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    De Gaetano-Guccione "Regione revochi disdetta lavoratori LSU-Lpu"

     

     

    De Gaetano-Guccione "Regione revochi disdetta lavoratori LSU-Lpu"

    14 mar 13 "E' urgente che il dipartimento Lavoro della Giunta regionale revochi la lettera inviata ai comuni con cui li si invita alla disdetta delle convenzioni con i lavoratori Lpu-Lsu". Lo hanno chiesto i consiglieri regionali del Pd Carlo Guccione e Antonino De Gaetano nel corso di una conferenza a Palazzo Campanella coordinata dal capo ufficio stampa del Consiglio regionale, Romano Pitaro. "Nonostante gli impegni assunti nello scorso novembre e tutte le iniziative in Consiglio regionale - ha detto De Gaetano - e gli impegni del presidente Scopelliti, i lavoratori Lsu-Lpu non hanno ancora ricevuto un solo euro dopo sette mesi di lavoro. Nei comuni in cui sono impegnati questi lavoratori svolgono servizi fondamentali da anni ed è necessario che continuino ad operare altrimenti molti comuni dovranno chiudere molte prestazioni: dagli scuolabus, alla raccolta differenziata, solo per citare qualche esempio. Peraltro, successivamente alla sentenza della Corte costituzionale del febbraio 2013, l'Inps ha chiesto alle sedi provinciali di pagare comunque gli Lsu e questa decisione, per analogia, potrebbe essere applicata anche per gli Lpu. Noi siamo disponibili ad un confronto costruttivo e ad elaborare una legge quadro fin dal prossimo consiglio regionale del 18 marzo per riconoscere il lavoro di questi precari ed a costruire percorsi politico-amministrativi utili per un percorso che sfoci nella definitiva stabilizzazione del rapporto di lavoro". Guccione, nel suo intervento, ha detto che "entro breve tempo è necessario che la Regione faccia un censimento completo di tutti i rapporti di lavoro precario, che sono circa trentamila. Il rischio, altrimenti, è quello di giocare con la vita delle persone, di nuclei famigliari monoreddito su cui si abbatterà maggiormente la crisi economica. Tutto ciò in un quadro di debolezza cronica della situazione sociale della Calabria che rischia di travolgere le stesse istituzioni. Questa vicenda ha messo in evidenza lo scarso coordinamento tra i dipartimenti regionali, che operano per compartimenti stagni, anziché agire in maniera efficace e coordinata".

     

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