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    Puccio "Gravi intimidazioni a imprenditori"

     

     

    Puccio "Gravi intimidazioni a imprenditori"

    18 giu 13 "Rischiamo una ritualità vuota e controproducente se, innanzi agli ultimi gravissimi atti intimidatori e criminosi nei Comuni del Basso Jonio, perpetrati a danno di alcuni imprenditori e non solo, una pur doverosa solidarietà si spegne quando il tempo inesorabilmente cancella memoria di quanto avvenuto e non lascia traccia se non nel ritorno, ancor più grave, di una indifferenza che ormai avviluppa il nostro debolissimo tessuto civile e che spegne ogni tensione reattiva". Lo sostiene, in una nota, il coordinatore regionale del Pd, Giovanni Puccio. "La drammaticità del momento - aggiunge - è proprio questa: l'indifferenza della società e la mancanza di una forte risposta delle istituzioni ai fenomeni criminali come male cronico e stabilmente presente nella nostra società. Questa è l'anteprima della fine della democrazia, il presupposto tragico della dissoluzione istituzionale, il tramonto della convivenza civile come modalità attraverso la quale costruire progresso ed avanzamento. Io mi trovo pienamente consonante con le parole dure ma chiare di Daniele Rossi, Presidente di Confindustria di Catanzaro, e con le consonanti riflessioni di Giuseppe Valentino, segretario della Cgil di Lamezia Terme-Catanzaro, anche perché rappresentano, entrambi, mondi vitali che, da sempre, hanno costituito argine positivo al malaffare ed al suo potere di condizionamento nei nostri territori. Essi, tuttavia, per quello che rappresentano, non possono rimanere soli ed isolati innanzi ad una sfida criminale tanto alta quanto pericolosa; il Partito Democratico non è insensibile e non vuole far mancare il suo apporto e la su testimonianza diretta e mobilitante innanzi alla triste cronaca di questi ultimi giorni. Quel che possiamo fare, da subito, è chiamare tutti, le persone, i cittadini, il mondo pulito che ruota attorno alla Chiesa ed alle associazioni di volontariato ed all'associazionismo positivo, alla stessa Scuola, ad una mobilitazione non ordinaria capace di "urlare" un no senza se e senza ma alla criminalità organizzata ed alle sue modalità violente ed insultanti. Penso e propongo, a Confindustria ed allo stesso Sindacato, la richiesta ai sindaci della convocazione, immediata, nel Basso Jonio, di una riunione congiunta di tutti i Consigli comunali, che siano 'aperti', e che registrino, intanto e da subito, la mobilitazione della società civile, in ogni sua forma, per fare muro contro le forze criminali in uno alla richiesta che le forze dell'ordine e la stessa magistratura, spesso solitarie ed abbandonate a se stesse, possano essere più presenti ed incisive rafforzandone organici e strumenti di prevenzione repressione che sono condizioni irrinunciabili e preliminari per costruire riscatto e sviluppo ovunque, in Calabria". "Un 'patto per la legalita'', vero ed autentico e fuori dalla logica dello slogan - conclude Puccio - leghi tutte le forze attive della società, a cominciare dai partiti e dai movimenti, consenta alla speranza di farsi largo nel clima pesante e grigio di queste ore e riconsegni pezzi interi del nostro territorio al normale svolgersi della quotidianità, che deve essere riempita da quello sforzo di riscatto e di liberazione di cui abbiamo ancora grande, grandissimo bisogno, soprattutto per i nostri giovani".

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