DDL di Naccari-Giordano per Consiglio via web e voto elettronico - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

DDL di Naccari-Giordano per Consiglio via web e voto elettronico

06 nov 13 Sedute del Consiglio regionale in diretta web e introduzione del voto elettronico, sul modello di quanto già avviene in Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria, Marche e Umbria. Questi i contenuti di una proposta di legge, a firma dei consiglieri Pd, Demetrio Naccari Carlizzi e Mario Franchino, inerente la "Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche amministrazioni", approvata ieri in I Commissione. Ne hanno illustrato i contenuti, oggi a palazzo Campanella, uno dei firmatari, Demetrio Naccari Carlizzi e Giuseppe Giordano, consigliere Idv, ispiratore di un emendamento che introduce la possibilità che "un presidente di gruppo consiliare o cinque consiglieri possano chiedere che una votazione , che dovrebbe aver luogo per alzata di mano, sia effettuata mediante procedimento elettronico", e che "la votazione finale delle leggi è sempre effettuata con procedimento elettronico", e prevedendo che "il tabulato di tale votazione è allegato al processo verbale". Due modi, ha spiegato Naccari Carlizzi ai giornalisti per rendere il più possibile trasparenti i lavori del Consiglio, sfruttando le dotazioni multimediali di cui è dotata l'aula sotto il profilo della partecipazione. "Non ci sono da fare investimenti in questo senso - ha precisato - definendo la trasmissione web dei lavoro "un passaggio importante verso i meccanismi di i-democracy. Parlare fra di noi - ha aggiunto - forse ci induce ad approfondire di meno gli argomenti che trattiamo". "Il Consiglio regionale deve assicurare trasparenza, efficienza e democrazia, ma soprattutto, recuperare quel deficit di fiducia che si è perso negli anni con l'elettorato calabrese" - ha invece spiegato Giuseppe Giordano, per il quale l'emendamento sul voto elettronico, "strumento di totale trasparenza" consentirà di avere sempre un quadro certo delle presenze in Aula, e della partecipazione ai lavori di ciascun consigliere.