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    Riforma legge elettorale, 200 amministratori si autoconvocano a Lamezia

     

     

    Riforma legge elettorale, 200 amministratori si autoconvocano a Lamezia

    14 mag 13 Oltre 200 tra amministratori regionali, provinciali e regionali, rappresentanti sindacali, dirigenti politici e rappresentanti istituzionali del Pd e del centrosinistra calabrese hanno accolto l'appello del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e del presidente dell'Anci-Calabria e sindaco di Crotone Peppino Vallone e si sono autoconvocati oggi pomeriggio a Lamezia di Lamezia Terme per spingere il governo e il Parlamento ad approvare, nel più breve tempo possibile, la riforma dell'attuale legge elettorale. I 200 amministratori hanno sottoscritto un documento nel quale si evidenzia che "nel corso della recente consultazione per l'elezione del nuovo Parlamento, la mancata riforma dell'attuale legge elettorale ha impedito ai cittadini non solo di scegliere direttamente i propri rappresentanti e, quindi, di esercitare pienamente attraverso il voto, la propria sovranità popolare, ma anche di garantire la governabilità al Paese. Per questo motivo, onde evitare che quanto è accaduto possa ripetersi, è necessario che la priorità assoluta del nuovo Governo e del nuovo Parlamento, parallelamente alle questioni economiche e del lavoro, sia la riforma dell'attuale legge elettorale". "Senza una riforma - prosegue il documento - che sia capace di garantire una effettiva governabilità e di restituire al cittadino-elettore il potere di scelta diretta dei parlamentari, ogni sforzo di affermare e consolidare nel tempo qualsiasi prassi di buona politica è destinato a fallire miseramente. La crisi di credibilità che caratterizza oggi partiti ed istituzioni è anche figlia dell'attuale legge elettorale, contraria allo spirito democratico fondato sulla partecipazione e sulla responsabilità e che, per troppo tempo, ha sottratto agli elettori la possibilità concreta di scegliere, valutare, premiare e sanzionare con il proprio voto le condotte politiche. Tutto ciò, da una parte ha concentrato l'individuazione e la 'nomina' dei parlamentari in pochissime mani e, dall'altra, ha sottratto questi ultimi al rapporto con i territori e al giudizio degli elettori, deresponsabilizzandoli, limitando la loro forza di rappresentanza dei bisogni reali della società, sottoponendoli ad un ossequio pedissequo alle logiche di gruppi ristretti e ai 'desiderata' dei singoli e delle correnti, aumentando così l'opacità del loro mandato e delle scelte politiche e parlamentari". "Oggi il Parlamento deve reagire tempestivamente - conclude il documento - e con determinazione, riaffidando la piena dinamica democratica in mano ai cittadini elettori e consentendo loro di scegliere direttamente i propri rappresentanti, senza riserve di caccia o tutele di liste bloccate. La legge elettorale deve essere cambiata subito, senza rinvii ed evitando il ricorso a giustificazioni ed argomenti che già sono in campo, secondo cui fare prima la riforma costituzionale del Parlamento e poi procedere con quella elettorale"

     

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