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    D'Attorre "Basta tatticismi e furbizie su congresso PD"

     

     

    D'Attorre "Basta tatticismi e furbizie su congresso PD"

    08 giu 13 "Stasera vogliamo avviare qui un percorso di discussione larga su un tema cruciale come quello delle riforme che sarà uno dei due temi, insieme alla ripresa economica e del lavoro, che daranno il segno a questa legislatura e che sono anche la ragione fondamentale del nostro impegno in questo governo di servizio di larghe intese". Lo ha detto il deputato e commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre al convegno svoltosi a Lamezia su "Riforma della politica e riforme istituzionali" organizzato dal Partito Democratico. "Non è - ha aggiunto - il governo che avremmo voluto e per il quale hanno lavorato il Pd e Pier Luigi Bersani. Noi abbiamo fatto al Paese, e poi dopo le elezioni, una proposta diversa. La irresponsabilità di Grillo ha reso impossibile il governo del cambiamento. A questo punto è evidente che una grande forza come il Pd è impegnata a fare in modo che la collaborazione con la destra serva almeno a realizzare quelle riforme che da tempo il Paese aspetta. Riforme che non devono essere calate dall'alto, ma devono vivere, per quanto ci riguarda, in un largo percorso di discussione. Le riforme riguardano anche un ripensamento della funzione democratica dei partiti. Quindi, siamo disponibili a ridiscutere le modalità del finanziamento ai partiti, tenendo presente che il finanziamento pubblico esiste in tutta Europa: bisogna regolamentarlo meglio ma sarebbe impensabile fare dell'Italia l'unico Paese in cui non esiste un finanziamento pubblico dei partiti". "Poi - ha sostenuto D'Attorre - dentro questo, dobbiamo ragionare di un rilancio della funzione democratica dei partiti anche nel Mezzogiorno e in Calabria. Qui noi veniamo da mesi difficili dopo le elezioni. C'é stata complessivamente una reazione che io non giudico adeguata dopo il risultato elettorale. C'é stato un ennesimo incomprensibile balletto di posizioni tattiche sul congresso. Io credo che adesso sia arrivato il momento in cui ognuno debba assumersi le proprie responsabilità, debba finirla di giocare a scaricabarile, di trovare un comodo alibi nel commissariamento. Adesso, io ed Epifani abbiamo chiesto a Giovanni Puccio di assicurare il coordinamento del partito regionale fino al congresso. Io darò una mano nella mia funzione nazionale per assicurare il raccordo con il lavoro della segreteria nazionale e lavoreremo in questi mesi perché anche un gruppo dirigente nuovo di giovani che sono rappresentati nell'esecutivo regionale possa lavorare ad un progetto di rinnovamento e di ricambio di cui c'é urgente bisogno nel partito calabrese. Anche tutta questa confusa vicenda del congresso ci dice che noi possiamo uscire dalle difficoltà di questi anni non con giochini che ci riportano all'indietro ma con una rottura verso l'avanti. Dobbiamo anche ristabilire regole minime a partire dal dovere dei rappresentanti istituzionali di contribuire alla contribuzione al partito ed alla tutela delle sue strutture fondamentali. Non é possibile che noi discutiamo di azzeramento del finanziamento pubblico dei partiti e non di riduzione degli stipendi dei parlamentari e consiglieri regionali. Per quanto mi riguarda, io penso che a partire da noi parlamentari, dobbiamo lavorare per assicurare e rafforzare la nostra contribuzione economica al partito, io penso di farla per quanto riguarda il partito regionale, per fare in modo che siano assicurate le risorse fondamentali perché il partito possa vivere ed è intollerabile che accanto a figure istituzionali che hanno fatto in questi anni il loro dovere da punto di vista della contribuzione al partito ci sia chi non lo ha fatto e non lo continua a fare. Da questo punto di vista chiederemo a tutti di mettersi in regola, in condizioni di massima trasparenza. Non è più consentito che su questo fronte si registrino ritardi e furbizie". "Quindi - ha concluso D'Attorre - di intesa con la tesoreria nazionale e con il consiglio nazionale dei garanti siamo arrivati alla determinazione di avviare un lavoro per arrivare alla regolarizzazione della situazione entro fine giugno. Ed entro fine giugno, a questo punto, come dovere assoluto di trasparenza ed anche di legalità nei confronti del Pd, dei suoi militanti e dei suoi circoli, renderemo pubblico il quadro delle contribuzioni di tutti gli eletti al Pd in modo che ognuno sia messo di fronte alla proprie responsabilità".

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