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    Uiltec "Sindacato ha ottenuto quello che voleva sulla Centrale del Mercure"

     

     

    Uiltec "Sindacato ha ottenuto quello che voleva sulla Centrale del Mercure"

    12 giu 13 "Si è conclusa con un atto di responsabilità da parte di tutti la riunione convocata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, su richiesta delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria di Calabria e Lucania, sul futuro della centrale Enel del Mercure. Quello che il sindacato responsabilmente chiedeva è stato ottenuto". Lo sostiene, in una nota, la Uiltec Calabria. "Sentito il parere del Ministero dell'Ambiente e delle due Regioni interessate, Calabria e Basilicata - aggiunge la Uiltec - il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, proporrà al Tar Calabria un rinvio del giudizio sul ricorso da lui presentato. Rinvio che servirà a tutti gli interessati di sedersi con calma intorno ad un tavolo e valutare serenamente le ricadute economiche, ambientali ed occupazionali che l'investimento dell'Enel produce nella valle. Il ricorso del Parco era su un vizio di forma, una procedura interpretata diversamente nella conferenza dei servizi dello scorso mese di novembre e non su questioni meramente ambientali. Un pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale, qualunque esso fosse stato, avrebbe inficiato pesantemente la discussione sulle ricadute che l'impianto ha sul territorio. Soddisfatto il coordinatore regionale della Uiltec, Gino Campana. "L'obiettivo che ci eravamo prefissati - afferma - è stato finalmente raggiunto. Fare questioni di principio sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini proprio non ci andava giù. Dobbiamo dare atto al presidente Pappaterra che responsabilmente, anche su indicazioni ricevute dal Ministero dell'Ambiente e dai rappresentanti delle due Regioni interessate, ha inteso richiedere uno slittamento del giudizio sul ricorso pendente al Tar. In sede di riunione l'Enel ha dato le più ampie garanzie dal punto di vista ambientale ed anche di ricadute economiche sul territorio". "L'istituzione di un osservatorio ambientale, la riduzione delle emissioni, che già sono minime e l'istituzione di un Protocollo di legalità - dice ancora Campana - sono misure importanti e facilmente controllabili, mentre gli impegni di spesa a migliorare la viabilità, la volontà di reperire le biomasse occorrenti all'interno della filiera corta di 70 chilometri ed i contributi a Parco e Comuni sono contropartite alle quali non si può rinunciare a cuor leggero anche e soprattutto perché vengono prodotti da un sito produttivo altamente ambientalizzato. Ci siamo dati appuntamento a domani 13 giugno per rendere operativa la fase delle ricadute sul territorio e siamo convinti che ancora una volta il buon senso avrà la meglio". Esprime soddisfazione anche il responsabile nazionale del settore elettrico, Claudio De Giorgi. "Conosco bene le realtà delle centrali italiane - afferma - e devo dire che un sistema così complesso di controllo ambientale come quello del Mercure non esiste in tutto il Paese. Adesso bisogna vigilare affinché tutto il lavoro fin qui fatto non vada perduto. Noi faremo la nostra parte e speriamo che la politica faccia la sua. Le nostre regioni non possono perdere questa grossa opportunità".

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