NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Commissione regionale antimafia riunita con Vescovo a Cassano

     

     

    Commissione regionale antimafia riunita con Vescovo a Cassano

    21 mar 13 Si è riunita la Commissione per la lotta alla 'ndrangheta del Consiglio regionale, presieduta da Salvatore Magaro' (Scopelliti presidente) e, a conclusione dei lavori, ha ascoltato la solenne testimonianza del vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Nunzio Galantino, in ricordo di tutte le vittime della criminalità mafiosa in occasione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno". Nel corso della riunione, prima dell'intervento del prelato, c'erano state le comunicazioni di Magarò sulle iniziative che la Commissione promuoverà quest'anno sul territorio regionale e nazionale. "La Commissione - ha detto Magarò - proseguirà il suo lavoro nel solco già tracciato dell'apertura al territorio ed alle realtà associazionistiche, positive e attive, che operano in Calabria. Intendiamo inoltre avvalerci della preziosa collaborazione di quanti si trovano a combattere contro le cosche ed il variegato fenomeno dei condizionamenti che limitano la libertà ed il pieno esercizio dei diritti. Vittime di fenomeni criminali, testimoni di giustizia e rappresentanti dell'associazionismo e della società civile, dovranno essere i veri esperti a cui dovremo rivolgerci e riferirci nella continuazione del nostro impegno contro la 'ndrangheta. E' intenzione della Commissione operare una ricognizione della legislazione regionale in materia di legalità e contrasto al crimine organizzato e della verifica dell'applicazione e della contemporaneità delle norme con conseguente integrazione, modifica parziale dei dispositivi. L'obiettivo è la predisposizione di un testo legislativo coordinato, attuale ed efficace che raccolga tutte le normative in vigore attraverso una norma organica che dia sistematicità e semplificazione. Una proposta organica da presentare, con la firma di tutti i componenti, in Consiglio". A tal fine, Magarò ha posto all'attenzione della Commissione "il percorso istituzionale utile alla predisposizione del testo, e i lavori preparatori che ne scaturiranno saranno occasione per relazionarci con i settori abilitati dalla legge a contrastare i fenomeni di illegalità (Prefettura, forze dell'ordine, magistratura), gli organismi istituzionali ed amministrativi (Giunta, Anci, Upi, Sua, Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Abi), il mondo della scuola, delle professioni, del lavoro e dell'associazionismo". Magarò ha anche indicato, tra le finalità e gli obiettivi, "la presentazione di una proposta di legge sulla trasparenza della pubblica amministrazione, l'introduzione di norme per l'assegnazione di un rating della qualità della Pa" ed ha anticipato "la presentazione di una proposta legislativa di iniziativa del Consiglio da presentare in Parlamento per contrastare la diffusione dei giochi d'azzardo e prevenire il diffondersi delle patologie ad essi connesse e che finiscono con l'avere gravi ripercussioni sulle famiglie e sulla società". Magarò ha lanciato l'idea "di un confronto con gli organismi assembleari istituiti con analoghi fini e obiettivi nelle altre Regioni del Sud. Si tratta di concretizzare relazioni operative per tessere rapporti inter-istituzionali con obiettivo di comparare legislazioni, apparati normativi ed esperienze compiute o in itinere, cercando così di dare vita ad un vero e proprio macrorganismo antimafia del Mezzogiorno. Dagli istituti regionali operanti in aree che vivono e soffrono fenomeni criminali radicati possono emergere proposte e linee d'intervento efficaci. In prospettiva, si può lavorare alla preparazione di una Conferenza meridionale sulle presenze del crimine organizzato". Magarò ha anche anticipato l'intenzione di promuovere un proficuo rapporto collaborativo con la Commissione parlamentare antimafia e con le autorità nazionali con l'obiettivo di raggiungere una migliore conoscenza del fenomeno mafioso e delle sue interconnessioni. Tra le prossime attività operative, Magarò ha proposto "la creazione di uno 'Sportello del cittadino' sul sito del Consiglio, coordinato all'eventuale organizzazione di uno Sportello informativo permanente, e la sistematica azione di formazione e affiancamento agli amministratori e quadri dei Comuni, Province e Comunità Montane e Unione dei Comuni e di amministratori e dirigenti degli enti locali destinatari di atti intimidatori". Dopo le proposte di lavoro di Magarò, che saranno oggetto di analisi sin dalla prossima riunione programmata per il 18 aprile, l'organismo si è riconvocato nell'aula "Levato" di Palazzo Campanella per accogliere mons. Nunzio Galantino. Con il vescovo, erano presenti alla manifestazione Matteo Luzza, familiare di Giuseppe la cui vita è stata stroncata all'età di 22 anni, perché un boss della 'ndrangheta non lo voleva come fidanzato della cognata, e la referente di Libera, Lucia Lipari, che ha letto i nomi degli uccisi dalla 'ndrangheta in Calabria.

    "Sono qui per confermare, assieme alla nostra Chiesa, che l'amore per il nostro popolo non può vederci complici di silenzi traditori e dilatori. La cultura dell'illegalità nasce e si sviluppa dove e quando si continua a chiedere 'per favore' ciò che è dovuto 'per diritto', nasce e si sviluppa dove la raccomandazione è considerata regola e sistema". Lo ha detto il vescovo di Cassano, mons. Nunzio Galantino, intervenendo alla Giornata della memoria celebrata durante i lavori della Commissione regionale antidrangheta. "C'é un'Italia - ha detto il presule - che ha provato e continua a provare a reagire all'omertà, al malaffare e al compromesso, pubblici e privati. E' l'Italia che non vuole arrendersi né all'arroganza omicida né ai cerimoniali e alle emozioni 'a comando'. E quando si fa memoria di coloro che sono stati uccisi dalla malavita, perché, in una maniera o nell'altra, ne ostacolavano i progetti di malaffare, si crea cultura e si attivano progetti e percorsi intrisi di legalità. Una istituzione che promuove e celebra la 'Giornata della memoria e dell'impegnò, dopo aver contato e proclamato solennemente e con vero pathos i nomi delle vittime, deve con la stessa forza e con lo stesso pathos poter dire ad alta voce quali progetti concreti ha messo in campo perché la cultura dell'illegalità possa arretrare". "Senza una comunità consapevole della serietà e della gravità di quello che sta tragicamente all'origine della 'Giornata della memoria e dell'impegnò e cioé lo strapotere e l'arroganza della malavita che ha privato della vita e degli affetti tante famiglie - ha sostenuto ancora mons. Galantino - la strada per liberare il tessuto sociale dall'infezione della 'ndrangheta sara' ancora terribilmente lunga. Finché non ci renderemo conto fino in fondo della capacità che sta mostrando la 'ndrangheta di pervadere il contesto sociale e farsi lei stessa istituzione e finche' non avremo capito che c'é stato un passaggio culturale dal mafioso che appoggiava il politico, al mafioso che cerca di farsi lui stesso politico, la strada per liberarci dalla virulenza della 'ndrangheta sara' ancora terribilmente lunga. I giovani, i poveri, le famiglie e quelli che non hanno su chi contare devono poter contare sulla Chiesa e su quanti hanno responsabilità di governo ai diversi livelli. Non attraverso la mortificante, ingiusta e diffusa pratica della raccomandazione, ma attraverso efficaci anche se certamente faticose progettualità condivise. E' l'Italia che non vuole arrendersi né all'arroganza omicida né ai cerimoniali e alle emozioni "a comando".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore