla vertenza degli Lsu-Lpu della Calabria non c'è chi oggi deve fare il primo della classe - ha affermato nel suo intervento Giulio Serra (Insieme della Calabria) ricordando che da amministratore locale la situazione è stata sempre così. Serra ha invitato tutti a "fare squadra, perché su queste questioni non ci possono essere né i primi, né gli ultimi della classe, mentre bisogna lavorare per anticipare la protesta e non seguirla". Il consigliere Idv Giuseppe Giordano ha definito "inaccettabile che la Calabria sia sempre considerata terra delle continue emergenze. Ci sono delle responsabilità che se assunte in tempo non avrebbero portato a questa giornata". Giordano si è detto "scettico sulla possibilità che il Governo risolva la questione. Non vorrei che si consumasse l'ennesima recita. A Roma c'è bisogno di un approccio serio - ha continuato - dimostrando, innanzitutto, che questa composizione politica intende operare con grande energia e senso del dovere". Pietro Giamborino del Pd, per il quale oggi "la difesa dei lavoratori sembra essere diventata un crimine" ha segnalato la vicenda della sospensione dei lavoratori del vibonese, denunciando che il Commissario non intende accettare il protocollo d'intesa firmato con i Sindaci.

    Odg in Consiglio su precari Lsu. I consiglieri regionali Carlo Guccione, Antonino De Gaetano, Nicola Adamo, Sandro Principe, Francesco Sulla, Antonio Scalzo, Mario Franchino, Demetrio Naccari Carlizzi e Gianluca Gallo hanno presentato un ordine del Giorno finalizzato alla stabilizzazione definitiva dei lavoratori precari calabresi. "Nei giorni scorsi - è scritto nell'ordine del giorno - è stato presentato al Senato un emendamento alla Legge di Stabilità con il quale, al fine di stabilizzare i lavoratori impegnati in attività socialmente utili e in quelle di pubblica utilità, equiparati al personale Lsu dall'articolo 27 dal decreto legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, gli enti pubblici in Calabria sono autorizzati ad assumere tali lavoratori dal 1 gennaio 2014, anche in posizioni sopranumerarie, con un contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di 26 ore settimanali, se inclusi nell'elenco definitivo pubblicato sul Burc del 5 luglio 2005, supplemento straordinario n 1 al Burc, Parte I e II, n 12 del 1 luglio 2005, salvo quanto previsto dall'articolo 3; attraverso tale emendamento si chiede al Governo, con provvedimento del Ministro dell'economia e delle finanze, di concedere in favore della Regione Calabria un contributo aggiuntivo pari a 40 milioni di euro per l'anno 2014 e pari a 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015, provvedendo a tali oneri mediante quota parte delle risorse aggiuntive derivanti dalle disposizioni di cui al comma 7-bis dell'articolo 17". "Il Consiglio regionale - prosegue - impegna il Presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, a promuovere ogni utile e necessaria iniziativa affinchè il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, faccia proprio tale emendamento finalizzato alla stabilizzazione definitiva dei 5149 lavoratori calabresi che, da oltre 15 anni, sono inseriti nell'organizzazione delle attività degli Enti pubblici con ruoli e mansioni anche ad alto contenuto professionale e continuano a garantire servizi essenziali ai cittadini".

    Opposizione: regione non ha carte in regola. Al termine dell'incontro del presidente della Giunta regionale con i sindaci e le forze sociali sulla tematica Lsu-Lpu i consiglieri regionali Nicola Adamo, Antonino De Gaetano, Pietro Giamborino, Carlo Guccione, Damiano Guagliardi, Rosario Mirabelli, Domenico Talarico, Pasquale Tripodi hanno sottoscritto un documento. "L'amministrazione regionale - affermano i consiglieri - sulla vertenza degli Lsu-Lpu non ha le carte in regola. La Giunta regionale, nonostante gli impegni assunti al momento dell'approvazione del Bilancio preventivo 2013 ed ufficialmente rinnovati dall'assessore regionale al Lavoro nei mesi scorsi, non ha finanziato la quota di risorse di propria competenza per la copertura delle indennità e dei sussidi. Nella programmazione finanziaria non c'era da improvvisare nulla, si doveva solo riportare la quota ormai storicizzata di cofinazniamento regionale che, negli anni precedenti, almeno dal 2007 ad oggi non è sostanzialmente variata. Al Governo nazionale si possono anche chiedere maggiori risorse ma in Calabria bisogna aver fatto il proprio dovere. Non intendiamo assolutamente fare sconti alle responsabilità nazionali ma riteniamo sia una debolezza invocare ora in Calabria il 'tutti uniti contro Roma'". "Abbiamo il diritto - proseguono - di essere ascoltati a Roma ma dobbiamo per questo presentarci con maggiore dignità e con una proposta che non può essere subordinata alla necessità di dover fronteggiare una esasperata condizione emrgenziale. Avere le carte in regola deve significare poter avere il diritto di 'alzare la voce' per rivendicare prioritariamente una soluzione strutturale per una stabilizzazione definitiva dei lavoratori e per un programmato, rapido percorso di svuotamento del bacino che costringe da oltre quindici anni i lavoratori in condizioni di precarietà. Le spettanze dei lavoratori maturate nel 2013 debbono essere garantite e corrisposte dalla Regione e non debbono essere addirittura scaricate sulle spalle dei sindaci, i quali già non riescono a fronteggiare le criticità dei loro bilanci''. ''Solo così - concludono i consiglieri regionali - possiamo avere la forza di rivendicare a Roma un'approvazione immediata di norme legislative che superino i vincoli ostativi alla stabilizzazione, garantiscano i diritti pensionistici, istituzionalizzino un ruolo soprannumerario specifico per le assunzioni a tempo indeterminato e finanzino l'esodo volontario". Il documento redatto a conclusione dell' incontro del presidente della Giunta regionale con i sindaci e le forze sociali sulla tematica degli Lsu e degli Lpu è stato sottoscritto anche dal capogruppo regionale del Pd, Sandro Principe, e dai consiglieri dello stesso partito Mario Franchino, Giuseppe Giordano, Demetrio Naccari Carlizzi, Antonio Scalzo e Francesco Sulla.

    Scopelliti annuncia tavolo per il 21. 'Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, ha nuovamente convocato, su mia richiesta, un tavolo tecnico per il precariato calabrese. La data è quella di giovedì 21 novembre a Roma''. Lo annuncia il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, dopo avere incontrato a Reggio una delegazione di sindaci e di lavoratori Lsu-Lpu che stanno manifestando davanti alla sede del Consiglio regionale. ''Da subito - ha aggiunto il presidente della Regione - il Dipartimento al lavoro definirà le convenzioni con tutti i Comuni dove sono presenti lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità che avranno la copertura economica assicurata per i mesi di novembre e dicembre''. Il presidente Scopelliti, assieme al presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, ai capigruppo della maggioranza e all'assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno, sta incontrando adesso nuovamente i sindaci e la delegazione di lavoratori precari.

    Naccari "Mancata programmazione". "Non ci si può ridurre a discutere di un problema così grave per i comuni e per i lavoratori precari a novembre quando già gli enti hanno maturato significativi crediti da parte della Regione".E' quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi. "Per questo motivo, il 27 giugno scorso, quindi cinque mesi fa, assieme al collega Scalzo - aggiunge - a nome del gruppo del Pd, avevamo depositato una proposta legislativa di iniziativa regionale per affrontare il problema. Purtroppo, il metodo e la forma mentis dell'attuale amministrazione si fondano sul ritardo, sulla creazione del debito e sul disinteresse per lo stato di salute dei comuni e la condizione dei lavoratori". "Ad oggi - conclude Naccari Carlizzi - constatiamo la totale mancanza di programmazione e l'inconsistenza della rappresentanza da parte della Regione degli interessi di tanta parte dei calabresi. A quando decisioni rispettose degli interessi generali?"

    Bruni: soluzione concordata è la migliore. "Dopo una giornata difficile la soluzione concordata è la migliore possibile". Lo afferma in una nota il capogruppo regionale dell'Udc, Ottavio Bruni. "L'Udc - aggiunge - esprime soddisfazione, sia per l'individuazione della copertura finanziaria necessaria a garantire le indennità ed i sussidi dei lavoratori che per l'incontro tecnico già fissato dal presidente Scopelliti a Roma per il 21 novembre. L'Udc è dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma. Ciò che però auspichiamo è che su questioni dal forte impatto sociale come la vertenza di oggi, non si registrino fughe in avanti o peggio odiose strumentalizzazioni''. ''La politica - conclude Bruni - deve agire unitariamente se si vogliono ottenere risultati tangibili a Roma".

    Maggioranza: Evitare speculazioni. ''La condizione dei precari è difficile da un punto di vista economico, indegna per quanto attiene alle garanzie che dovrebbero essere connesse allo svolgimento di importanti mansioni lavorative all'interno di enti pubblici, inqualificabile con riferimento alla sua genesi ed al carico di aspettative e speranze di stabilità deluse per tanto, troppo tempo''. E' quanto si afferma in un documento sottoscritto dai capigruppo di maggioranza alla Regione. ''Ogni tipo di speculazione, sia essa politica o di qualsiasi genere - sostengono Gianpaolo Chiappetta (Pdl), Ottavio Gaetano Bruni (Udc), Alfonsino Grillo (Scopelliti Presidente) e Giulio Serra (Insieme per la Calabria - Scopelliti Presidente) - è per tali ragioni assolutamente inaccettabile. Non si può continuare, in Calabria, con approcci che pur di raccattare qualche consenso, a dispetto della verità, del dimostrato impegno, della sollecitudine costante, cercano di addossare colpe, ritardi e responsabilità a chi governa. E' un tema cosi delicato che non è ammissibile la strumentalizzazione forzata e l'atteggiamento di chi diffonde la calunnia sperando che questa aumenti d'intensità con la forza della disperazione e del bisogno ed in fondo si traduca poi in verità magari utile elettoralmente. La Regione ha fatto e sta facendo il proprio dovere con il massimo impegno pur essendo in una situazione finanziaria tragica per l'intero Paese. La convocazione di un nuovo tavolo tecnico per il precariato calabrese a Roma con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, è solo l'ultimo atto di un percorso lungo. E siamo in presenza di un impegno della Giunta e del Dipartimento regionale al lavoro che si palesa ulteriormente con la definizione delle convenzioni con tutti i Comuni dove sono presenti lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità''. ''La copertura economica per i mesi di novembre e dicembre - prosegue il documento dei capigruppo di maggioranza - era una nostra responsabilità e la stiamo assolvendo. Il punto cruciale, come sanno bene i nostri colleghi dell'opposizione, sempre prodighi nel cercare o, nel caso in questione, nel costruire responsabilità, riguarda la concreta possibilità di stabilizzazione lavorativa ed il pieno riconoscimento di tutti i diritti previsti per chi è regolarmente e legalmente assunto. Questo punto cruciale riguarda il Governo nazionale, la disponibilità di risorse certe e stabili, la deroga rispetto a quei limiti che oggi non consentirebbero a molte amministrazioni di procedere alla stabilizzazione. Scaricare responsabilità sulla Regione non è nè corretto, nè intellettualmente onesto. In questa occasione forse i colleghi dell'opposizione dovrebbero pensare meno ai futuri cinque anni di amministrazione regionale e tanto in più al futuro lavorativo e familiare di questi lavoratori''.

    Scopelliti "Uno sforzo per le risorse agli Lsu-Lpu". Il Presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti ha concluso con un proprio intervento il dibattito sul provvedimento di assestamento del bilancio per i lavoratori Lsu-Lpu della Calabria. Scopelliti ha esordito affermando di aver apprezzato le parole a microfoni spenti pronunciate dal consigliere Nino De Gaetano 'mi vergogno, mi vergogno', "a conferma - ha spiegato - delle cose che poteva fare e che non ha fatto. Oggi - ha proseguito - abbiamo vissuto una giornata difficile, perché quando si mette a repentaglio la serenità dei lavoratori non si sa mai dove si va a parare. La delibera di oggi ci consente di recuperare risorse che coprono il fabbisogno per l'integrazione della mensilità di luglio e per i mesi di agosto e settembre. Rimane, ad oggi, scoperto solo il mese di ottobre. Credo che per una sola mensilità arretrata non fosse necessario mobilitare tutta questa gente, forze dell'ordine comprese. Qualcuno mi ha detto che bisognava farlo. Credo - ha aggiunto Scopelliti - che ha più senso farsi sentire a Roma, insieme al mondo sindacale ed ai rappresentanti delle istituzioni locali, i Sindaci che hanno oggi dato un contributo di serenità e di grande equilibrio. Dimostrando che lo sciacallaggio rimane fuori dalle porte delle istituzioni e si cerca di trovare soluzioni". "Quel documento ha ricevuto - ha sottolineato il Presidente della Giunta - una pronta risposta, sia dal governo regionale che da quello nazionale. Un documento che dimostra che chi amministra sa di cosa si parla. Per reperire i 19 mln di euro necessari è stato compiuto - ha rivelato Scopelliti - uno sforzo sovrumano. Ma lo stile e il garbo di quel documento ha dimostrato che quando la politica fa questo acquisisce un ruolo strategico ed importante". Scopelliti ha illustrato le difficoltà che caratterizzano il Bilancio regionale, "totalmente bloccato nella fiscalità ordinaria a causa del piano di rientro della sanità. E' un problema serio - ha aggiunto - che ha comportato, sommando i tagli ai trasferimenti statali, un ammanco di circa 200 mln di euro. Siamo parlando di un altro mondo". Poi, le soluzioni per reperire le risorse per completare il 2013, "che riguardano - ha spiegato - i 'derivati' che abbiamo chiuso con le banche ed altre opportunità con le quali stiamo cercando di trovare una risposta, e di trovarla". "Con il governo nazionale - ha detto ancora Scopelliti - la battaglia riguarda il 2014. Abbiamo chiesto un aiuto al Governo, per 20/25 mln di euro e messo una serie di opzioni al tavolo romano, dove abbiamo illustrato alcune cose che si possono fare, a partire dalla deroga al patto di stabilità dei comuni, allo sblocco del turn-over ed alla possibilità di indire concorsi. Ma la situazione non è facile. Non si possono creare sacche di precariato per poi eliminarle - ha sentenziato, assicurando che l'impegno del governo regionale "sarà quello di dare continuità per il 2014 e dare a questi lavoratori una risposta". Ed ha avvertito: "fomentare sulla disperazione è un rischio per tutti"

    Emendamento Sel a sostegno precari. Sinistra ecologia e libertà della Calabria in una esprime "sostegno ed appoggio alla lotta dei lavoratori socialmente utili". "La delegazione parlamentare che è stata in Calabria venerdì 8 novembre - è scritto nella nota - si è incontrata con delegazioni degli Lsu e Lpu e ha presentato un emendamento firmato anche dal deputato calabrese Aiello in Parlamento a sostegno di questa lotta"

    Imbalzano: importante l'incontro a Roma. "La soluzione individuata dalla maggioranza che sostiene il presidente Scopelliti sulla complessa problematica degli Lsu-Lpu soddisfa pienamente il documento proposto dai sindaci convenuti a Palazzo Campanella e le aspettative dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili ed in quelle di pubbliche utilità". E' quanto afferma il presidente della seconda Commissione "Bilancio, Attività produttive e Fondi comunitari", Candeloro Imbalzano. "Di fatto, con la imminente corresponsione degli emolumenti arretrati - aggiunge - fino al mese di settembre e l'impegno di saldare entro fine anno altre due mensilità, si mette fondamentalmente fine alle richieste legittime dei lavoratori Lus -Lpu che abbiamo perorato in questi mesi e i cui ritardi sono stati originati soprattutto da ineludibili necessità di fare fronte, anche quest'anno, a imponenti debiti pregressi, a partire da quello della sanità". "Assume particolare rilievo - prosegue Imbalzano - l'incontro sollecitato dai lavoratori su richiesta del presidente Scopelliti fissato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il prossimo 21 novembre con l'obiettivo dichiarato di approfondire una problematica quanto mai antica e, soprattutto, di individuare un percorso di stabilizzazione di questi lavoratori calabresi che, ormai da circa 15 anni, sono stabilmente inseriti nelle strutture degli Enti locali e garantiscono il normale e qualificato svolgimento di buona parte dei servizi essenziali erogati ai calabresi".

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