Un minuto di raccoglimento in Consiglio regionale per Fabiana - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Un minuto di raccoglimento in Consiglio regionale per Fabiana

30 mag 13 Un minuto di raccoglimento é stato osservato dal Consiglio regionale della Calabria in memoria di Fabiana Luzzi, la sedicenne di Corigliano Calabro uccisa e data alle fiamme dal fidanzatino. "E' un modo - ha detto il presidente dell'assemblea Francesco Talarico - per ricordare una vita spezzata, e stigmatizzare l'ennesimo episodio di violenza sulle donne che lascia tutti sgomenti e non trova aggettivi adeguati per essere definito. Quello della violenza sulle donne è un fenomeno dai numeri molto alti. Ricordiamo Fabiana - ha ancora detto il Presidente Talarico - ma intendiamo esprimere anche il nostro più sentito cordoglio alla famiglia". "Dall'anno prossimo - ha annunciato Talarico - il concorso 'Ragazzi in Aula', promosso dal Consiglio regionale sarà dedicato a Fabiana Luzzi, affinché nella nostra memoria resti indelebile il suo ricordo". Il consigliere regionale Gabriella Albano ha distribuito e fatto indossare a tutti i suoi colleghi una spilla raffigurante la Calabria su sfondo rosa, con la scritta "La Calabria rifiuta la violenza sulle donne". "In questi giorni la Regione da noi rappresentata - ha detto Albano, intervenendo in aula - ha vissuto momenti difficili. Le immagini di Fabiana Luzzi, la quindicenne uccisa a Corigliano Calabro dalla follia omicida del fidanzatino Davide, hanno turbato la quotidianità di questa terra, scaraventando l'intera comunità regionale in uno scenario per certi versi grottesco". "Sulla Calabria è stato detto di tutto - ha aggiunto Gabriella Albano - anche che fatti come questi sono all'ordine del giorno. La donna vale zero ed è costretta, fin dalla nascita, a sottomettersi all'autorità maschile. A essere 'fimmina' più che donna, un essere senza un particolare significato in se, culturalmente obbligata al silenzio ed atavicamente costretta a vivere in funzione di chi porta i pantaloni". Albano ha poi esortato tutti a manifestare, "anche contro chi ha impunemente offeso la Calabria descrivendola come una terra geneticamente e culturalmente avversa al genere femminile. Quello che vi chiedo - ha concluso rivolgendosi ai colleghi consiglieri - è di indossare la spilla che ho distribuito. E' qualcosa di più di un gesto puramente simbolico, è un moto d'orgoglio per dar voce a quella Calabria ferita ed umiliata dai media, uno scatto di dignità, da tradurre poi in pratica politica, per contrastare un fenomeno in così triste ascesa, ma non circoscrivibile unicamente alla Calabria". Un secondo appello è venuto dal consigliere Tilde Minasi, che dopo avere definito "apprezzabilissimo" il gesto di Gabriella Albano, ha chiesto ed ottenuto dall'Aula l'inserimento all'ordine del giorno dei lavori, l'esame di una proposta di legge, firmata assieme alla stessa Albano "per supportare - ha spiegato - le vittime di questa violenza in modo adeguato".