Magarò "Impegnati nel riconoscimento della lingua dei segni" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Magarò "Impegnati nel riconoscimento della lingua dei segni"

24 giu 13 Il presidente della Commissione per la lotta alla 'ndrangheta, Salvatore Magaro', ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Campanella insieme ad Antonio Mirijello, presidente regionale Ens Calabria, durante cui sono state definite alcune iniziative in favore dei sordomuti. "La prima - ha detto Magarò - è quella relativa al riconoscimento della Lingua italiana dei Segni (Lis), già oggetto di un recente ordine del giorno approvato in Consiglio regionale. Mi farò carico di assumere una proposta legislativa elaborata dall'Ens, con l'obiettivo di sottoporla all'approvazione del Consiglio regionale per poi trasmetterlo alle Camere. Contemporaneamente affiancheremo l'Ens Calabria in una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul problema del riconoscimento della Lis per far comprendere che non si tratta soltanto di una battaglia di civiltà o di testimonianza, ma che la Lingua dei Segni è fondamentale affinché i soggetti audiolesi possano accedere ai servizi pubblici in piena autonomia". Nel corso della conferenza stampa, è stata affrontata la questione delle agevolazioni tariffarie riservate agli audiolesi per quanto concerne il servizio di trasporto pubblico. "L'art. 22 della Legge 23/99 - ha ricordato Magarò - inserisce questa categoria tra i beneficiari di una tessera di libera circolazione, anche se le limitata ad una sola tratta o ad un'area urbana. Da diversi anni però mancano i fondi necessari e la norma rimane sostanzialmente inapplicata. Per questo si sta valutando di inserire un emendamento nella prossima legge di Bilancio che individui le risorse necessarie a garantire la copertura finanziaria per l'effettiva applicazione della suddetta norma". Inoltre, è stato sollevata la questione relativa alla modernizzazione del nomenclatore regionale in ordine alle protesi ed agli ausili previsti dal tariffario regionale, fermo agli anni novanta. "Questa anomalia, che in altre regioni è stata superata - ha sostenuto Magarò - consente ai soggetti audiolesi di accedere a costosi ed ormai obsoleti ausili per la comunicazione telefonica a distanza e non a prodotti tecnologicamente più avanzati, più efficienti e meno cari. Credo che sull'argomento sia opportuno chiedere lumi al Dipartimento Politiche sanitarie per capire quali passaggi burocratici siano necessari per arrivare ad una soluzione".