Pd Regione "Da censurare designazione Corte dei Conti" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Pd Regione "Da censurare designazione Corte dei Conti"

27 mar 13 "La designazione del componente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti effettuata dalle forze politiche di maggioranza a Palazzo Campanella nell'ultima seduta consiliare non può, in alcun modo, essere da noi condivisa e non certo per il fatto che la maggioranza stessa abbia esercitato il potere di effettuare l'indicazione". Lo afferma, in una nota, il gruppo del Pd nel Consiglio regionale. "Già in aula, prima della votazione - aggiunge - il gruppo del Pd ha censurato il metodo adottato dal centrodestra, che ha fatto di questa designazione, estremamente delicata perché riferita a un nome indicato dal Consiglio a fare parte di un organo di controllo addirittura, della magistratura contabile, una scelta partigiana su cui la maggioranza non ha ritenuto, o forse nemmeno potuto, interloquire con le opposizioni. Il soggetto designato precedentemente era stato per molti anni il Direttore generale del bilancio regionale e riscuoteva stima unanime per la competenza (docente universitario ed esperto della materia) ed il rigore morale posseduti. Nel merito, oggi, la scelta è, quindi, di discontinuità, in negativo, con il passato perché ricade su un soggetto che, innanzitutto, non possiede, per quanto è dato sapere, né l'esperienza né particolari e specifiche competenze, necessarie a svolgere l'importante funzione a cui è stato chiamato. Si è voluto, invece, indicare una persona di fiducia del presidente della Regione. Addirittura la stampa evidenzia passate esperienze e recenti fatti di cronaca che non possono essere portati, in alcun modo, come titolo di merito ed anzi rappresentano un motivo quanto meno di inopportunità della scelta. La materia dei controlli e della contabilità è un terreno troppo delicato e oggi cruciale per il futuro della nostra regione e dell'Europa ed impone, pertanto, comportamenti conseguenti". "Per questi motivi - conclude il comunicato - il gruppo del Partito Democratico non può condividere, né nel metodo né nel merito, la scelta fatta dalla maggioranza e ritiene di ribadire pubblicamente la propria assoluta contrarietà, così come dichiarato in aula"