Tallini "Al Comune di Catanzaro vince la carta bollata e non il dialogo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Tallini "Al Comune di Catanzaro vince la carta bollata e non il dialogo"

16 giu 13 "L'ordinanza del Tar sul progetto Safe City si presta, per quanto mi riguarda, ad un'unica e importante considerazione: viene sconfitta, per l'ennesima volta, la via giudiziaria che le opposizioni hanno imboccato da alcuni anni a Catanzaro al posto della dialettica e del confronto politico". A sostenerlo, in una nota, è il capogruppo del Pdl al Comune di Catanzaro Domenico Tallini, assessore regionale al Personale. "Agitare la carta bollata in ogni occasione - prosegue Tallini - significa che la sinistra, per prima, decreta la fine della politica e del civile dialogo nelle istituzioni. Noi non abbiamo nulla da gioire per il pronunciamento del Tar, anche se a noi favorevole:le uniche vittorie che veramente ci interessano e ci entusiasmano sono quelle elettorali. Avevamo detto di essere disponibili a confrontarci con le opposizioni sul progetto Safe City che, lo ripetiamo per l'ennesima volta, per noi non è un tabu, ma l'occasione di fornire alla nostra Catanzaro un ombrello protettivo che la preservi dagli attacchi della criminalità e dell'illegalità. Sono i cittadini, che ogni giorno subiscono il peso di reati più o meno gravi e che vedono il loro livello di sicurezza fortemente compromesso, a chiederci provvedimenti per la sicurezza. E tutti sappiamo che le ristrettezze economiche del Paese non consentono il potenziamento degli uomini delle Forze dell'Ordine". "Solo il ricorso alle tecnologie, nel rispetto della privacy e degli altri diritti fondamentali della persona, - prosegue ancora Tallini - può rendere più sicura una città lunga 25 chilometri e con un'area identica a quella di una metropoli come Napoli. Io rivolgo un invito alla parte più moderata delle opposizioni perché si abbandoni definitivamente la strategia della carta bollata che tanto male ha prodotto alla città, senza per questo fare crescere la sinistra che ha collezionato tre sconfitte al primo turno in un anno e mezzo. A noi oggi non interessa il consenso elettorale, interessa dare risposte alla città. Ecco perché le opposizioni, quanto meno quelle meno oltranziste, si confrontino con la maggioranza su come gestire e portare avanti il progetto Safe City che, come tutte le cose, può essere modificato, perfezionato, migliorato, rimodulato. Ma rinunciare alla possibilità, utilizzando fondi finalizzati alla sicurezza, di impiantare una rete di sorveglianza che riduca i reati, le rapine, i furti, gli scippi, i danneggiamenti, le aggressioni per strada, mi sembra veramente suicida"