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    Scopelliti "A Germaneto un grande polo sanitario regionale"

     

     

    Scopelliti "A Germaneto un grande polo sanitario regionale"

    25 giu 13 "L'idea di costruire un grande polo sanitario a Germaneto è un buon punto di partenza per potenziare l'offerta sanitaria di questa città che già eroga servizi di qualità. Con il nuovo ospedale si può dare vita a una struttura funzionale, moderna, integrata con l'università e, nel giro di pochi anni, creare un'unica grande realtà ospedaliera". Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, partecipando a Catanzaro ad una seduta del Consiglio comunale interamente dedicata al sistema socio-sanitario cittadino. Alla seduta hanno partecipato, tra gli altri, il rettore dell'università Magna Graecia, Aldo Quattrone, il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, il prefetto, Antonio Repucci, il deputato del Movimento 5 Stelle, Paolo Parentela, alcuni consiglieri regionali, i direttori generali dell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, Elga Rizzo, e dell'Asp di Catanzaro, Gerardo Mancuso. "La sperimentazione che vogliamo portare avanti nel programma operativo - ha aggiunto Scopelliti - è di superare, entro tre anni, la divisione in tre centri direzionali, accorpando tre realtà diverse sotto un'unica regia. Tutto questo è sintomo di buona amministrazione e lungimiranza. Bisogna fare delle scelte e il sindaco Abramo ha una chiara strategia per fare di Catanzaro la città della buona sanità". Nel suo intervento, il governatore calabrese ha sottolineato "i risultati ottenuti in ambito sanitario da quest'amministrazione regionale, che si è assunta delle responsabilità: 11 milioni in meno di emigrazione sanitaria, riduzione del 20% dei parti cesarei, risparmio di 55 milioni di euro per i farmaci, prima regione del Mezzogiorno e quarta in Italia per ricetta elettronica". Scopelliti è tornato sui termini dell'intesa siglata con il rettore dell'università di Catanzaro, che ha ridefinito i rapporti tra Fondazione Campanella e azienda universitaria "Mater Domini". "Abbiamo creduto nella mission in campo oncologico della Fondazione - ha detto il governatore - però ci siamo trovati di fronte ad una struttura che faceva solo il 35% di interventi oncologici. Questo verbale prevede che una serie di unità operative della Campanella, quelle senza mission oncologica, passino all'azienda Mater Domini, così è stata fatta chiarezza sulle rispettive competenze. A ciò si aggiunge il riconoscimento dei posti letto per l'attività dei percorsi formativi universitari mentre l'ultimo articolo ha definito le procedure per l'individuazione del finanziamento". "La sfida che oggi lanciamo - ha sostenuto Abramo nella sua relazione - è la creazione di quella che io chiamo 'la citta' della sanità e della ricerca medico-scientificà in cui s'intreccino sinergicamente le attività qualificate delle aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Dominì e i rispettivi presidi ospedalieri, della facoltà di Medicina e Chirurgia, della Fondazione Campanella e della rete di strutture private". Secondo Abramo la prospettiva dell'integrazione è"una strada obbligata" e rappresenta anche la base logistica imprescindibile per la realizzazione del nuovo ospedale nella valle del Corace. Catanzaro ha bisogno del suo nuovo e grande ospedale". Abramo ha, poi, rilanciato la proposta di creare a Catanzaro un polo oncologico a valenza regionale "unificando in una sola governance le esperienze del Ciaccio e quelle del policlinico universitario, coinvolgendo la Fondazione Campanella ed il patrimonio che essa rappresenta in termini di assistenza e ricerca". Il rettore Quattrone ha definito "un miracolo" l'intesa raggiunta con la Regione,"dopo scontri e contrapposizioni, in cui la Fondazione Campanella è stato il seme della discordia. Do atto al presidente Scopelliti della sua determinazione e della volontà di chiudere una pagina dolorosa e aprirne un'altra con più luce per la sanità catanzarese. E' giusto che Catanzaro abbia un grande hub regionale, come Cosenza e Reggio, ma il capoluogo deve avere due grandi aziende: una ospedaliera, che è della città, mentre l'altra, quella universitaria, è di tutta la Calabria, perché noi accogliamo studenti da tutta la regione senza chiedere certificati di residenza".

    Su Bambin Gesù polemiche sterili. "Ho trovato sterili le polemiche sulla convenzione tra l'ospedale Pugliese-Ciaccio e l'ospedale pediatrico Bambin Gesù. Sono entrato nel reparto del Pugliese e mi sono emozionato, ho visto tante famiglie che hanno trovato risposte a Catanzaro senza dover partire per Roma". Lo ha detto il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti intervenendo ai lavori del Consiglio comunale di Catanzaro dedicato ai temi della sanità. "Con questa convenzione - ha aggiunto Scopelliti - si spende un milione e 200mila euro, ma per l'emigrazione sanitaria al Bambin Gesù paghiamo 8 milioni di euro. Provo soddisfazione nel dire che 2.587 bambini hanno ricevuto visite ambulatoriali all'ospedale al Pugliese-Ciaccio, al 31 maggio sono stati fatti 400 interventi, 150 bambini sono in lista d'attesa per visite e 150 per gli interventi. Il 51% viene da Catanzaro e provincia, il 47% dal resto della regione, il 2% viene da altre regioni del Sud: ciò vuol dire che in 10 mesi questa struttura si è conquistata la fiducia anche di famiglie da fuori regione e ai professionisti calabresi non sottraiamo nulla".

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