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    Continua la saga del Congresso PD cosentino: Laratta si dimette

     

     

    Continua la saga del Congresso PD cosentino: Laratta si dimette

    01 nov 13 Continua la saga dei condidati al Congresso provinciale del PD di Cosenza. Dopo un incontro definito rappacificatore del coordinatore Puccio questa mattina nel pomeriggio sono giunte le dimissioni del candidato renziano Laratta. Dimissioni che hanno suscitato nel contendente dell'area che fa riferimento a Cuperlo, sentimenti di vittoria.

    Laratta si dimette. L'ex deputato Franco Laratta, candidato alla segreteria provinciale del Pd di Cosenza, ha deciso di ritirarsi perché "non ci sono più le condizioni minime indispensabili per celebrare in provincia di Cosenza un congresso all'insegna della trasparenza, dell'equilibrio e nel rispetto delle regole congressuali". "Per queste ragioni - aggiunge Laratta - che tutti insieme abbiamo deciso di ritirare la candidatura alla segreteria provinciale e di chiedere la sospensione del congresso. Questo congresso sta diventando una resa dei conti ed uno scontro all'ultimo colpo, non è quello che a me interessa. Io non sono disponibile a partecipare ad una corsa che porta alla distruzione di quel poco che c'è di Pd in Calabria". Laratta, così come aveva fatto nei giorni scorsi per denunciare irregolarità nel tesseramento e nei congressi di circolo, ha inviato una lettera alla Commissione nazionale di Garanzia del Pd. "Viste le condizioni di assoluta mancanza - scrive Laratta - del rispetto delle regole congressuali, che nei fatti ha sin qui impedito e impedisce l'adesione personale e convinta al partito, limitando così la partecipazione. Molte assemblee si sono tenute con la presenza di garanti che si sono distinti ed hanno operato, non già come elementi di terzietà, bensì come pasdaran faziosi inducendo alcuni dei commissari ad abbandonare per protesta i lavori". "Proprio in data odierna - prosegue - la Commissione di garanzia provinciale, ha deciso a maggioranza di non decidere su alcun ricorsi urgenti. E' per queste motivazioni ritengo siano venute meno le condizioni politiche che hanno determinato la mia candidatura, pur registrando in queste ore consensi evidenti negli iscritti e un notevole e diffuso sostegno dell' opinione pubblica. Nel confermare la mia decisione irrevocabile di ritirare la candidatura alla segreteria provinciale del Pd Cosenza, alla luce delle diffuse e contestate irregolarità, si invoca un provvedimento di annullamento o sospensione della fase congressuale del Pd della provincia di Cosenza". L'ex deputato Franco Laratta ha inoltre evidenziato che "la scarsa trasparenza dell'intero processo congressuale in corso (per come segnalato nei diversi ricorsi a tutti i livelli degli organi di garanzia), ha già prodotto condizioni di impraticabilità delle assemblee congressuali di circolo, nelle quali non sono mancati problemi di ordine pubblico". "Questo quadro - conclude - ha definitivamente allontanato la possibilità di dare a questa fase congressuale il valore politico e democratico del confronto delle idee sui problemi veri della gente e sul ruolo che il Pd deve svolgere nella società cosentina e calabrese".

    Coordinatore: Laratta torni al suo posto. Il coordinatore regionale del Partito democratico, Giovanni Puccio, ha incontrato questa mattina i candidati alla segreteria provinciale del Pd di Cosenza, Luigi Guglielmelli e Franco Laratta, e la commissione provinciale per il congresso. "Nel corso del confronto - afferma Puccio - si sono registrate preoccupazione e unanime volontà di evitare episodi legati all'abnorme crescita del tesseramento che potrebbero condizionare il percorso congressuale, minando la serenità dei lavori e il diritto di voto degli iscritti. Sulla base dell'esito dell'incontro di questa mattina, e dell'assunzione di responsabilità condivisa nella direzione di garantire un percorso congressuale improntato sulla trasparenza e la legittimità, all'insegna dei principi di solidarietà e di autoregolamentazione, chiedo a Franco Laratta di rivedere le proprie posizioni e di rimettere in campo la propria candidatura". "Ci sono tutte le condizioni - conclude Puccio - per ripristinare l'agibilità democratica di un congresso che vuole mettere in primo piano la partecipazione e la costruzione del Partito democratico delle idee e dei progetti".

    Guglielmelli "Si dimette perchè ho già vinto". "Nell'incontro che si è svolto solo qualche ora addietro tra noi due candidati e i presidenti delle commissioni provinciale e regionale per il congresso, io e Laratta eravamo serenamente convenuti a dare indicazione unitaria affinché la campagna congressuale non divenisse un immorale tesserificio". Lo afferma il candidato alla segreteria provinciale del Pd di Cosenza per l'area Cuperlo, Luigi Guglielmelli. "Finora - aggiunge - si sono svolti circa 20 congressi e ne rimangono da svolgere oltre 100. Quelli finora svolti si sono tenuti nella massima regolarità tranne i casi di San Sosti e di Serra Pedace. E' davvero sospetta, pertanto, questa drammatizzazione che Laratta vuole operare con il ritiro della sua candidatura. E' come se volesse allagare il campo per non giocare la partita. In riferimento ai garanti inviati a presiedere i congressi finora svolti non sfugge a Laratta che sono stati nominati unitariamente e d'intesa tra i rappresentanti di entrambi i candidati. Insomma più che uno scontro sulle procedure e sulle regole mi pare essere una competizione tra chi si propone custode dell'integrità morale e dell'autonomia politica della funzione del Pd e chi vorrebbe che il Pd fosse un partito alla mercé dei signori delle tessere". "Mi sarei aspettato dall'ex parlamentare Laratta - prosegue Guglielmelli - che ci invitasse ad una comune riflessione su chi sono coloro che, improvvisamente e massicciamente, si presentano in alcuni congressi di circolo e chi per loro paga le tessere. Non sono credibili, dunque, le ragioni che Laratta ha esposto per motivare il ritiro della sua candidatura. Anzi, con questa scelta, di fatto Laratta giustifica e sollecita la pratica deleteria dei pacchetti di tessere e del voto di scambio a suo sostegno. A meno che Laratta non sia stato spinto in questa scelta dai capi corrente che lo hanno designato perché preoccupati che, attraverso una libera e trasparente competizione congressuale, si prefigurasse anche per loro una pesante sconfitta".

    Apprendo con stupore e sconcerto dell’annuncio del Segretario del Circolo del Pd di Cetraro Gaetano Bencivinni, che intende non consentire nuovi tesseramenti, con il conseguente impedimento del voto congressuale ad una parte di cittadini che intendono partecipare a questa determinante fase della vita del Pd. Ad affermarlo è il Coordinatore del Comitato Renzi, Luigi Gagliardi. Un altro episodio sgradevole e illegittimo, -è scritto- che turba lo svolgimento delle primarie del Pd nella Provincia di Cosenza e che di fatto è indirizzato a colpire un’area, quella che fa riferimento a Matteo Renzi, che una parte del Pd, espressione della pervicace nomenclatura del partito, vuole bloccare con astruse questioni procedurali e non con argomenti politici. Un’area che a Cetraro, così come altrove, riscuote sempre maggiore consenso e che per questo viene vista come una minaccia dai vecchi apparati. Sorprende che in questo caso ciò avvenga a Cetraro, luogo che per la sua storia ha sempre costituito un laboratorio politico di tolleranza e legalità e dove proprio quella parte del Pd che si vuole escludere illegittimamente si sta battendo per importanti battaglie per la sicurezza della Città. In sostanza è impedito di partecipare al congresso a quegli stessi che nel Pd si stanno battendo per l’apertura della Caserma dei Carabinieri e che sono venuti a Cetraro con un Sottosegretario di Stato,per vincere questa battaglia di legalità. Si comunica che nei confronti della decisione del Segretario di Circolo di Cetraro è stato presentato un ricorso alla Commissione azionale di garanzia per il congresso del Pd.

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