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    Intrieri "Garantire cure a tutti i minori"

     

     

    Intrieri "Garantire cure a tutti i minori"

    06 mar 13 - "Resta ancora irrisolta la questione del mancato riconoscimento di cure e trattamenti sanitari gratuiti a minori indigenti, ospiti di case-famiglia. Una vicenda che presenta indubbi quanto molteplici profili di incostituzionalità per violazione del diritto alla salute e dei principi di uguaglianza, tutela dei minori, garanzia di cure gratuite agli indigenti". E' quanto afferma il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione, Marilina Intrieri. "Alla luce di molteplici argomentazioni giuridiche - prosegue Intrieri - le aziende sanitarie di Cosenza (provinciale e ospedaliera) omettono di erogare le dovute prestazioni sanitarie obbligatorie ai minori fuori famiglia. Sostenere, come fanno le due aziende sanitarie cosentine, che i minori che non pagano il ticket non possano accedere alle prestazioni del Ssn, equivale alla mancata applicazione del criterio gerarchico della risoluzione delle antinomie, al diniego del diritto alla salute nel territorio della Repubblica (che verrebbe così ad affievolirsi ad interesse legittimo) e alla mancata effettività del principio sostanziale di eguaglianza. Ribadisco che in presenza di ulteriore reiterata inerzia, sarò costretta ad attivare i poteri ex art. 2 comma e L.R. 28 nelle ulteriori sedi deputate, con ogni facoltà di legge". "I diversi episodi che si sono verificati a Cosenza, da me prontamente segnalati alle Autorità competenti - afferma il Garante - sono stati fatti oggetto di una puntuale ed attenta analisi da parte del presidente della Commissione speciale di vigilanza Aurelio Chizzoniti che, raccogliendo le mie segnalazioni, ha scritto alle Aziende sanitaria e ospedaliera di Cosenza per ottenere chiarimenti immediati. Risulta quanto mai urgente trovare una soluzione definitiva, anche alla luce delle persistenti omissioni ed erronee risposte delle due direzioni generali sanitarie cosentine alla Presidenza della Commissione di vigilanza secondo cui 'le esenzioni del ticket sono stabilite dalla normativa nazionale e regionale che, allo stato, non include le case famiglia affidatarie di minori'. Siamo di fronte ad una caso abnorme di violazione di diritti". Per Intrieri "le Asp sono tenute ad osservare la normativa nazionale ed internazionale a tutela dei diritti dei minori e quindi l'assenza di previsione dei minori in case famiglia tra quelli per i quali è prevista l'esenzione del ticket, non può costituire ostacolo al diritto assoluto e inderogabile di accesso alle prestazioni sanitarie. Diritto che è in capo a tutti i minori, (su l'intero territorio) in ossequio alla speciale protezione riconosciuta all'infanzia da parte dello Stato italiano secondo cui ogni decisione, anche amministrativa, concernente i minori, deve essere presa nel loro best interest. Indipendentemente dalla famiglia di appartenenza, dalla presenza di una dichiarazione di abbandono o di un provvedimento di affidamento, i minori sono titolari di diritti autonomi, tra cui il diritto alla salute e conseguentemente il diritto di accesso al Ssn".

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