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    Castagna "I consiglieri regionali della Calabria i più pagati d'Europa"

     

     

    Castagna "I consiglieri regionali della Calabria i più pagati d'Europa"

    21 mar 13 "Due anni fa, inascoltati, noi della Uil, sia sul piano nazionale che su quello calabrese, abbiamo avviato una campagna di denuncia e sollecitazione a rivedere i costi della politica. Attraverso uno studio analitico dichiaravamo che in Italia, oltre un milione e trecentomila persone vivono direttamente, o indirettamente, di politica. Da allora ad oggi poco è cambiato". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale ella Uil Roberto Castagna. "Ogni anno - prosegue - i costi della politica, diretti e indiretti, ammontano a circa 18 miliardi, a cui si aggiungono i costi derivanti da un 'sovrabbondante' sistema istituzionale quantificabile in circa 6 miliardi e, quindi, ad un costo complessivo di 24 miliardi di euro. Chiedevamo e continuiamo a chiedere una riduzione sostanziale di questo costo per potere recuperare circa 10 miliardi di euro". "Sul versante calabrese - afferma Castagna - abbiamo denunciato la situazione singolare di una Regione, la più povera nel contesto europeo, che vedeva, e ancora vede, un costo della politica esageratamente alto. I consiglieri regionali della Calabria sono i meglio pagati d'Europa e sono secondi solo alla Sicilia che, per la verità, con il neo-presidente Crocetta stanno facendo una interessante rivisitazione sui costi. Nonostante qualche ritocco sui costi di funzionamento della Giunta e del Consiglio, ancora costiamo più del doppio dell'Emilia Romagna, quasi il doppio della Puglia e siamo pari alla grande Lombardia. Se a questo aggiungiamo che le spese di rappresentanza del Presidente del Consiglio regionale sono pari a 700 mila euro annue, credo che ci sia poco da aggiungere alla resistenza della casta a volere adeguarsi a quei parametri di equità di cui, finalmente, oggi si parla e su cui legittimamente si insiste. Infine, aver voluto approvare, all'unanimità, una legge di modifica statutaria che riduce da 50 a 40 il numero dei consiglieri, e da 12 a 8 il numero degli assessori, quando l'ultimo testo nazionale prevede che il numero dei consiglieri deve essere massimo di 30, la dice lunga sulla virtuosità di questa classe politica che pur di continuare sulla strada dei privilegi ignora le leggi vigenti e tiene in poco conto la rivoluzione democratica che sta attraversando le istituzioni e l'intera società". "Per tutto ciò - conclude Castagna - esprimiamo un giudizio fortemente negativo e continueremo nella nostra azione di denuncia fino a quando questa classe politica non adotterà comportamenti eticamente adeguati ad una realtà di sofferenza e di disagio economico e sociale senza precedenti".

    La replica: Castagna ignora leggi. "Se c'é chi ignora le leggi, non è certo il Consiglio regionale, ma il sindacalista della Uil Roberto Castagna, che se si fosse preso la briga di visitare il sito web del Consiglio, si sarebbe accorto che la Legge regionale n. 1/2013 sui tagli ai costi della politica, che si somma agli altri provvedimenti approvati nel 2012, riporta puntualmente l'indennità percepita dai consiglieri regionali. Indennità che non sono le più alte d'Europa, in quanto obbligatoriamente equiparate alle altre Regioni italiane". E' quanto afferma, all'unanimità, è detto in un comunicato, l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dopo aver preso visione delle accuse mosse dal segretario generale della Uil della Calabria. "Le esternazioni improvvide e a dir poco superficiali sui costi della politica da parte di Roberto Castagna - aggiungono i membri dell'Ufficio di Presidenza - scivolano nel più bieco populismo caratterizzato, tra l'altro, da autentica malafede, se si considera che il sindacalista in questione non si è insediato di recente nella carica e che, quindi, su alcuni aspetti delle sue gratuite accuse mente sapendo di mentire. Respingiamo in toto e nel merito, punto su punto, le farneticanti asserzioni del segretario della Uil. Se avesse voluto rispettare la verità sostanziale dei fatti, il sindacalista della Uil avrebbe dovuto precisare che il Consiglio regionale della Calabria ha anticipato, su diversi aspetti di un certo peso, le altre Regioni. Rileva, ancora, puntualizzare che, contrariamente a quanto afferma il sindacalista della Uil, il Presidente del Consiglio regionale della Calabria non dispone, per le spese di rappresentanza, di 700 mila euro annue ma, al contrario, di 150 mila euro annue (come previsto nel bilancio di previsione 2013, approvato nel dicembre 2012) e che l'operazione tagli ai costi della politica, messa in atto da tempo dal Consiglio regionale, ormai più volte ed in più sedi documentata, se non richiede elogi (si pensi, per esempio, che rispetto all'indennità, omologata per i consiglieri regionali italiani, i consiglieri della Calabria sopportano, a causa della lontananza delle sedi della Giunta e del Consiglio ubicate in due città diverse, costi oggettivamente più gravosi) di sicuro non teme contraddittori. Massimo rispetto per il ruolo fondamentale sociale del sindacato, ma sarebbe più opportuno che il segretario della Uil, nella carica da tempo immemore, ricercasse visibilità nella difesa dei giusti diritti dei lavoratori piuttosto che agitare pregiudizi contro la politica e le Istituzioni". "Pertanto - dice ancora l'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale - considerato che, nonostante chiarimenti ed esaustive spiegazioni sugli sforzi compiuti dal Consiglio regionale per razionalizzare la spesa e rendere più efficiente l'apparato amministrativo, c'é ancora chi persiste nel gettare fango con affermazioni che screditano immotivatamente Istituzioni democratiche e rappresentative come le Assemblee legislative, in cui sono presenti tutte le opzioni politiche e culturali espresse dalla Calabria, l'Ufficio di Presidenza, al fine di affermare la verità ed impedire di incattivire il clima istigando i cittadini contro le Istituzioni e contro coloro che le rappresentano, non esiterà a tutelare la reputazione dell'Assemblea legislativa regionale nelle sedi più appropriate"

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