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    Sul "Utilizzare fondi esistenti a sostegno lavoratori Porto di Gioia"

     

     

    Sul "Utilizzare fondi esistenti a sostegno lavoratori Porto di Gioia"

    09 mar 13 "La crisi che sta duramente colpendo i lavoratori del porto di Gioia Tauro richiede un'immediata presa di posizione da parte delle istituzioni affinché si ricomincino a progettare operazioni di sostegno economico concrete, a cominciare dalla riattivazione degli impegni sulle politiche attive che consentirebbero a tante famiglie di affrontare con più serenità i tanti periodi di cassa integrazione cui sono soggette". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Sul, Carmelo Cozza. "I fondi - prosegue - ci sono, come già verificato con i dipartimenti regionali competenti e non ci possono essere scuse. Basta attingere ai fondi previsti dalla Legge 236/93 e ai fondi Fse per dare finalmente risposte concrete a tutti i lavoratori del terminal. Lo chiediamo alla Giunta regionale, ed in particolare al vicepresidente Antonella Stasi che si è sempre dimostrata sensibile alle problematiche dei lavoratori del porto. Tenuto conto che le disponibilità finanziare esistono e possono essere utilizzate allo scopo non resta altro che attivarsi per tempo al fine di garantire un'integrazione al salario dei lavoratori in cigs. Alla Regione vogliamo rinnovare la richiesta già inoltrata all'assessorato ai Trasporti e per conoscenza anche alla Stasi ed al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, relativa alla necessità di istituire un collegamento stabile tra la dorsale Ionica, Rosarno ed il porto che tenga conto anche delle esigenze legate ai turni dei lavoratori". "La politica - afferma ancora Cozza - non può essere miope e l'attenzione ai problemi reali dell'area portuale e della Piana non possono cadere in secondo piano, ma devono essere la priorità. C'é ancora molto da fare e tante cose non dipendono solo dalla politica calabrese, anche se questo non può essere considerato un alibi. Si deve essere capaci, tutti gli attori protagonisti, a coinvolgere il Governo sui problemi del nostro territorio. Ci si deve confrontare in modo trasparente e aperto in modo da fugare ogni dubbio su possibili inciuci. La brutta immagine di questi giorni relativa al progetto del rigassificatore mette a nudo i 'ritardi' della politica. La forte tensione emersa è frutto di un evidente mancanza di confronto con il territorio e dell'arroganza di una politica nazionale che pensa di poter decidere con forme antidemocratiche sulla pelle dei cittadini della Piana che stanno pagando già un duro prezzo per le politiche sbagliate. Con questo non si intende minimamente giustificare forme di protesta offensive o violente e si coglie l'occasione per esprimere pubblicamente solidarietà al presidente della Camera di commercio Lucio Dattola e a tutti i componenti del Comitato portuale che hanno dovuto subire loro malgrado lo sfogo e il grido di aiuto lanciato dai manifestanti". "Solo una consultazione democratica - conclude Cozza - potrà farci uscire dal guado. Qualsiasi altra cosa si farà, anche se obbligata, metterà a disagio ed in forte difficoltà i protagonisti. Speriamo che prevalga il buon senso e la democrazia"

     

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