Bruno Bossio "Non possiamo non fare autocritica" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Bruno Bossio "Non possiamo non fare autocritica"

06 mar 13 "Ha ragione Bersani, solo il cambiamento è responsabile. E sicuramente è anche responsabilità fare un Governo, ma un governo che realizzi quegli otto punti che rappresentano il cambiamento". Lo ha detto, riferisce un comunicato, la neo deputata del Pd Enza Bruno Bossio nel suo intervento alla Direzione del partito. "Detto questo - ha aggiunto - non possiamo non fare un'autocritica perché queste cose non le abbiamo dette in campagna elettorale. La verità è che abbiamo delle intuizioni e poi non sappiamo portarle avanti. Anche oggi l'urgenza vera è questa. Noi, infatti, non abbiamo sbagliato le primarie, anzi le primarie sono state un grande momento di attrazione. Poi, però, ci siamo seduti e gli altri hanno continuato a fare campagna elettorale. Anzi, Grillo e Casaleggio hanno continuato a fare il marketing, perché Casaleggio soprattutto questo sa fare: vendere la politica come le pentole attraverso l'azione di marketing. Noi, invece, potevamo fare la politica dando maggiore urgenza ai contenuti che pure avevamo intuito". "La domanda - ha detto ancora Bruno Bossio - è come possiamo diventare noi il riferimento di chi oggi si sente offeso e mortificato dalla politica. Ci sono alcune urgenze, alcune determinazioni che devono riguardare alcune scelte sociali e la interruzione dell'autoreferenzialità del ceto politico che noi dobbiamo immediatamente fare diventare parola d'ordine. Condivido, quindi, gli otto punti, ma bisogna trovare delle sintesi ulteriori. Io ne vedo essenzialmente cinque. Primo, la riforma elettorale perché anche qualora si dovesse andare subito alle elezioni non possiamo andarci con il procellum, e su questo dobbiamo stanare il Movimento 5 Stelle. Secondo: fuori dalla gabbia dell'austerità, un concetto che non siamo riusciti a fare assolutamente capire in campagna elettorale pur avendolo detto. Terzo: il reddito di inserimento o di cittadinanza, che è una mia battaglia da tre anni ma non perché penso che sia la soluzione o che sia alternativo all'occupazione, ma perché credo che bisogna mettere un po' di soldi nelle tasche delle famiglie italiane. Quarto, la restituzione dei crediti alle imprese e quinto la messa in sicurezza del territorio, un impegno attualissimo e di grande urgenza anch'esso". "In questo quadro - ha concluso la neo deputata - credo che possiamo ripartire, ripartire da quello che siamo per poter diventare ciò che vogliamo essere"