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    Riunita la Commissione regionale ambiente

     

     

    Riunita la Commissione regionale ambiente

    12 mar 13 Con una serie di audizioni, in merito alla proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale che ridisegna il "Quadro Territoriale Regionale Paesaggistica", hanno preso il via i lavori della IV Commissione consiliare "Assetto ed utilizzazione del territorio, Protezione dell'ambiente". "L'obiettivo - ha spiegato il presidente dell'organismo Gianluca Gallo aprendo la seduta - è quello di realizzare la massima convergenza e partecipazione condivisa su uno degli atti più importanti per lo sviluppo strategico e integrato del territorio calabrese. Spirito di collaborazione che, tra l'altro, è emerso già nella fase di definizione dell'atto da parte del dipartimento regionale competente".

    La IV Commissione "Assetto ed utilizzazione del territorio, Protezione dell'ambiente" del Consiglio regionale, presieduta da Gianluca Gallo, ha concluso nel primo pomeriggio i lavori esprimendo a maggioranza (astensione del consigliere del Pd Franchino) parere favorevole su due proposte di legge: quella di iniziativa dei consiglieri Dattolo, Magno e Caputo che introduce misure per il miglioramento, la tutela, la salvaguardia dei centri urbani calabresi e quella di iniziativa del Presidente del Consiglio, Francesco Talarico, di modifica tecnica alle leggi regionali n.10/2003 e n.69/2012. Al centro dei lavori dell'organismo consiliare, è detto in un comunicato dell'ufficio stampa del Consiglio regionale, la proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale "Quadro Territoriale Regionale Paesaggistica". L'argomento, alla presenza del direttore generale del Dipartimento Urbanistica Saverio Putortì che ha illustrato lo spirito e l'impegno profusi nell'ottica della programmazione e pianificazione regionale, ha dato vita ad un confronto intenso e costruttivo tra i commissari segnato dalla consapevolezza di offrire risposte urgenti alla comunità calabrese, arrivando ad una posizione condivisa su uno degli atti più importanti per la crescita del territorio calabrese. Così, dopo il contributo offerto dai rappresentanti degli ordini professionali, ingegneri, architetti, geologi e geometri di tutta la Calabria, delle Province e dell'Ance, che hanno riconosciuto la qualità del lavoro svolto dal Dipartimento, la Commissione è pervenuta ad una scelta condivisa: rinviare al prossimo 21 marzo l'esame e l'approvazione della proposta, lasso di tempo necessario per un ulteriore approfondimento e per il recepimento delle osservazioni scaturite a seguito delle odierne audizioni. "La seduta odierna - ha detto il presidente Gallo - ha visto protagonista il territorio attraverso i rappresentanti che si sono succeduti durante le audizioni portando la voce diretta delle comunità calabresi su un argomento delicato e complesso quale è lo strumento di pianificazione all'esame della Commissione. Dal confronto è emersa una sostanziale convergenza sia per quanto attiene al metodo che alla scelte che sono contenute nella proposta che, proprio per la sua alta valenza sociale, è migliorabile in corso d'opera. Con la prossima seduta, fissata il 21 marzo, per venire incontro ad una legittima esigenza di alcuni colleghi, speriamo di inaugurare una 'nuova primavera' di pianificazione per il territorio regionale". Il presidente Gallo ha concluso esprimendo la sua "soddisfazione per l'approvazione in Commissione della legge sul decoro urbano quale strumento utile alla riqualificazione ed abbellimento dei nostri centri urbani, da valorizzare nella loro unicità e tipicità".

    Soddisfazione per l'approvazione da parte della IV Commissione della legge che detta "Misure per il miglioramento, la tutela, la salvaguardia del decoro dei centri urbani calabresi", viene espressa dal capogruppo dell'Udc Alfonso Dattolo che è anche tra i proponenti del provvedimento. "Si è realizzato oggi - afferma Dattolo - un passaggio importante che esalta l'estetica dei centri urbani, introducendo per i comuni l'obbligo della pianificazione del decoro. Si tratta di un percorso nel segno della forte innovazione e della qualità paesaggistica che mette nero su bianco alcuni punti essenziali della materia. Viene, inoltre, prevista una pianificazione di dettaglio per le aree interessate da flussi turistici in modo da finalizzare la miglioria estetica dei centri urbani all'incremento dell'attrattività turistica". "Infine - conclude Dattolo - le prescrizioni normative in materia risultano di semplice ed efficace applicazione, prevedendo che per tutti i nuovi interventi vengano definiti, in fase progettuale, tutti gli elementi rilevanti sull'estetica del complesso edilizio, in modo tale che essi stessi non solo vengano pianificati in fase di progettazione, ma diventino parte integrante del titolo abilitativo. I privati, destinatari di incentivi, in tutto questo percorso avranno un ruolo strategico; mentre la previsione di tali strumenti viene rimessa alla competenza delle amministrazioni comunali con l'attribuzione delle premialità all'interno dei piani colore e decoro, perseguendo così l'obiettivo di attuare azioni di riqualificazione urbana senza incidere sulle finanze pubbliche".

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