Regione presenta progetto sperimentale per pazienti in stato vegetativo - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Regione presenta progetto sperimentale per pazienti in stato vegetativo

10 mag 13 Un progetto sperimentale, unico in Italia ed in Europa, per l'assistenza di pazienti cronici in stato vegetativo o di minima coscienza che prevede l'assistenza nell'Istituto specializzato Sant'Anna di Crotone, indicato come riferimento di carattere nazionale ed internazionale, e l'assistenza in ospedalizzazione a domicilio attraverso servizi di telemedicina ed un'equipe di assistenza domiciliare, composta da un medico, un infermiere, un terapista della riabilitazione e un assistete domiciliare: è questo, in sintesi, il progetto "Oberon", presentato stamani a Catanzaro dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. All'incontro hanno partecipato anche la vice presidente della Regione Antonella Stasi, il coordinatore scientifico del progetto e responsabile scientifico del Sant'Anna, Giuliano Dolce, il coordinatore del comitato gestione del progetto Rubens Curia ed il direttore generale dell'Asp di Crotone, Rocco Nostro. "Con questo progetto, finanziato dal ministero della Salute - ha detto Scopelliti - intendiamo creare la possibilità di affidare il paziente alle famiglia, dopo una fase formativa degli stessi parenti, dopo l'uscita dal centro S.Anna. Dal momento dell'avvio del progetto sono già 12 i pazienti che ricevono le cure a casa. Uno degli obiettivi è anche quello di arrivare a 100 posti letto per pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza, così come previsto dalla normativa". Entro la fine del progetto altri 54 pazienti dovrebbero riuscire ad essere trasferiti nelle loro abitazioni. Tutti i pazienti sono monitorati h 24 da una centrale operativa realizzata al S.Anna grazie alla telemedicina e ad una serie di sensori applicati ad una fascia che viene collocata sul torace del paziente. L'assistenza si basa molto anche sulla collaborazione dei familiari che sostengono un corso nel periodo di ricovero del congiunto al S.Anna dove sono state allestite della camere con annessa stanza per i familiari. "In Calabria, è vero - ha proseguito il Governatore - tante volte ci sono criticità, ma ci sono anche tante cose positive. Come questa. E' per questo che abbiamo ritenuto doveroso far sapere che nella nostra regione succede anche questo". "Quella di cui parliamo - ha detto Giuliano Dolce - non è una malattia del paziente ma della famiglia che non riesce mai a darsi pace, sperando sempre in un risveglio. Per questa tipologia di pazienti, l'assistenza domiciliare è positiva, in alcuni casi riesce a recuperare un minimo di coscienza". "L'Istituto S.Anna - ha detto la vicepresidente Stasi - è stato citato più volte in sede di Conferenza Stato-Regioni quando doveva definire le linee guida per questo tipo di degenti. Con questo progetto intendiamo raggiungere i 54 posti che mancano alla Calabria per arrivare alla quota prevista di 100. Tra l'altro questo modello di assistenza ha un costo inferiore del 50% rispetto a quello in clinica". "Il progetto - ha detto Nostro - è un esempio di buona sanità ed è un modello che potrebbe essere implementato in Italia e preso ad esempio in Europa. Affronta l'assistenza di questi malati con la medicina del futuro, la telemedicina. Tra l'altro abbiamo anche implementato il rapporto tra pubblico e privato. L'Asp di Crotone è un'incubatrice di progetti di ricerca". Curia, infine, ha evidenziato che il ministero "é in attesa anche della quantificazione delle possibili tariffe perché le vuole trasferire in altre realtà".