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    A Cosenza vertice su dissesto territorio col Ministro Orlando

     

     

    A Cosenza vertice su dissesto territorio col Ministro Orlando "C'è carenza di progetti"

    07 giu 13 "Nonostante le esiguità delle risorse rispetto al fabbisogno complessivo (lo Stato ha speso quasi un miliardo e mezzo di euro nel corso degli ultimi 10 anni su questo fronte) un quarto di esse ancora non è stato utilizzato o per carenza di progettazione o per difficoltà e carenze nell'utilizzo di queste risorse". Lo ha detto il ministro per l'Ambiente Andrea Orlando ad un convegno della Provincia di Cosenza sul tema: "Dissesto idrogeologico: stato di attuazione dell'APQ tra Ministero e Regione Calabria del 25 novembre 2010 ed Emergenza Sibari" presieduto dal consigliere regionale del Pd Carlo Guccione e introdotto dal presidente della Provincia Mario Oliverio. "Si tratta ora di capire, attraverso un monitoraggio serio, regione per regione - ha proseguito - che cosa è successo e perché in alcune realtà non hanno funzionato le strutture commissariali per quanto riguarda gli interventi sul versante del dissesto idrogeologico. Nel prossimo mese chiamerò tutte le regioni interessate al fenomeno e, quindi, anche la Regione Calabria, per fare il punto su questo tema. Entro luglio tornerò in Calabria ed entro quella data illustrerò alla filiera istituzionale di questa regione i risultati del percorso di ricognizione avviato per capire come dare un rinnovato impulso agli interventi da compiere. Vorrei essere nelle condizioni di dire, prima dell'inizio dell'autunno, che almeno abbiamo un quadro complessivo della situazione, una mappa di ciò che si è prodotto e di ciò che non si è prodotto. E' importante avere una fotografia fedele e reale della situazione. Per quanto riguarda la Calabria vorrei avere questa fotografia entro la fine di luglio. Sulla valutazione dello stato dell'arte della situazione chiamerò anche il mio collega Del Rio e la rappresentanza dei Comuni, perché mi sembra importante ascoltare, su un problema così delicato come quello che riguarda il dissesto idrogeologico, le due campane". "Questo - ha concluso Orlando - è il percorso che ho immaginato. Ringrazio il presidente della Provincia di Cosenza per le questioni che mi ha posto ed a cui nei prossimi giorni tenterò di dare le risposte che mi competono e mi auguro che si possa contribuire, tutti insieme, a sbloccare una situazione che, credo, sia il presupposto fondamentale per avere autorevolezza per provare a costruire in questo Paese un piano e, aggiungo, un fondo per il dissesto idrogeologico"

    Ministro OrlandoAvviato confronto con Regioni. "Torneremo ad occuparci di questo tema presto. Ho attivato un confronto con tutte le realtà che hanno criticità, le regioni che hanno criticità. Nelle prossime settimane svilupperò questo confronto in modo specifico con ciascuna di esse". Lo ha detto il ministro all'Ambiente Andrea Orlando rispondendo alle domande dei giornalisti sulla situazione dei rifiuti in Italia, a margine della presentazione della proposta di direttiva europea "Pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere", svoltasi oggi a Lamezia Terme.

    Pensare ad attività ecosostenibili. "Penso all'insieme di attività che si possono sviluppare nel mondo ecosostenibile lungo le linee di costa". Così il ministro all'Ambiente Andrea Orlando rispondendo alle domande dei giornalisti su quali siano le prospettive occupazionali legate all'ambiente, a margine della presentazione della proposta di direttiva europea "Pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere", svoltasi a Lamezia Terme. "Naturalmente - ha aggiunto - un certo tipo di pesca, un certo tipo di agricoltura legata alla valorizzazione del territorio. Penso anche naturalmente ad una realtà come quella delle energie rinnovabili che, però, mentre da un punto di vista delle ricadute ambientale hanno una particolare rilevanza, dal punto di vista occupazionale ha numeri molto contenuti. Penso ad un'idea nuova di sviluppare il turismo che se realizzato vicino ad aree naturali protette, vicino a parchi naturali è un turismo di grande qualità e, soprattutto, è un turismo destagionalizzato che non c'é soltanto giugno, luglio, agosto e settembre ma spesso c'é sette/otto mesi l'anno". "Si tratta quindi - ha concluso - di un tipo di attività e di idea di sviluppo che, se perseguita, è in grado di dare occupazione, ma anche buona occupazione".

    Stop ad attività non ecocompatibili. "Garantire un'idea di sviluppo ecosostenibile ed evitare cortocircuiti tra attività che tra loro sono incompatibili e che spesso si elidono. Un parco naturale, un'azienda inquinante messi uno vicino all'altra rischiano di vanificare gli obiettivi di chi li ha fatti partire". Lo ha detto il ministro all'Ambiente Andrea Orlando che stamani ha partecipato, a Lamezia Terme, alla presentazione della proposta di direttiva europea "Pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere". Per il ministro, inoltre, "si tratta di avere una programmazione diversa da quella che è stata seguita in passato e, quindi di lavorare anche per una diversa modalità di costruzione del consenso attorno a questi obiettivi perché si tratta di immaginare un utilizzo delle risorse più a lungo termine e meno finalizzato ad obiettivi di consenso immediato di quanto non sia spesso avvenuto nella storia del nostro Paese".

    Pirillo "Collaboraione Enti per tutela coste". La proposta di direttiva europea "Pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere" è stata stamani al centro di un incontro a Lamezia Terme che, organizzato dal parlamentare europeo Mario Pirillo, è stato concluso dal ministro all'Ambiente, Andrea Orlando. Un momenti di riflessione che, come ha detto Pirillo, ha avuto come "obiettivo quello di avviare un dialogo costruttivo con tutti gli enti preposti per farci portavoce, poi, delle proposte da portare nella Commissione europea anche in considerazione del fatto che in Italia, così come nel resto d'Europa, è crescente la richiesta delle strutture marittime. Ecco perché, quindi, è importante rafforzare la collaborazione tra i rappresentanti politici a tutti i livelli".

    Mancini: In prossima programmazione fondi UE inserire azioni. Da qui l'invito all'assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini, presente all'incontro, ad "inserire nella prossima programmazione azioni concrete per le nostre coste, dimostrando di essere lungimiranti. Solo così daremo risposte al nostro territorio". Un invito, questo, subito raccolto dallo stesso Mancini secondo il quale "la sfida di rendere la nostra terra più appetibile, più attrattiva, più competitiva con una maggiore tutela costiera, può nascere solo attraverso un gioco di squadra che anche questo convegno rappresenta". Nel corso del suo intervento, comunque, Mancini ha anche ricordato che per "vincere questa sfida complessa e complicata si deve giocare su diversi piani (Europa, Governo centrale, Regione) e da questo punto di vista la Regione Calabria ha investito e allocato risorse per questo comparto importanti (circa 90 milioni di euro cui si aggiungono 40 milioni di euro del Por Fesr). Bisogna puntare al potenziamento delle offerte turistiche - ha aggiunto - e da questo punto di vista sono orgoglioso di citare i Pisl con cui sono stati finanziati interventi locali da nord a sud e da est a ovest delle coste calabre". Parole, queste, precedute da quelle con cui Pirillo, tra l'altro, ha sottolineato che "la tutela ambientale e costiera sono le precondizioni per la crescita dell'economia blu che in Europa rappresenta 5,4 milioni di posti di lavoro e che può rappresentare un ottimo volano di sviluppo". Il turismo blu, quindi, come prospettiva futura per realizzare il quale è necessario "ridurre gli impatti ambientali". Da qui l'invito di Pirillo ad "improntare la politica 2014/2020 sulle tematiche ambientali" sottolineando che "le Regioni potranno sin da ora programmare".

    Oliverio: Velocizzare procedure per risorse. "Per troppo tempo la nostra regione ha registrato un vero e proprio abbandono del suo territorio. Soprattutto negli ultimi anni c'é stato un vero e proprio allentamento della cura e della manutenzione del sistema idraulico e delle aste fluviali. Agli incendi che, di volta in volta, hanno distrutto enormi aree adibite a verde non sono succeduti interventi di rimboschimento e di manutenzione e di tutto ciò oggi paghiamo un prezzo altissimo". E' quanto ha detto il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio intervenendo ai lavori del convegno presieduto dal consigliere regionale del Pd Carlo Guccione, a cui ha preso parte il Ministro per l'Ambiente e la tutela del Territorio e del Mare Andrea Orlando. L'incontro si è svolto in Provincia di Cosenza ed ha registrato una larghissima partecipazione di parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri provinciali, sindaci e amministratori locali della provincia di Cosenza. "Dal 2010 ad oggi - ha ricordato, tra l'altro, Oliverio - abbiamo registrato tre calamità naturali che hanno determinato un dissesto drammatico di tutto il territorio regionale. Nella sola provincia di Cosenza abbiamo registrato danni alla viabilità, che conta circa 3200 chilometri di strade, pari a circa 500 milioni di euro, a cui vanno sommati anche quelli subiti dai comuni e dai privati cittadini. Interi versanti di territorio sono franati. I danni hanno interessato non solo le infrastrutture, ma anche i centri urbani e i costi per far fronte all'emergenza sono gravati quasi totalmente sugli enti locali. Una situazione di questo tipo, e questo è il motivo vero dell'iniziativa di oggi, richiede un intervento di carattere strutturale che dovrebbe comportare il finanziamento di un programma di sistemazione idrogeologica del territorio e di difesa del suolo da parte dello Stato. Questo ci consentirebbe di evitare ulteriori aggravamenti della situazione, di non sprecare risorse per fronteggiare le emergenze che di volta in volta si presentano e di poter finalmente mettere in campo una politica di cura e di prevenzione del territorio e di mitigazione del rischio. In questo quadro e con questo spirito nel 2010 fu sottoscritto tra la Regione Calabria e il Ministero per l'Ambiente un Accordo di Programma Quadro attraverso cui furono destinati alla Calabria 220 milioni di euro per la realizzazione di 189 interventi. Dopo due mesi da quell'accordo fu nominato un commissario la cui presenza ha finito per ingessare completamente la gestione di questo settore, tant'é che dei 189 interventi solo uno, quello affidato alla Provincia di Cosenza, è stato condotto in porto. La vicenda dell'esondazione del Crati e l'allagamento del Parco Archeologico di Sibari, d'altra parte, è emblematica di come sono state gestite le cose". "Il problema che poniamo oggi, dunque - ha concluso Oliverio - è quello di poter utilizzare appieno le risorse disponibili, velocizzare le procedure e individuare un sistema che possa consentire di intervenire rapidamente in un territorio che è già gravemente dissestato. Se non si parte dal dato strutturale, questa regione non avrà alcun futuro".

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