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    Consiglio regionale taglia consiglieri ed assessori e approva copertura a Lsu/Lpu

     

     

    Consiglio regionale taglia consiglieri ed assessori e approva copertura a Lsu/Lpu

    18 mar 13 Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato definitivamente, all'unanimità ed in seconda lettura, una legge di modifica statutaria con cui si riduce il numero dei consiglieri da 50 a 40 e quello degli assessori, che passano da dodici a otto, compreso il vicepresidente della Giunta. Il Consiglio aveva già approvato la legge, sempre all'unanimità, il 9 ottobre scorso. Trattandosi, però, di una legge di modifica statutaria, è stata necessaria la seconda votazione di oggi.

    Approvata copertura fino a luglio per Lsu/Lpu. Il Consiglio regionale ha concluso i propri lavori approvando alcuni provvedimenti di legge. L'Assemblea, all'unanimità, ha licenziato un progetto di legge di iniziativa dei consiglieri Chiappetta e Salerno, del Pdl, con cui si garantisce la copertura del fabbisogno finanziario, fino al prossimo mese di luglio, agli Lpu-Lsu in atto impegnati in varie pubbliche amministrazioni. "Con questo provvedimento - ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti - si dà un poco di respiro a circa sedicimila addetti, ma è chiaro a tutti, che senza un gioco di squadra unitario, a partire dai sindacati e dall'Anci, per recuperare le risorse necessarie in maniera duratura, i problemi i riproporranno. Si tratta di 21 milioni di euro che la Regione da sola non può garantire ed è quindici necessario spingere il governo a farsi carico almeno della quota parte di precari di propria competenza, circa 2.300 posizioni. La nostra parte noi la faremo e chiederemo ai comuni, pur in presenza delle rigidità del patto di stabilità, di trovare i necessari percorsi amministrativi per iniziare seriamente a svuotare i bacini di precarietà". L'aula ha anche discusso ed approvato, con l'astensione del Pd, il progetto di legge sottoscritto dai consiglieri di maggioranza Chiappetta, Bilardi, Dattolo e Serra, relatore Salerno, per regolarizzare in maniera definitiva il rapporto di quei lavoratori già operanti nel Sistema sanitario regionale ma con contratti a tempo determinato e per continuare a garantire i livelli essenziali di assistenza in tutto il comparto della sanità. Sono state inoltre votate modifiche a precedenti progetti di legge, come per la Fondazione Campanella, il Collegato alla Finanziaria 2012 nella parte che riguarda i disavanzi pregressi della sanità, norme in materia di aree protette e sull'istituzione degli ecomusei, per rendere compatibili gli articolati originali con i profili costituzionali. Infine, il Consiglio, dopo la relazione dell'assessore ai Trasporti, Fedele, ha approvato una modifica di legge che riguarda talune questioni fiscali relativi alla gestione del'aeroporto di Crotone.

    "Desidero rivolgere le mie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro a Demetrio Naccari Carlizzi, insediatosi a Consigliere regionale della Calabria a seguito delle dimissioni rassegnate da Demetrio Battaglia in quanto eletto deputato". Lo afferma, in una dichiarazione, il coordinatore provinciale di Reggio Calabria del Pd, Girolamo Demaria. "Sono certo - aggiunge - che la competenza e l'esperienza maturate, assieme alla passione profusa nella sua azione, consentiranno a Demetrio Naccari Carlizzi di esprimere proficuamente il proprio impegno dentro il Consiglio regionale a favore della provincia reggina e della Calabria e per l'affermazione dei diritti e degli interessi generali dei cittadini calabresi, oggi, purtroppo, ampiamente disattesi a causa della fallimentare esperienza di governo regionale della destra".

    "La risposta data dall'assessore regionale Francescantonio Stillitani alla mia interrogazione consiliare sugli ammortizzatori sociali in deroga prefigura per i prossimi mesi un quadro sociale allarmante per la nostra regione". Il consigliere regionale Giuseppe Giordano commenta cosi l'intervento dell'assessore regionale al Lavoro, il quale, è scritto in una nota, rispetto allo stato dei pagamenti a favore dei lavoratori in mobilità, ha specificato come "i fondi recentemente svincolati dal Ministero del lavoro per l'anno 2012 siano insufficienti a coprire il fabbisogno complessivo della regione Calabria". "Ma - sottolinea Giordano - per l'annualità in corso la situazione rischia di diventare esplosiva, atteso che, come ha evidenziato l'assessore regionale, le risorse ad oggi, salvo nuove determinazioni del prossimo governo nazionale, individuate per la regione Calabria sono totalmente insufficienti rispetto a quanto stimato dal dipartimento regionale, che ha determinato un onere finanziario pari a circa trecento milioni di euro. In un contesto così difficile, con una crisi economica che anche per l'anno 2013 tenderà a peggiorare ulteriormente, rischiamo di trovarci fra qualche mese di fronte ad una bomba sociale pronta ad esplodere. Da qui la mia richiesta di dedicare con urgenza una seduta consiliare specifica su questo tema affinché l'assise e il governo regionale individuino da un lato le azioni da mettere in campo, insieme alle altre regioni, nei confronti del governo nazionale, dall'altro verifichino la sussistenza di risorse regionali, e non solo, da destinare al comparto". "Ulteriori ritardi - conclude Giordano - rischiano di accendere una miscela esplosiva che rischia di mettere in discussione la stessa tenuta sociale della regione".

    "L'approvazione della proposta di legge relativa alla difficile situazione dei precari che prestano la loro opera nel sistema sanitario regionale rappresenta indiscutibilmente un segnale dal chiaro ed inequivocabile significato. Il tema dei nostri giorni è quello del lavoro e della riduzione del precariato". Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Gianpaolo Chiappetta. "Vale evidentemente - aggiunge - in relazione all'intero contesto economico e produttivo, ma vale soprattutto per il sistema sanitario regionale, alle prese con le sfide imposte da una profonda e radicale opera di riforma e riorganizzazione in vista della sua piena sostenibilità ed efficienza. La materia sulla quale il Consiglio regionale ha scelto di legiferare non é affatto semplice e le difficoltà immani che hanno segnato l'iter legislativo deriva da aspetti concreti e giuridici particolarmente complessi. Certo oggi possiamo affermare di essere soddisfatti perché finalmente c'é una posizione di chiarezza che rende merito a quanti hanno continuato a lavorare in una condizione di precarietà e con una pesante preoccupazione per il proprio futuro lavorativo. I precari nella sanità, ma io aggiungerei complessivamente nella pubblica amministrazione, rappresentano un tema rispetto al quale la politica ha il dovere di individuare ogni risorsa ed ogni percorso per la stabilizzazione. Questi lavoratori svolgono funzioni e compiti fondamentali ed ai loro assolti doveri devono corrispondere riconosciuti diritti. Con buona pace di chi qualche tempo fa scriveva che "in Italia nulla è più stabile del provvisorio". "Oggi dunque - conclude Chiappetta - salutiamo un risultato atteso ed importante, un obiettivo centrato e per il quale ringrazio il Presidente della terza Commissione e relatore della proposta di legge, on. Salerno, ed i colleghi capigruppo consiliari". Sullo stesso argomento interviene il presidente della Commissione "Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari" del Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano, secondo il quale "l'approvazione della legge mirata a stabilizzare il personale precario della sanità calabrese consente di dare finalmente futuro e certezze ai tanti lavoratori che, da tempo, consentono al sistema 'sanita'' di funzionare a regime garantendo così un'assistenza efficiente e di qualità a tutti i cittadini della nostra regione". "Faccio mie le preoccupazioni e le attese del personale precario", aggiunge Imbalzano, ricordando che il 24 settembre 2012, aveva già presentato una mozione specifica in materia, con l'obiettivo di mantenere la continuità dei livelli di assistenza fin qui assicurati. "''E' una risposta doverosa - afferma ancora Imbalzano - nei confronti del precariato della sanità in Calabria e di quanti, pur in una condizione di assoluta incertezza lavorativa, hanno svolto fino in fondo il proprio compito anche a prezzo di pesanti sacrifici personali. L'approvazione odierna si arricchisce di nuovi e più profondi significati anche alla luce degli importanti e positivi risultati conseguiti dal Piano di rientro del debito sanitario. Risultati che impongono oggi un cambio di filosofia del 'Tavolo Massicci' proprio in considerazione del fatto che la fase emergenziale è in corso di definitivo superamento, grazie all'impegno e alla tenacia del Commissario Scopelliti. Allo stato, dunque, ci troviamo di fronte ad una migliore qualificazione dell'offerta complessiva con un'efficiente rete sanitaria ed ospedaliera che esalta le strutture d'eccellenza e con il coinvolgimento delle migliori professionalità presenti nella nostra terra. Lo stato attuale della sanità in Calabria, frutto di scelte coraggiose, ci consente di ragionare più e meglio, soprattutto in termini progettuali, nella direzione di una ottimale pianificazione e ottimizzazione delle risorse e delle professionalità". "Con questo provvedimento - conclude il presidente Imbalzano - si avvia a soluzione una situazione che rischiava di avere effetti devastanti sul piano sociale con esiti altrettanto negativi sulla qualità dei servizi. Poiché la sanità non può essere più vista sotto un'ottica ragionieristica, è venuto il momento che la delegazione parlamentare calabrese, alla luce dei positivi risultati fin qui raggiunti, si faccia promotrice di un cambio di indirizzo del Tavolo tecnico romano, perché la salute del cittadino diventi priorità assoluta".

    "La legge che porta il mio nome e quello di Giampaolo Chiappetta è stata approvata e consentirà finalmente di razionalizzare la questione della stabilizzazione del precariato: ringrazio tutti gli onorevoli che l'hanno votata e i consiglieri dell'opposizione che si sono astenuti". Lo afferma in una nota il senatore Antonio Gentile, del Pdl. "Questa legge - prosegue - rispetta il coordinamento della spesa pubblica e rappresenta una prima soluzione per il precariato, chiude le finestre al 31 dicembre del 2008 e prevede il concorso come prova obbligatoria per chi abbia i requisiti: ricalca la 296 e la 244 ed è perfettamente costituzionale. Insieme a Giampaolo Chiappetta terremo nei prossimi giorni una conferenza stampa per dare conto ai calabresi di questa legge. Ringrazio i Comitati di base della sanità pubblica, la Uil Precari e la Cisl medici per le battaglie che hanno fatto pubblicamente in questi mesi". "Le proteste di questi giorni di Lsu e Lpu e del mondo del precariato - conclude Gentile - arriveranno anche al Ministero delle Regioni. In Calabria c'é una polveriera che va sedata, perché si rischia veramente di esplodere per i gravi drammi sociali presenti"

    "L'approvazione della legge sugli Lsu-Lpu consente finalmente di dare respiro ai quasi 5.000 lavoratori dell'intero bacino che, fino ad oggi, hanno assicurato, in diversi settori, servizi di primaria importanza". E' quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera che "plaude all'impegno assunto stamani dalla Conferenza dei capigruppo teso ad individuare un percorso condiviso all'insegna della responsabilità e della certezza dell'operato e che ha trovato forma e sostanza in un provvedimento ad hoc approvato dal Consiglio regionale". Secondo Nucera, "si è posto oggi un importante tassello per avviare a soluzione una questione delicata e complessa con l'individuazione degli strumenti necessari atti a garantire la copertura finanziaria degli oneri, assicurando così ai lavoratori stipendi ed emolumenti in atto sospesi. Una vera boccata d'ossigeno per i lavoratori e le loro famiglie rispetto ad una situazione di disagio che poteva degenerare in allarme sociale considerato il numero di cittadini calabresi interessati dalla vicenda che aveva destato preoccupazione e ansia diffuse. La misura di legge assunta oggi dal Consiglio regionale consentirà di mantenere, da ora fino alla conclusione del mese di luglio, le convenzioni esistenti. Una risposta doverosa nei confronti del precariato Lsu-Lpu, frutto anche del lavoro di concertazione condotto con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, (dopo la sentenza n.18 della Corte Costituzionale che dichiarava l'illegittimità dell'art.55 della legge regionale n.47 2011, relativa all'attuazione del Piano di stabilizzazione del personale). La norma transitoria licenziata colma così il vuoto legislativo e dà continuità ai rapporti di lavoro". "Adesso, dopo aver superato la fase emergenziale - conclude il segretario-questore - possiamo guardare con maggior fiducia al futuro, lavorando tutti assieme per rendere più forte e competitiva la nostra regione ed avviando quelle necessarie politiche di sistema destinate all'occupazione e agli investimenti".

    "Quelli approvati oggi dal Consiglio regionale sono due provvedimenti che testimoniano il duro lavoro intrapreso dalla maggioranza di Governo a tutela dell'occupazione e dei diritti dei lavoratori e premiano le politiche messe in campo sulla sanità in questi anni". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, "facendo riferimento - è detto in un comunicato - all'approvazione da parte del Consiglio regionale dei due provvedimenti sul fabbisogno finanziario dei lavoratori Lsu-Lpu e sulla stabilizzazione a tempo indeterminato di dirigenti in campo sanitario". "L'approvazione, avvenuta all'unanimità - dice Pacenza - nel corso della riunione odierna del Consiglio regionale, del Progetto di legge degli onorevoli Chiappetta e Salerno che permette ai lavoratori Lsu-Lpu di poter usufruire legittimamente delle loro spettanze, rappresenta un momento significativo che mette in rilievo l'alto senso di responsabilità della massima assise calabrese in una questione così delicata. Si tratta di una decisione dovuta e necessaria al fine di garantire ai precari i loro diritti e la continuità del loro rapporto di lavoro, ma che, nello stesso tempo, dovrà impegnare nell' immediato la Giunta ed il Consiglio regionali, con l'indispensabile intervento del Governo, a trovare una soluzione che metta la parola fine a questa vicenda". "Di fondamentale rilievo - aggiunge il consigliere del Pdl - - è stata, anche, l'approvazione, avvenuta con i voti della maggioranza e l'astensione dell'opposizione, del Progetto di legge, sottoscritto dai consiglieri di maggioranza Chiappetta, Bilardi, Dattolo e Serra, con relatore Salerno e l'apporto fondamentale del senatore Tonino Gentile, che ha avuto lo scopo di stabilizzare in maniera definitiva i dirigenti operanti, fino ad oggi con contratto di lavoro a tempo determinato, nel settore della sanità allo scopo di continuare a garantire i livelli essenziali di assistenza". "Considerando il duro lavoro che in materia è stato adempiuto dal 2010 per rientrare dal debito e porre, così, riparo agli errori passati, che avevano prodotto sprechi e spese indiscriminate - conclude Pacenza - si tratta di un risultato di estrema importanza che fa capire come una sana e oculata gestione può produrre questi traguardi. Un'attenta razionalizzazione delle risorse sul territorio ha prodotto, accanto ad inevitabili sacrifici, risultati che, come quello di oggi, ci fanno guardare al futuro con maggiore fiducia".

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