Scopelliti "Un partito serio si siede al tavolo e discute" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Scopelliti "Un partito serio si siede al tavolo e discute"

11 nov 13 ''Noi continuiamo a ribadire che siamo con Berlusconi e ci riconosciamo nelle posizioni interne di Alfano. Sarebbe molto più corretto che altri dicessero, così come diciamo noi: stiamo con Berlusconi, ma riconosciamo il ruolo di vice a Verdini, Bondi e Santanchè''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, parlando con i giornalisti a Catanzaro ''Noi stiamo con Berlusconi e con Alfano - ha aggiunto Scopelliti - perché siamo convinti che il ruolo di leader all'interno del partito, dopo quello di Berlusconi, non possa che ricoprirlo colui che ha tutte le qualità per essere il riferimento di un gruppo dirigente del partito. E questo perché vogliamo dare una svolta non soltanto generazionale ma anche di azione politica, di concretezza, di prospettiva e anche di buona politica''. Secondo Scopelliti, ''la vera, grande, criticità di cui si parla solo in parte, mentre bisognerebbe forse dibatterne intorno ad un tavolo, cosa che stranamente non si realizza e io non capisco perché, è quella di discutere perché il Pdl o Forza Italia debbano stare al Governo. Noi abbiamo mille motivazioni per dire che bisogna stare al Governo, altri hanno magari motivazioni contrarie, ma all'interno di un partito serio si possono trovare tutte le risposte. Se mancano la discussione e il confronto è chiaro che c'è il rischio di non arrivare da nessuna parte. E quella che oggi si sta purtroppo creando è una situazione che rischia di diventare insanabile per poco senso di responsabilità da parte di un gruppo dirigente che preferisce la comunicazione sui media anziché all'interno di una sede preposta, che è quella del partito, per individuare la scelta migliore. Correndo in questo senso un grande rischio, che è la più grande amarezza che provo da uomo delle istituzioni, e cioè che non si comprenda che la gente vive momenti di grande difficoltà e alla stessa gente appare che la politica litighi, interessandosi poco dei problemi e dei bisogni della collettività. Questo è un grandissimo rischio e non è certamente un bel segnale che diamo al Paese''.