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    Censore "Su gateway Gioia Tauro inettitudine Regione"

     

     

    Censore "Su gateway Gioia Tauro inettitudine Regione"

    24 giu 13 "Il fallimento è l'epilogo scontato per chi basa l'azione amministrativa sulla propaganda e i vuoti annunci. In tutti i comparti, dalla sanità alle riforme, dai trasporti ai rifiuti, dai fondi comunitari alle politiche del lavoro, è un susseguirsi di fallimenti certificati dai risultati e quello che sta succedendo intorno al porto di Gioia Tauro rappresenta l'esatta fotografia dell'inettitudine di Scopelliti e della Giunta regionale". E' quanto afferma il deputato del Pd Bruno Censore che, è scritto in una nota, "intervenendo sulla vicenda relativa alla intricata vicenda dell'Apq di Gioia Tauro e sui ritardi accumulati che rischiano di compromettere la realizzazione di un gateway integrato al sistema ferroviario nazionale, annuncia una interrogazione a risposta immediata per chiedere al Governo di far rispettare l'Accordo di programma quadro sottoscritto da Rete Ferroviaria Italiana". "Riecheggiano ancora - prosegue Censore - le parole del Presidente Scopelliti che soltanto un anno fa aveva proclamato che il porto di Gioia Tauro stava per avvicinarsi alla intermodalità ferroviaria. Ma il progetto che avrebbe dovuto potenziare e ammodernare i collegamenti del porto alla rete ferroviaria nazionale adesso rischia di arenarsi. Le strategie di Rete Ferroviaria Italiana, manifestate nel corso del VII Comitato di Sorveglianza Por Calabria - Fers e accolte nel silenzio più assordante da una Giunta regionale che ha mostrato una grande incapacità di trattare ai tavoli nazionali, rischiano di compromettere la realizzazione di un gateway integrato al sistema ferroviario nazionale, obiettivo per il quale Rfi si era impegnata firmando, nel settembre 2010, l'Accordo di programma quadro per il Polo logistico intermodale del porto. L'obiettivo, che per tutti, Regione in testa, deve restare tale, è rendere lo scalo di Gioia uno snodo fondamentale per il traffico merci italiano; per questo non si può prescindere dagli interventi programmati da Rfi, contemplati nell'Apq e che prevedono oltre alla ricostruzione della galleria Coreca fra Amantea e Campora San Giovanni, sulla linea Battipaglia-Reggio, la costruzione della nuova sottostazione elettrica Vibo Valentia-Pizzo e il potenziamento di quella di Sambiase, a Lamezia Terme il completamento del Piano regolatore generale della stazione e la realizzazione dell'Apparato centrale computerizzato. Inoltre, nell'ambito degli interventi previsti dall'Apq per il potenziamento dell'itinerario merci Gioia Tauro-Taranto-Bari sono previsti, in Calabria, interventi per uniformare le caratteristiche infrastrutturali e tecnologiche ed eliminare alcune criticità nonché l'avvio della prima fase del potenziamento della linea Metaponto-Sibari-Bivio San Antonello fra Sibari e Bivio San Antonello. Eppure, sebbene a settembre scorso, Rfi abbia confermato il proprio impegno nella realizzazione degli interventi previsti dall'Apq, adesso tutti i bandi legati all'Apq sono stati fermati. Tutto ciò è inconcepibile, stante anche il fatto che il Porto di Gioia è un elemento strategico di rilevanza nazionale. Ritardi e negligenze, quindi, non sono più ammessi. Già con il Piano nazionale della logistica 2011-2020, ossia il Piano che indica le linee strategiche della politica portuale italiana, sono state svelate le strategie che continuano a guardare prevalentemente al Nord, abbandonando il Sud. Altri scippi quindi non sono tollerabili". "Nei prossimi giorni - conclude Censore - presenterò una interrogazione per chiedere al Governo di far rispettare l'Apq sottoscritto da Rfi, dai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dello Sviluppo economico e dell'Istruzione Università e Ricerca, dalla Regione, dall'Autorità portuale di Gioia e dal Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Reggio e per esortare Rfi a realizzare i progetti che possano rafforzare la posizione del porto nel bacino del Mediterraneo, preservando un elemento vitale per la nostra terra".

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