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    M5S diffida Regione per insabbiamento referendum su vitalizi

     

     

    M5S diffida Regione per insabbiamento referendum su vitalizi

    08 lug 13 Sulla proposta referendaria depositata da alcuni attivisti del Movimento 5 stelle per l'abrogazione dei vitalizi a partire dall'attuale legislatura, "nonostante dal deposito dell'istanza a Palazzo Campanella siano trascorsi oltre venti giorni, e in barba allo statuto regionale che impone l'ammissibilità della proposta di referendum abrogativo entro cinque giorni, l'ufficio di Presidenza ha deciso di non decidere, trincerandosi dietro un'ipotetica prassi, sconosciuta ai più, e affidando la questione ai consulenti giuridici dell'Ente". E' quanto si afferma in una nota del Movimento. "E' del tutto evidente - prosegue la nota - che tale atteggiamento sia riconducibile alla volontà di nascondersi dietro cavilli burocratici, in attesa che passi la piena, e soprattutto nella speranza che scada l'ultimo termine utile per la raccolta delle firme (75 mila entro il 30 settembre 2013) per salvare il proprio vitalizio. Il Movimento 5 Stelle non starà certo a guardare e, pur preferendo percorrere la strada della battaglia politica piuttosto che quella giudiziaria, non esiterà ad adottare tutti gli strumenti di diritto utili affinché sia rispettata la normativa statutaria per l'ammissione del referendum abrogativo sui vitalizi ai consiglieri regionali. A tal proposito, abbiamo già conferito mandato ad un nostro legale che ha immediatamente provveduto ad inoltrare presso la Regione una diffida ad adempiere all'istanza entro i termini stabiliti, con l'espresso avvertimento che, in mancanza, si provvederà ad adire l'autorità giudiziaria competente. E' davvero sconfortante dover ricorrere a tali strumenti giuridici per richiedere l'attuazione di un diritto riconosciuto alla cittadinanza, quello di potersi esprimere attraverso i referendum abrogativi, ma la Regione Calabria, con il suo voluto lassismo, non ci lascia altra scelta". "Crediamo siamo arrivato il momento - conclude la nota del Movimento 5 Stelle - di estirpare alla radice questo giunco fatto di privilegi e omissioni, impedendo, così, la ricrescita di una 'malapianta' che sottrae risorse vitali alla collettività, per restituire definitivamente ai cittadini calabresi una terra fertile dove poter coltivare una nuova classe politica".

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