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    Martino "Drammatica situazione sociale Rom a Reggio"

     

     

    Martino "Drammatica situazione sociale Rom a Reggio"

    26 giu 13 "Ad Arghillà, non si è fatto altro che riproporre la drammatica situazione sociale ed igienico-sanitaria dell'ex area dell'ospedale Morelli". E' quanto afferma in una nota l'ex consigliere comunale del Pd, Demetrio Martino, oggi dirigente del Centro Democratico. "A undici anni di distanza, la comunità Rom che prima viveva nell'ex caserma 208 - prosegue - si trova a fronteggiare l'identico scenario di difficoltà, vittima dell'Amministrazione comunale, le cui decisioni hanno soltanto prodotto un nuovo ghetto. Né il centrosinistra, che ha ignorato le risultanze dei lavori conclusivi della Commissione comunale del tempo per l'inserimento socio-economico dei Rom né il centrodestra, che ha spostato i Rom in massa ad Arghillà, hanno saputo risolvere quella che nella nostra città può essere indubbiamente definita la "questione Rom". Il trasferimento dei concittadini Rom da un ghetto all'altro, dimostra che la soluzione migliore sarebbe stata la loro delocalizzazione su tutto il territorio comunale e non soltanto in unica area. Si sarebbe favorita così la loro inclusione sociale, offrendo in particolare nuove prospettive di crescita ai più giovani. Peraltro, la gravità della situazione di Arghillà è testimoniata da alcune famiglie Rom attualmente alloggiate presso l'ex polveriera di 'Ciccarello' le quali, pur vivendo in abitazioni insalubri, hanno recentemente rifiutato l'assegnazione di case popolari in contrada 'Modenella' di Arghillà proprio per non ritrovarsi in un nuovo ghetto, dove le dinamiche criminali pullulano e si è in presenza di un tessuto civile pesantemente compromesso". "Sarebbe utile, a questo punto - conclude Demetrio Martino - che le indicazioni della Commissione comunale siano rivalutate ed aggiornate dalla terna commissariale che governa la nostra città, prima che si verifichino episodi pericolosi che potrebbero coinvolgere i tanti cittadini onesti che ad Arghillà sono costretti a convivere, loro malgrado, con una situazione che non hanno certamente scelto".

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