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    Le cosche sugli appalti e sull'eolico, 35 arresti nel crotonese

     

     

    Le cosche sugli appalti e sull'eolico, 35 arresti nel crotonese, imponevano anche medici

    04 giu 13 Esercitavano la loro ingerenza in appalti pubblici e subappalti per i lavori sulla statale 106 ed erano interessate anche alle attività legate all'energia eolica e alla bonifica dell'area industriale dell'ex Pertusola Sud, le persone fermate dalla squadra mobile di Crotone e dello Sco, tra le quali due imprenditori. L'operazione ha colpito un nuovo gruppo federato tra i Vrenna - Ciampà - Bonaventura e Megna di Crotone, Farao Marincola di Cirò e Grande Aracri di Cutro, con collegamenti con i Morabito di Reggio Calabria. Dalle indagini e' emerso inoltre il capillare controllo della cosca nell'attività del trasporto dei componenti delle pale eoliche scaricati e stoccati in una zona del porto di Crotone. La cosca gestiva poi, in regime di monopolio su Crotone, un lucroso traffico di cocaina, eroina e marijuana, con basi logistiche nel quartiere "Gesù" e canali di approvvigionamento nella provincia di Reggio Calabria, con collegamenti con la cosca dei Morabito. Inoltre sono state ricostruite numerose estorsioni poste in essere ai danni di operatori commerciali di Crotone, con l'utilizzo di bottiglie con benzina e cartucce, incendi e danneggiamenti mediante colpi d'arma da fuoco. I proventi delle attività illecite confluivano in una "cassa comune", che veniva suddivisa in cinque parti tra i vari componenti il sodalizio. L'operazione "Old Family", condotta dalla squadra mobile di Crotone e dal Servizio centrale operativo e coordinata dalla Dda di Catanzaro, ha visto l'impiego di 250 uomini, con l'ausilio di altre squadre mobili, dei Reparti prevenzione crimine Calabria Settentrionale e Meridionale, di unità cinofile e di un elicottero del reparto volo di Reggio Calabria.

    Procuratore: Gruppo creato per vuoto dopo arresti. "Serve un controllo costante perché quando si forma il vuoto, quando i clan vanno in carcere c'é subito chi li sostituisce". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo incontrando i giornalisti per illustrare i risultati dell' operazione che ha portato al fermo di 35 persone da parte della Polizia di Stato. "Il gruppo criminale sgominato questa mattina - ha aggiunto Lombardo - si è eretto dopo le operazioni del pm Pierpaolo Bruni, e si formato in un momento di vuoto. Una struttura specializzata sia in stupefacenti, che venivano riforniti da Africo e dalla Puglia, che in estorsioni e pizzo". Giovanni Bombardieri, procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro e firmatario del provvedimento di fermo insieme al pm Bruni, ha evidenziato come quella colpita oggi abbia "tutti gli elementi che caratterizzano un'organizzazione di 'ndrangheta. L'indagine ha il merito di fornire un quadro completo coerente con quelle delle operazioni precedenti e ne rappresenta la conseguenza naturale". Bombardiere ha aggiunto, inoltre, che le indagini mettono in luce che "le vittime dimostrano ritrosia a rivolgersi alla polizia e sono più predisposte a chiedere aiuto a poteri criminali". Il procuratore della Repubblica di Crotone Raffaele Mazzotta ha evidenziato la sinergia tra il proprio ufficio e la Dda. Per il questore di Crotone Mario Finocchiaro, l'operazione "é un segnale per la città. Lo Stato lavora in silenzio, sempre in prima linea. Crotone non è un posto dimenticato dallo Stato". All'incontro ha partecipato anche Maria Luisa Pellizzari, direttore del Servizio centrale operativo, secondo la quale l'operazione evidenzia le nuove alleanze criminali nel crotonese, ed il dirigente della squadra mobile di Crotone Cataldo Pignataro, che ha spiegato che l'indagine è stata condotta senza l'aiuto di collaboratori di giustizia.

    Boss tentò imposizione medico a 118. Nicolino Grande Aracri, indicato dagli investigatori come uno dei boss della 'ndrangheta del crotonese, si era attivato per imporre la riassegnazione di un medico al servizio 118 dell'ospedale di Crotone. E' quanto emerge dall'inchiesta 'Old family' che ha portato al fermo di 35 persone. Durante le indagini, secondo quanto si è appreso, sono stati intercettati diversi "pizzini" inviati da Grande Aracri ad un altro esponente di vertice della cosca, Gaetano Ciampà, per l'imposizione della riassegnazione del medico.

    L'operazione della polizia di Stato di Crotone, denominata Old family, è in atto per l'esecuzione di 35 provvedimenti di fermo a carico di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni, detenzione di armi comuni da sparo e traffico di stupefacenti. I provvedimenti sono stati emessi dalla Dda di Catanzaro.

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