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    Molinari (M5S) "Scopelliti ha fallito sul lavoro, si dimetta"

     

     

    Molinari (M5S) "Scopelliti ha fallito sul lavoro, si dimetta"

    06 giu 13 "Ieri ho ricevuto l'invito dal Presidente della Regione Calabria per partecipareoggi ad un incontro in cui mi avrebbe - bontà sua - comunicato l'esito di un vertice presso la Presidenza del Consiglio tenutosi lo scorso 4 giugno sull'emergenza lavoro nel nostro territorio". Così in una dichiarazione il senatore del Movimento CInque Stelle Francesco Molinari. "Ringrazio -aggiunge Molinari nella dichiarazione- per la gentile cortesia che voleva dimostrarci chiamandoci al suo cospetto solo per metterci a conoscenza, seppur tardiva, di tale vertice che - ahimè - ho declinato. In realtà, l'emergenza più grande che occorrerebbe soddisfare in Calabria è quella che vedrebbe imporre le dimissioni dell'intero Consiglio regionale con il sollevamento della sua classe politica : risolvendo questa si risolveranno tutte le altre emergenze. L'eterna emergenza della gestione del ciclo dei rifiuti, l'andamento esponenziale dell'emergenza sanitaria ed ora l'impossibilità di dare risposte ai precari calabresi : tutte emergenze per le quali una classe politica inetta invoca sempre le prerogative dello stato centrale. Nonostante le alte grida d'aiuto per soddisfare le legittime rimostranze dei cittadini calabresi in tema di lavoro mi sembra tuttavia che ben altra solerzia e disponibilità il Governatore della Regione abbia mostrato nel risolvere i problemi di lavoro dei suoi amici tanto da riceverne pubblico - ministerialmente - interesse. Ma sarebbe facile elencare le tante vergogne di una classe politica regionale, ultime delle quali ricordo l'infame utilizzo delle risorse pubbliche per il quale aspettiamo il fedele resoconto della Guardia di Finanza. Occorre, invece, riflettere sul dato costituito dall'unione sterile PD/PDL nel provvedere al governo del Paese : effettivamente mancava proprio - soprattutto al Sud - la riedizione di un Governo Monti, la cui scure si è abbattuta sulle risorse destinate allo Stato sociale senza toccare minimamente i privilegi di chi ci ha condotto sull'orlo del baratro. Un discorso a parte meritano le concilianti organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL sempre in primo piano quando si tratta di abdicare ai diritti dei lavoratori vantando improbabili successi nelle vertenze contrattuali, ma stranamente silenziose quando si tratta di difendere concretamente il diritto al lavoro di 5.200 precari calabresi : forse perché non sono loro iscritti... Se l'occupazione in Calabria è scesa al di sotto di ogni livello immaginabile, pur rispetto alla tragica media italiana, chiedo alla Regione Calabria : dove sono i successi vantati da questi benefattori nel turismo e nell'agricoltura, che da fattori economici trainanti hanno ridotto a logiche di bassa gestione del potere con provvedimenti senza paternità di indirizzo ? Chi doveva vigilare affinché la frutta agrumicola della sibaritide, della locride, della Piana di Gioia Tauro non venisse distrutta sulle piante per colpa della dissennata importazione dall'estero ? Versiamo in una totale mancanza di politica agricola. Ancora oggi la Regione spende fior di quattrini per la pubblicizzazione delle coste e del turismo ma non ha prodotto una politica organica che ripensi a tutto tondo il fenomeno, visto dalla parte dei residenti : chi doveva vigilare affinché gli scavi archeologici dell'antica Sibari non si riempissero di fango, privando il nostro territorio di una formidabile attrazione turistica ? Tacendo, per carità di patria, delle infrastrutture delle reti di comunicazione (l'A3 in primis) che dovrebbero essere a servizio del turismo : lo sanno questi signori che per andare in Sicilia gli italiani si imbarcano a Napoli ? Ma quello per cui la nostra regione è tristemente famosa è l'inutilizzazione dei fondi comunitari. Johannes Hahn, nel segnalare il lento avanzamento del programma degli interventi finanziati, affermava che "Il sistema di gestione e di controllo regionale non è ancora ritenuto completamente affidabile dai servizi di Audit della Commissione Europea" : la conseguenza è stata la sospensione dei pagamenti del FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) e del FSE (Fondo sociale europeo). Quante opportunità di lavoro sono andate perdute con quei fondi ? E voglio tacere, per non sparare sulla Croce Rossa, dei successi sbandierati recentemente dalla Regione che ha vantato come successo politico la messa sotto tutela della politica regionale sotto il profilo dell'utilizzazione dei Fondi comunitari, con l'affiancamento di una task force all'uopo creata. Ora, non vorrei che i lavoratori precari pensassero che il sottoscritto non ha alcun interesse verso le loro sorti ma mi sembra chiaro che dall'aiuto sospetto richiesto da questa classe politica regionale nessuno - che non sia loro amico - avrà alcunché da guadagnarci e solo uno sciocco potrebbe credere il contrario : non darò alcuna legittimazione, neanche oggettiva, ad un governo regionale inetto ed infido. Rimango a disposizione per i lavoratori precari per le iniziative che pensano sia necessario intraprendere ma senza spettatori interessati più alle platee televisive che alla soluzione dei loro problemi".

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