NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

    28 gen 13 "La scelta fatta dal gruppo dirigente calabrese del Pdl è stata rispettata da Roma. C'e solo la presenza dell'onorevole Scilipoti al sesto posto al Senato pur in una condizione in cui avevamo rivendicato che i componenti della lista fossero tutti calabresi". Lo ha detto il coordinatore regionale della Calabria del Pdl, Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione, presentando le liste elettorali del Pdl di Camera e Senato. Scopelliti, presenti molti dei candidati, ha illustrato la composizione delle liste assieme al vicecoordinatore regionale del partito, Antonio Gentile, a Jole Santelli e a due candidati alla loro prima esperienza elettorale, Rosanna Scopelliti, figlia del giudice ucciso nel 1991 dalla mafia, e del penalista Nico D'Ascola. "Mi sembra che guardando le liste del Pdl fatte in altre regioni - ha aggiunto Scopelliti - ci sono molte posizioni apicali rappresentate da personaggi nazionali che non sono del territorio, mentre qui è stato rispettato quasi totalmente il nostro indirizzo. Non possiamo dire altrettanto delle liste dei nostri avversari che si sono cimentati a parlare di Scilipoti tentando di creare confusione: forse dovrebbero spiegarci cosa ci fanno in lista Rosy Bindi, D'Attorre e i tanti illustri sconosciuti per questa terra. Le nostre liste sono molto competitive e vedono candidati uomini e donne fortemente radicati sul territorio, sindaci, assessori regionali e molti giovani". "Saremo tutti impegnati in questa battaglia - ha detto ancora il coordinatore del Pdl calabrese - e speriamo di conseguire un altro risultato significativo. Certo la battaglia a livello nazionale è difficile e complessa. Sappiamo bene cosa oggi sia richiesto alla politica e che l'antipolitica spesso colpisce chi ha il compito di governare. Però credo che il cittadino calabrese saprà fare le scelte giuste".
    "Abbiamo dimostrato grande compattezza come gruppo dirigente a dimostrazione che siamo un partito nuovo, diverso, credibile, di governo e che si presenta ancora una volta unito e forte in questa competizione elettorale". Così il coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Scopelliti, presentando a Catanzaro le liste dei candidati alla Camera e al Senato del Pdl. Assieme al governatore c'erano il vice coordinatore vicario Antonio Gentile, la deputata uscente Jole Santelli e le "new entries" Rosanna Scopelliti e Nico D'Ascola. "Questa è l'ennesima sfida elettorale che ci vede impegnati - ha aggiunto Scopelliti - per cercare di continuare a rappresentare, anche in questa parte di territorio, un gruppo dirigente e politico che ha il compito di governare e dare risposte. Oggi presentiamo le liste dei nostri candidati ricordando che nelle nostre formazioni sono impegnati uomini e donne espressione del territorio. Il nostro impegno è quello di essere al servizio di un'idea, di valori che il Pdl rappresenta e di questa necessità più volte rappresentata di condurre tutti insieme una grande battaglia. Un gruppo dirigente che in questi anni ha portato il Pdl al successo al governo di grandi città e di tante province". "Ci si è concentrati sul povero Scilipoti - ha detto Santelli - perché evidentemente i nostri avversari sono riusciti a trovare argomenti di polemica nella nostra lista. Abbiamo davanti una battaglia da combattere e vincere". Santelli ha parlato anche del sostegno del Pdl al governo Monti. "In quel momento - ha detto - abbiamo ritenuto fosse la cosa più giusta da fare". Nel suo intervento il penalista Nino D'Ascola ha parlato del contributo che intende dare, se eletto, richiamando l'attenzione sui temi della giustizia penale ("estremamente complessi", del problema delle carceri ("problema sociale che va risolto") e della lotta alla criminalità ("non ci sono ambiti monopolistici assegnati a qualcuno rispetto che ad altri").

    "Rosanna Scopelliti sta provando sulla sua pelle in questi giorni cosa significhi candidarsi con il centrodestra. Se si fosse candidata con il centrosinistra avrebbe trovato il consenso ampio e totale". Lo ha detto il coordinatore del Pdl calabrese, Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione, presentando a Catanzaro la candidatura da indipendente di Rosanna Scopelliti, figlia del giudice assassinato dalla mafia. "La sua scelta coraggiosa di stare assieme ad uomini che contrastano la 'ndrangheta nei fatti e non a parole - ha aggiunto Scopelliti - le sta comportando qualche piccola difficolta', ma lei è sicuramente capace, molto brava, e in grado di reagire e rispondere molto bene a chi pensa di dividerci su questo tema tentando di far passare l'idea che una parte politica fa la battaglia sui temi contro la 'ndrangheta mentre altri, forse, sono indifferenti. Non e' così e lei stessa più volte lo ha ricordato. Sono anni che lavoriamo con la Fondazione Scopelliti sui temi della lotta alla 'ndrangheta. Quando si vuole parlare di questi argomenti io metto sul tavolo le cose che ho fatto, con atti, da amministratore, rispetto a quanti dicono di avere combattuto la 'ndrangheta. Sono stato l'amministratore che ha firmato lo sgombero delle case occupate abusivamente dai familiari di Condello, il 'Supremo', dei Labate, dei Lo Giudice e di tantissimi altri. Sono stato il sindaco che ha ereditato beni confiscati che, per l'85%, il centrosinistra non aveva utilizzato". "Ho accettato la proposta di candidatura - ha detto, da parte sua, Rosanna Scopelliti - che mi è stata offerta dal presidente Scopelliti che conosco e stimo da anni, perche dopo tanto impegno concreto sul territorio e tra la gente con la fondazione che presiedo e con il movimento Ammazzateci tutti mi sono resa conto che per cambiare veramente le cose bisogna impegnarsi in prima persona all'interno delle istituzioni. Non é più il tempo delle deleghe in bianco".

    "D'Attorre in Calabria è stato un disastro: è stato bravo solo a garantirsi la propria candidatura. E adesso se ne andrà in Parlamento con il sostegno del popolo bue calabrese". Lo ha detto il vice coordinatore vicario del Pdl, Antonio Gentile, in occasione della presentazione delle liste del partito alle elezioni politiche. "Non è certo D'Attorre - ha aggiunto Gentile - che può dare lezioni di moralità al Pdl vista la genesi che lo ha portato, pur avendo perso tre volte le elezioni a Catanzaro, ad essere candidato al Parlamento".

    "Scilipoti è una persona perbene e non un serial killer. Si tratta di un bravissimo medico e di un parlamentare che il posto in lista lo ha anche meritato perché ha salvato più volte il Governo Berlusconi". Lo ha detto il senatore Antonio Gentile, vice coordinatore vicario del Pdl calabrese, in occasione della presentazione delle liste elettorali del partito in Calabria.

    "Siamo ossequiosi dell'accordo con l'Udc in Calabria e dall'insediamento della Giunta regionale l'unità è stata portata avanti di comune accordo. Oggi però ci tocca sentire da qualcuno che siamo la pattumiera del Pdl. Detto da esponenti di un partito che ha più nomine che voti ci pare eccessivo". Lo ha detto il senatore Antonio Gentile, vice coordinatore regionale del Pdl, in occasione della presentazione delle liste del partito a Catanzaro. "Si tratta di un'affermazione - ha aggiunto Gentile - quanto meno poco dignitosa per chi la esprime".

    "Nessuna incoerenza politica da parte di Renato Bellofiore nel suo percorso di adesione al Partito Democratico". Lo ha detto il deputato Pd Marco Minniti rispondendo ai giornalisti sull'adesione di Bellofiore all'Udc e la sua successive autosospensione dal quel partito prima dell'adesione al Pd ufficializzata oggi. "Il comportamento di Bellofiore è stato un passaggio limpido e lineare che non ha dietro altre motivazioni di tipo elettorale" ha chiarito Minniti che ha evidenziato la grande importanza dell'Area di Gioia Tauro nell'economia della Regione. "Gioia Tauro ed il suo porto - ha ricordato - sono state parte di un apposito capitolo della mozione sulla Calabria che abbiamo predisposto in Parlamento. C'é molta attenzione a quel territorio, dove ora governano tre sindaci legati al Partito Democratico. Su Gioia Tauro in quella mozione - ha concluso Minniti - abbiamo detto tutto. Non abbiamo il bisogno, ora che siamo in campagna elettorale, di riscrivere nulla".

    Il leader del movimento Diritti civili Franco Corbelli ha scritto una lettera aperta a Beppe Grillo che sarà domani in Calabria con il suo "Tsunami tour". Lo riferisce un comunicato di Corbelli. "Il responsabile di Diritti Civili - riporta la nota - parte da una affermazione fatta da Grillo in Sicilia in occasione delle ultime elezioni regionali('la Calabria è una regione che, a differenza delle altre, non ha capito di cosa sto parlando, di quello che sta succedendo in Italia, dell'importanza delle battaglie del Movimento 5 Stellé) per affermare e precisare che 'la Calabria non e' che non ha capito, non vuole capire quello che è successo in Italia con il pessimo Governo Monti-Fornero (sostenuto dalla triade Pdl-Pd-Udc) che ha tolto ai poveri per dare ai ricchi, alle grandi banche (come dimostra lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena), ai grandi gruppi industriali, alle potenti lobby. La Calabria non vuole reagire, preferisce questo sistema di potere basato sulla clientela, sui favoritismi, sulla raccomandazione". "La Calabria, come al solito - prosegue la nota - è una regione che va in controtendenza. E' (forse) l'unica regione infatti dove non è ancora arrivato il vento impetuoso del cambiamento e dell'antipolitica, dove sembra che in Italia non é successo e non stia succedendo nulla, con i maggiori partiti tradizionali calabresi egemoni e assolutamente non penalizzati dal calo di consensi. Questo grazie al consolidato sistema clientelare, al voto di scambio e alle promesse elettorali dei vari politici che (tranne pochissime eccezioni) sfruttando la povertà, la disperazione, il bisogno dei calabresi mantengono intatto e anzi accrescono il loro potere e consenso elettorale".

    "Sarebbe molto interessante sapere cosa hanno in mente per il rilancio della regione due illustri 'calabresi' come Rosy Bindi e D'Attorre". Lo afferma, in una dichiarazione, Domenico Scilipoti, candidato al Senato per il Pdl in Calabria, replicando alle polemiche sulla sua candidatura. "I signori della sinistra - aggiunge - continuano a parlare della composizione delle liste elettorali per evitare di parlare di programmi". "Pur non essendo calabrese - dice ancora Scilipoti - sono certo che ai cittadini di questa regione interessino più le mie idee per rilanciare il sud, per favorire l'occupazione giovanile e per far ripartire la piccola e media impresa piuttosto che le mie origini".

    "L'Europa ci condanna ogni due per tre e mentre i temi delle carceri e della giustizia emergono prepotenti come grido d'allarme dei giudici in tutt'Italia all'inaugurazione dell'anno giudiziario, anche in Calabria è iniziata, da parte dei media, l'esclusione sistematica dei Radicali, dei temi che propongono al Paese alle prossime elezioni politiche e della lista di scopo Amnistia Giustizia Libertà". A sostenerlo, in un comunicato, è Giuseppe Candido, militante Radicale e Candidato alla Camera in Calabria nella lista Amnistia Giustizia Libertà. "Non solo non si parla dei temi proposti dalla lista di scopo Agl - prosegue - ma addirittura, mercoledì 23 gennaio, quando si pubblicavano i nomi dei candidati calabresi in Calabria ironizzando su Scillipoti e altri nomi non calabresi catapultati nella nostra regione, venivano evitati proprio i nostri nomi, quelli cioé dei candidati calabresi della lista Amnistia Giustizia Libertà, tra cui anche il sottoscritto che da molto tempo faccio politica e anche sindacato in Calabria. Addirittura siamo completamente spariti pure dai sondaggi. Evviva la par condicio e la democrazia. L'Italia sempre di più si dimostra una non democrazia contro la quale come Radicali stiamo ricorrendo alla Corte europea dei diritti dell'Uomo e all'OCSE".

    "Siamo convinti che la figura di Pasqualino Ruberto possa essere una degna e autorevole rappresentanza in Parlamento". Lo afferma, in una nota, la Consulta Giovani del Movimento Labor Lamezia che esprime "grande soddisfazione per la candidatura alla Camera di Pasqualino Ruberto nella lista Grande Sud. Si tratta - prosegue la nota - di un riconoscimento non solo alla persona ma anche all'intero Movimento che in questi due ultimi anni sta lavorando intensamente per cercare di contribuire al rilancio di Lamezia. La candidatura di Ruberto significa anche reale cambiamento della politica grazie a un diversa cultura della politica che basa la sua azione su idee giovani, concrete e di rinnovamento. Siamo altresì convinti che le idee camminano con gli uomini e Ruberto incarna quanto di più vicino alla gente e ai bisogni della gente possa esserci. Riconosciamo, infatti, a Ruberto una grande capacità di comprensione dei problemi dei cittadini e una conseguente disponibilità che non ha eguali. Così come egli è sempre attento a individuare e anticipare percorsi di sviluppo che avendo la possibilità di attuazione, potrebbero rappresentare il volano per la rinascita di Lamezia e del suo hinterland".

    "La triste realtà quotidiana delinea un sistema di imprese impantanato sull'orlo del baratro, a causa di una burocrazia che impone un'infinità di adempimenti amministrativi e fiscali, di una pressione fiscale esasperante, che supera il 56% per i contribuenti in regola, e di un sistema del credito che ha ridotto sensibilmente l'erogazione di finanziamenti alle imprese". Lo afferma Bruno Censore, consigliere regionale e candidato alla Camera con il Pd, che stamani, nella sede vibonese di Confcommercio, ha partecipato alla giornata di mobilitazione indetta da Rete Imprese Italia a sostegno delle aziende che da "vivono l'eccessivo carico fiscale, una inadeguata politica del lavoro, l'emergenza della stretta creditizia, l'esasperata burocrazia". "Il bilancio - prosegue Censore - anche e soprattutto nel Vibonese è negativo e testimonia in maniera virulenta le difficoltà delle imprese. Le condizioni del lavoro autonomo e della micro e piccola impresa sono estremamente difficili e la giornata di mobilitazione indetta da Rete Imprese Italia ha rilevato che il senso di insicurezza di artigiani e commercianti è ancora forte. Oggi più che mai, quindi, occorre ripartire dalle imprese, da quel tessuto produttivo legato al territorio che, nonostante tutto, non si rassegna a tirare i remi in barca. Ma per mettere al centro dell'agenda politica del prossimo Governo azioni tese al rafforzamento della crescita, per prima cosa bisogna creare le propedeutiche condizioni di certezza ed effettiva governabilità e Bersani è l'unico soggetto che può caricarsi, con competenza, una responsabilità immane come quella che deve contraddistinguere un Premier in questo periodo di crisi per la nostra economica. Con il Pd alla guida sarà ridisegnato il sistema fiscale, alleggeriremo il prelievo su lavoro e impresa, lottando contro l'evasione e spostando il peso del fisco sulla rendita e sui grandi patrimoni finanziarie e immobiliari. Nella sua agenda Bersani ha indicato le emergenze: fisco, burocrazia e credito, i grandi problemi delle imprese che bisogna aggredire e risolvere per rilanciare lavoro ed economia".

    "E' necessario che nella fase di riorganizzazione della sanità l'ospedale di Castrovillari, punto di riferimento per il Pollino e per le serre cosentine, non venga penalizzato". Lo afferma Katia Stancato, numero due al Senato "Con Monti per l'Italia". "Diciamo no - prosegue - alla guerra tra poveri e a chi vorrebbe mettere Acri contro Castrovillari. Si tratta di realtà diverse, l'una che è importante per la sua collocazione di montagna, l'altra con eccellenze nel campo della cardiologia e della medicina internistica. Bisogna ascoltare le esigenze del territorio rappresentate dal Sindaco e dalle organizzazioni sindacali, comprese quelle dei medici e degli infermieri. Una chiusura blindata non è foriera di crescita e di sviluppo. Ci offriamo come intermediari tra le istanze del territorio e la Giunta Regionale, consapevoli che il buon Governo passi anche e soprattutto attraverso le azioni di ripensamento quando queste sono giustificate da fatti oggettivi".

    "Fisco, accesso al credito e semplificazioni sono la via d'uscita della crisi che attraversano le piccole imprese. Senza un immediato intervento del Governo e del Parlamento, migliaia di imprese scompariranno. E su questa drammatica emergenza serve un'intesa bipartisan in Parlamento". Lo afferma Franco Laratta (Pd) alla giornata di mobilitazione di Confcommercio di Cosenza.

    Intervenendo alla conferenza stampa sull'emergenza sanitaria in Calabria, Enza Bruno Bossio, della Direzione nazionale del PD e candidata alla Camera, ha espresso "condivisione e sostegno sulla petizione popolare che i calabresi sottoscriveranno per rivolgere al futuro Governo nazionale la richiesta di rimozione del Presidente Scopelliti dall'incarico di Commissario per la gestione del servizio sanitario regionale". "Sono stati mancati - ha aggiunto - gli obiettivi del Piano di rientro. Invece di tagliare gli sprechi, ottimizzare la spesa, rendere efficiente ed avvicinare il servizio ai cittadini, di fatto è stata tagliata l'assistenza. Per intere zone della Calabria non sono garantiti i servizi minimi". "I calabresi - ha concluso Enza Bruno Bossio - continuano a pagare le tasse più alte d'Italia per avere un servizio che, invece di migliorare, va sempre più depauperandosi".

    "L'assessore regionale alle Attività economiche e produttive purtroppo non sfugge a quella logica pseudoculturale che confonde la risoluzione dei problemi con gli attacchi di natura personale. Ma, tant'é". E' quanto afferma, in una nota, Katia Stancato, candidata nella lista Udc-Monti-Fli, replicando all'assessore Caridi. "Innanzitutto, egli non fornisce alcun elemento temporale circa la riprogrammazione dei Psai - prosegue Stancato - per i quali sono in ballo 37 milioni di euro, 13 dei quali destinati alle aree di Corigliano Calabro e Piano Lago, di San Marco Argentano, che versano in condizioni pietose proprio per la carenza di risorse. Caridi, che da me ha ricevuto una richiesta politica e non una giaculatoria di accuse, può riferire all'opinione pubblica in quale stato si trovino gran parte delle strutture riavute in dotazione da progetti non andati in porto? Sono immersi nel fango e nell'abbandono più totale. Saranno rifinanziati i Psai? O l'assessore Caridi spera di essere eletto al Senato e di perdere un altro mese di tempo sulla pelle delle imprese? Caridi non parla in alcun modo dei terreni ripatrimonializzati, la gran parte dei quali sul territorio cosentino, che potrebbero essere ceduti per investimenti di impresa, anche a cooperative, e che rimangono invece inutilizzati. Risponda su questi due punti, senza fare demagogia. Dica a chiare lettere se e quando i Psai saranno rimodulati e che ne sarà dei terreni inutilizzati".

    "Le dichiarazioni degli esponenti della destra calabrese suonano come voci provenienti da un passato ormai sepolto nella coscienza dei cittadini di questa regione". Lo afferma, in una nota, il commissario del Pd calabrese Alfredo D'Attorre replicando alle affermazioni fatte oggi dai dirigenti del Pdl della Calabria nel corso della presentazione delle liste elettorali. "Tutti i dati di cui disponiamo, sia quelli dei sondaggi sia quelli che ci vengono dalle decine di incontri territoriali che stiamo tenendo - prosegue - ci dicono univocamente che ormai una larghissima maggioranza dei calabresi non ha più alcuna fiducia nel partito di Berlusconi e Scopelliti. Non saranno certo le flebili e contraddittorie argomentazioni del governatore della Calabria e dei suoi assessori, quali quelle ascoltate oggi a Catanzaro, a modificare una situazione ormai consolidata, frutto di un pesante fallimento di governo nazionale e regionale. A questo punto per il Pd e per il centrosinistra l'avversario, più che una destra ormai priva di credibilità e di argomenti, é il pesante sentimento di sfiducia e di distacco dalle istituzioni che anni di promesse mancate, di impegni traditi, e di occupazione dei ruoli di governo ai soli fini di potere hanno ingenerato nei cittadini". "Nelle prossime settimane - conclude D'Attorre - saremo impegnati in un confronto serrato con i diversi territori e settori della società calabrese per riempire l'enorme vuoto politico aperto dal fallimento della destra e per ricostruire la fiducia dei cittadini in una politica onesta, seria e credibile, che si nutra di impegni concreti e di comportamenti coerenti con le dichiarazioni di principio".

    "Il Presidente Scopelliti, se fosse responsabile e onesto intellettualmente, visto il fallimento prodotto in quasi tre anni, avrebbe già dovuto egli stesso presentare le dimissioni da Commissario della Sanità regionale". E' quanto ha sostenuto Nico Stumpo, componente della segreteria nazionale del Pd e candidato alla Camera, che stamani ha partecipato a Cosenza alla conferenza stampa sull'emergenza sanitaria in Calabria. "Per quanto ci riguarda, essendo la nomina di competenza del Ministero della Salute - ha aggiunto Stumpo - il Pd nazionale chiederà al futuro governo di affidare la gestione del piano di rientro ad una personalità che nulla abbia a che fare con l'attuale amministrazione regionale. Chiediamo che anche in Calabria si faccia quello che è stato fatto nel Lazio. Oltre a sanare i conti Scopelliti avrebbe dovuto garantire efficienza e qualità del Servizio Sanitario e invece ha fallito".

    "Giustificato e puntuale l'allarme lanciato nei giorni scorsi dal presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, sugli inammissibili ritardi dei pagamenti degli ammortizzatori in deroga da parte dell'Inps. Appello a cui ha fatto eco anche la vicepresidente della regione Calabria, Antonella Stasi, che tuttavia dovrebbe riflettere maggiormente anche su quanto il suo esecutivo a trazione leghista ha fatto per i disoccupati e i ceti deboli del paese, e in particolare per quelli del Mezzogiorno". Lo affermano, in una nota congiunta, il deputato Nicodemo Oliverio e il consigliere regionale del partito Francesco Sulla. "Di certo - aggiungono - la situazione è assolutamente inaccettabile. Lo sblocco di questi fondi è da imporre ad horas, perché crea condizioni di drammatico disagio sociale tra le famiglie più colpite dalla crisi e specialmente nel Mezzogiorno e segnatamente a Crotone, dove i nuclei sono tendenzialmente più numerosi e monoreddito. E dove la scure del governo Berlusconi-Bossi ha colpito più duramente. A cominciare proprio dal drastico azzeramento dei Fondi sociali e dei Fondi per le aree sottoutilizzate, svuotati per finanziare un sistema in deroga che avrebbe dovuto essere sorretto da stanziamenti aggiuntivi e non messo a carico delle realtà più deboli. Completamente screditate, dunque, le critiche da parte di quegli esponenti che hanno sostenuto e continuano a sostenere l'opera della compagine più antisociale e antimeridionale che l'Italia ricordi". "Inoltre, l'occasione è buona - concludono Oliverio e Sulla - anche per ricordare alla Giunta regionale il trattamento riservato ai 132 precari dell'Asp di Crotone che ancora attendono risposte certe a fronte di continue promesse disattese ed impegni non mantenuti".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore