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    Appello dei sindaci della Locride a parlamentari "Pensate a collettività"

     

     

    Appello dei sindaci della Locride a parlamentari "Pensate a collettività"

    14 mar 13 Un appello a deputati e senatori a recarsi nella Locride per valutare la situazione dell'area, a non andare a nuove elezioni ed a pensare al bene della collettività è stato lanciato da un gruppo di sindaci, amministratori e professionisti della zona. "Constatate con i vostri occhi - è scritto nell'appello - le condizioni della nostra terra e poi decidete se potrete eludere la vostra responsabilità e la vostra coscienza. Noi vi chiediamo una sola cosa: date all'Italia un buon governo. Non spetta a noi indicare i percorsi e gli equilibri. Voi vi siete candidati per guidare questo Paese che ha urgente bisogno di essere governato. Dal territorio più problematico d'Italia vi imploriamo: non fate ricadere sulla nostra gente, così duramente provata dalla crisi e dal malgoverno, le vostre ambizioni personali. Abbiate il coraggio di mettere al centro di ogni discussione il Paese, i territori più in difficoltà, e soprattutto coloro che soffrono senza avere nessuna responsabilità. Non delegittimate ancora ciò che resta dello Stato repubblicano nella nostra Terra. Non pensiate che la criminalità organizzata si combatta con discorsi stantii mentre ai vertici dello Stato si combatte una lotta di potere. Il senso di responsabilità vale più di mille convegni". "Noi - è scritto ancora nell'appello - abbiamo votato in maniera diversa, abbiamo storie personali differenti, veniamo da paesi diversi, ma siamo capaci, nelle difficoltà, ad unirci. Fatelo anche voi. Non misurate le distanze dalle fittizie 'trincee' parlamentari. Pensate a chi, come noi, vi ha votato ed é consapevole che in questo drammatico momento sono più le cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono. La ricchezza dei pochi, i privilegi delle caste, le assurde rendite, offendono la miseria dei più. Si abbia il coraggio di formare un governo che , con equilibrio e saggezza, applichi la Costituzione repubblicana. Restituite la sovranità popolare ai cittadini con una legge elettorale democratica. I riti ci stancano, le lotte personali ci indignano. Nel 2010 dalla Locride avevamo lanciato un 'manifesto' che, con largo anticipo, poneva al centro del dibattito ciò che adesso tutti i partiti dicono di voler fare, iniziando dal drastico taglio dei costi della politica e dal lavoro minimo garantito per coloro che non sono privi. Purtroppo ciò che matura in Calabria raramente supera il Pollino. Oggi in maniera unitaria vi diciamo: la Locride, la Calabria, l'Italia non hanno bisogno di nuove elezioni. Tocca a voi fare una sintesi di quanto abbiamo detto e trovare la strada. Non chiudetevi nel Palazzo, e non siate indifferenti a coloro che vi lanciano un appello drammatico dalla zona più difficile d'Italia". "Noi - concludono i firmatari del documento - vorremmo che questo nostro appello diventasse patrimonio comune dei calabresi e degli italiani. Vorremmo che il Paese non subisse in silenzio lo "smarrimento" della classe politica. Oggi dalla Locride, domani da tutta Italia per chiedere un Governo autorevole, responsabile, adeguato al difficile momento. Non in futuro. Subito". L"appello è firmato da Ilario Ammendolia (ex sindaco di Caulonia); Giorgio Imperitura (presidente assemblea sindaci della Locride); Giuseppe Strangio (presidente comitato sindaci); Domenico Versace (sindaco di Africo); Sandro Autelitano (sindaco di Palizzi); Marisa Romeo (sindaco di Ferruzzano); Masino Mittica (sindaco di Bovalino); Maria Carmela Lanzetta (sindaco di Monestarace); Giovanni Riccio (sindaco di Caulonia); Francesco Moio (sindaco di Brancaleone); Antonio Condello (sindaco di Antonimina); Pasquale Brizzi (consigliere provinciale); Vincenzo Loiero (consigliere provinciale); Decio Tortora (Codici associazione); Giuseppe Mammolti (avvocato "comitato Renzi"); Caterna Belcastro (avvocato, comitato "Bersani"); Mario Diano (operatore turistico, presidente Corsecom); Franco Candia (sindaco Stignano); Pietro Crinò (sindaco Casignana); Antonio Longo (sindaco di Mammola); Mimmo Polifroni (sindaco Ciminà); Masino Mittica (sindaco Bovalino); Rosita Femia (sindaco Canolo); Giuseppe Campisi (sindaco di Ardore); Francesco Macrì (Forum terzo settore); Giovanni Pittari (sindaco S.Giovanni); Gioacchino Criaco (scrittore); Ercole Macrì (giornalista); Rosario Condercuri (editore); Mimmo Lucano (sindaco di Riace); Antonio Tassone (Editore Eco Siderno); Mimmo Lia (presidente consiglio comunale Caulonia); Angelo Dimasi (Uil); Salvatore Galluzzo (presedente Locride Sviluppo); Franco Cagliuso (ordine dei commercialisti). Pasquino Crupi ha annunciato la sua firma sostenendo però di "non essere convinto dell'utilità degli appelli e di questo appello che poggia su un presupposto indimostrato: che gli eletti abbiano a cuore gli interessi generali del popolo italiano, meridionale, calabrese. Questi deputati e questi senatori non vanno implorati ma presi per la collottola. E non si può. Non sarebbe politicamente corretto. E poi noi abbiamo bisogno di rifarci una buona fama di cristiani non violenti, neppure con la penna".

     

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