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    Fermo il rigassificatore di Gioia servono altre analisi, riunione a Roma con il M5S

     

     

    Fermo il rigassificatore di Gioia servono altre analisi, riunione a Roma con il M5S

    19 mar 13 Al ministero dello Sviluppo economico si è svolta una riunione tra il sottosegretario con delega all'Energia Claudio De Vincenti e un'ampia delegazione di parlamentari del M5S, riguardante il progetto di realizzazione dell'impianto di rigassificazione di Gioia Tauro. Presente anche il sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore, Al centro dell'incontro lo stato delle procedure dell'infrastruttura e i possibili rischi connessi alla costruzione dell'impianto, con particolare riferimento ai profili di carattere sismico.

    Il deputato Sebastiano Brabanti del Movimento 5 Stelle ha dichiarato che "Devono essere svolte ulteriori analisi che devono passare il vaglio della CSLLPP. Solo dopo l'eventuale ok di quest'ultima si potrebbe riprendere il via a tutto l'iter. Quindi, per il momento, siamo riusciti a bloccare l'opera. Resta il nostro disappunto per l'opera in sè e per il fatto che si sia bypassata la constatazione della volontà dei cittadini".

    Il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, "chiederà ufficialmente al Comitato portuale il rinvio della discussione, in programma domani, relativa alla richiesta di concessione demaniale per la realizzazione del pontile e di altre opere collegate al rigassificatore". E' quanto si afferma in una nota del Comune di Gioia Tauro. "Dalla documentazione depositata presso l'Autorità Portuale - afferma il sindaco Bellofiore - ho potuto riscontrare una serie di apparenti incongruenze e alcune presunte disapplicazioni della vigente normativa che, in considerazione dell'importanza del progetto, impongono una attento approfondimento sull'intera procedura". "Gli argomenti principali che motivano la richiesta del primo cittadino di Gioia Tauro - si afferma ancora nella nota - sono la mancanza della valutazione ambientale strategica che serve a valutare gli effetti ambientali di piani, programmi ed opere alla luce di considerazioni di natura ambientale; l'assenza di un un programma di attività assistito da idonee garanzie, anche di tipo fideiussorio volto all'incremento dei traffici e alla produttività del porto; la carenza nel piano industriale, datato ottobre 2005, da parte della Lng, la società titolare dell'appaltato per la realizzazione del rigassificatore, di comprovata esperienza nel campo della commercializzazione del gas; la mancanza della certificazione antimafia e la contrarietà del comune di Gioia Tauro alla costruzione dell'opera". "Nella zona interessata dalla realizzazione del terminale di rigassificazione - sostiene ancora Bellofiore - insistono molti impianti a forte impatto ambientale e potenzialmente dannosi per la salute e l'ambiente circostante, tanto da essere indesiderati da altri territori. Il rinvio consentirà la richiesta di tutte le integrazioni progettuali e documentali mancanti nonché una migliore attività di conoscenza da parte degli enti interessati e della cittadinanza"

    Alla riunione tenuta presso il ministero dello Sviluppo economico dal sottosegretario con delega all’Energia Claudio De Vincenti, e dal capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Mario Torsello, erano presenti i dirigenti del Dipartimento Energia e un’ampia delegazione di parlamentari del M5S e il sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore. Al termine della riunione è stato condiviso questo comunicato: Gli intervenuti hanno chiesto chiarimenti agli organi ministeriali in merito allo stato delle procedure dell’infrastruttura, esprimendo la propria preoccupazione per i rischi che potrebbero derivare dalla costruzione dell’impianto, con particolare riferimento ai profili di carattere sismico. I rappresentanti del Mise e del Mit, nel prendere atto di quanto rappresentato, hanno informato i presenti che, come previsto dal decreto autorizzativo del 14 febbraio 2012, nelle ulteriori fasi del procedimento dovranno essere tenute nella massima considerazione tutte le prescrizioni e le cautele finora espresse dalle amministrazioni o enti intervenuti. Tra queste, fondamentale rilevanza verrà data agli esiti della verifica delle prescrizioni dettate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che sarà chiamato, in ogni caso, a pronunciarsi sulla fattibilità tecnica dell’opera. Il ministero – insieme alle altre amministrazioni interessate – continuerà a verificare con la massima attenzione e trasparenza l’ottemperanza di tutte le prescrizioni. L’esito positivo di tutte queste verifiche, come già previsto dal decreto ministeriale, è condizione indispensabile per l’avvio dei lavori. Dei risultati di tale riunione il ministero ha tempestivamente informato l’Autorità Portuale. Il MoVimento 5 Stelle, pur apprezzando l'impegno del Ministero nel sovraintendere l'intero processo autorizzativo, ha comunicato di mantenere la posizione di contrarietà all'intervento, in quanto deleterio per i negativi effetti ambientali e non condiviso dalla comunità che non è stata adeguatamente coinvolta nelle scelte istituzionali.

     

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