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    Elezioni, dichiarazioni dei candidati

     

     

    Elezioni, dichiarazioni dei candidati

    24 gen 13 "Sono disponibile a incontrare sabato pomeriggio a Reggio Calabria, a margine della conferenza stampa che terrò in Consiglio regionale, una delegazione di quei precari della sanità che in queste ore stanno iniziando lo sciopero della fame per la loro stabilizzazione". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, dopo avere sentito sull'argomento il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, ed i vertici del partito calabrese. "Il nostro obiettivo - aggiunge - è cercare tutti insieme una soluzione ragionevole e praticabile, senza illudere nessuno".

    Una delegazione del Pd guidata dal deputato Marco Minniti e dal capogruppo alla Regione Calabria, Sandro Principe, ha fatto stamani una visita al sito archeologico di Sibari, da più giorni allagato a causa dell'esondazione del fiume Crati, allertando il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà per quella che gli esponenti politici definiscono una "gravissima emergenza, intollerabile per uno dei siti più importanti in Italia". Minniti e gli altri esponenti del Pd hanno inoltre denunciato le "negligenze" della Regione Calabria e del Governo "per lo stato complessivo in cui si trova Sibari, al di là dell'emergenza di questi giorni", preannunciando che ritorneranno sul posto martedì prossimo per un nuovo sopralluogo.

    "Perché non nazionalizzare il Monte dei Paschi di Siena? Dominique Strauss Kahn e Silvio Berlusconi avevano profetizzato l'implosione del sistema bancario dopo la crisi di Lehman Brothers: quello che è successo a Siena lo pagano i cittadini". Lo afferma il senatore uscente del Pdl e candidato in Calabria, Antonio Gentile. "Le plusvalenze dell'acquisto di Antonveneta - aggiunge - sono ascrivibili alle operazioni spregiudicate condotte da Mps, che rappresentano il cancro di un sistema bancario autoreferenziale che funziona a credito e che pensa solo a raccogliere contanti dai cittadini. Anche la questione del debito pubblico, che è trasversale a tutti i Paesi, sembra lo specchietto per le allodole di un sistema forte che ha occupato l'Europa e che lega la sua sopravvivenza a due fattori : la perdita della sovranità monetaria e la speculazione finanziaria". "Monti - prosegue Gentile - era il garante in Italia di questo movimento sovrapolitico che si è agganciato all'operazione del maxi prestito e alle connivenze con un apparato locale che è espressione del Partito Democratico. A questo punto sarebbe più logico nazionalizzare la banca perché l'emissione dei bond rischia di essere un'operazione di default che pagheremo noi con le nostre tasche".

    "La fase della dialettica interna al partito è terminata, adesso tutte le anime interne al Pdl si adoperino in questa campagna elettorale per una piena affermazione del centrodestra in Parlamento". Lo sostiene il consigliere regionale del Pdl Salvatore Pacenza "intervenendo - é detto in un comunicato - sugli strascichi di polemica che hanno accompagnato la presentazione delle liste del Popolo della libertà in Calabria". "Ho già avuto modo di rappresentare pubblicamente - aggiunge - come certe decisioni compiute nell'ambito delle liste siano frutto di storture consentite da questa legge elettorale che il segretario Alfano aveva più volte proposto di cambiare prima delle elezioni. Purtroppo, la contingenza che pesa sul momento storico e politico in Italia non ha consentito che questo avvenisse. A conti fatti, però, c'é da dire che le liste del Pdl in Calabria sono state quelle che al loro interno hanno maggiormente rappresentato l'appartenenza territoriale dei suoi candidati. E' fisiologico che alla vigilia dell'appuntamento elettorale principe fra le competizioni politiche del Paese si apra un confronto serrato all'interno di un grande partito qual è il Pdl, ma è altrettanto saggio che, a giochi fatti, si mettano in campo tutte le risorse nella propria disponibilità affinché la guida non cada in mani irresponsabili. C'é il rischio, infatti, che il timone possa essere affidato a coloro che hanno fatto sprofondare questo Paese nell'ultimo anno, o meglio che a governare siano quelle forze antagoniste al centrodestra pronte a stringere un patto insano col centro di Monti". "Davanti a questo accerchiamento elettorale - dice ancora Pacenza - si richiama la necessità da parte di tutti, dirigenti, rappresentanti istituzionali e iscritti al Pdl, di mettersi a disposizione del proprio partito per non far naufragare il primo vero tentativo di creare un progetto liberale nel sistema politico italiano. Non c'é spazio per ripicche e disimpegni in questa campagna elettorale perché si ha a disposizione un lasso di tempo troppo breve per innescare quella rincorsa dei consensi che ci permetta di recuperare quello svantaggio minimo in parte già ridimensionato sul centrosinistra".

    A nome di tutta la Giovane Italia Provincia di Cosenza ritengo doveroso esprimere grande soddisfazione per la candidatura del Presidente Regionale di Giovane Italia, Angelo Brutto, nostro punto di forza nella lista PDL Calabria alla Camera dei Deputati in posizione numero 10. Insieme ad altri autorevoli esponenti, il nome di Brutto spicca certamente per militanza, meritocrazia e attaccamento al territorio e con la sua candidatura il lavoro e la militanza di tutta la Giovane Italia Calabria sono stati premiati. Voglio sottolineare che questo risultato è arrivato senza mettere in campo alcuna strategia e senza compromessi: il merito è stato premiato, punto. Qualche settimana fa un risultato simile non avremmo neanche osato immaginarlo. Abbiamo sempre lavorato, senza chiedere nulla in cambio e, come sempre, ci stavamo preparando ad affrontare al meglio la campagna elettorale delle politiche, con proposte e azioni concrete. Poi, durante i lavori del Coordinamento Regionale del PDL calabrese, il Presidente Scopelliti ha espresso la propria volontà di vedere tra i candidati alla Camera il giovane ingegnere calabrese, che da sempre si spende per la causa del partito, guidando egregiamente il movimento giovanile, con coerenza, militanza e il credo intangibile nei valori del centro destra. Ricevere un’investitura di tale calibro, oggi, con una legge elettorale che permette ad una ristretta oligarchia partitica di inserire amici e nomi di comodo, non è affatto di poco conto ed consolida due grandi risultati: il politico che non si lascia attirare dal canto delle sirene e punta sul rinnovamento e la riconoscenza del merito e della militanza. Se queste sono le basi per il cambiamento, noi siamo pronti a lavorare. E poco importa se il nome non è tra gli intoccabili o blindati, che dir si voglia. Ciò che conta è che finalmente qualcuno indica nomi meritevoli senza bisogno di scendere a compromessi, consegnando un minimo di dignità anche a questa legge elettorale che, speriamo, potrà essere cambiata davvero nella prossima legislatura. Ora bisogna rimboccarsi le maniche, concentrarsi sui programmi e lavorare affinchè la gente torni alle urne fiduciosa. Il cittadino deve sapere che la strada del cambiamento è lunga e tortuosa, che implica scontro tra generazioni e mentalità, ma che sarà affrontata con coraggio ed entusiasmo da questa nuova generazione, dalla nostra squadra, pronta a battersi per i propri ideali e per il benessere di tutti. Per cui, non sortiranno alcun effetto le critiche gratuite, ma saremo assolutamente aperti ad ascoltare consigli e critiche costruttive per incamminarci insieme verso un grande obiettivo: l’Italia. Lo afferma il presidente di Giovane Italia Cosenza, Rosa Pignataro.

    "Siamo soddisfatti che la procedura per consentire alla Sei-Repower di costruire la centrale a carbone a Saline Joniche sia stata bloccata". Lo affermano, in una nota, Mario Siviglia, coordinatore del Circolo dell'Area Grecanica di Sel e Laura Cirella, coordinatrice provinciale di Sel e candidata alla Camera. "La Corte dei Conti, infatti - proseguono - non ha inteso dare l'approvazione per la Valutazione d'impatto ambientale perché ha chiesto chiarimenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito alla mancanza dell'accordo tra il Ministero dell'Ambiente e quello dei Beni Culturali, al superamento del parere negativo espresso da quest'ultimo Ministero, sottolineando, inoltre, la necessità che anche la Regione (che invece si è espressa negativamente rispetto alla centrale a carbone) sia d'intesa per la costruzione dell'opera. E' un passo importante e siamo felici di questo risultato tuttavia sappiamo bene che non dobbiamo abbassare la guardia anche perché alcune decisioni definitive potrebbero essere nelle mani del futuro Governo del Paese. L'impegno di Sel va proprio in questa direzione, soprattutto alla luce della scadenza elettorale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, ribadendo il nostro serrato no alla costruzione della centrale a carbone di Saline, oltre che all'uso del carbone come fonte di energia sul quale attivare investimenti. Un no che speriamo di poter ben rappresentare anche nel prossimo Parlamento incidendo nelle scelte del futuro Governo nazionale".

    "Lo scorso 15 settembre centinaia di cittadini hanno protestato sugli agonizzanti binari della tratta ferroviaria jonica perché vogliono la ferrovia torni a vivere e i treni tornino a marciare su quei binari in coma. Quelle centinaia di cittadini rivendicano il loro diritto di viaggiare su treni a breve, media e lunga percorrenza, vogliono una ferrovia vera, al passo con la tecnologia attuale, sui cui binari viaggino treni veri, al passo con la tecnologia attuale. La risposta dello Stato, attraverso gli organi preposti, è stata la denuncia penale di 14 persone, molte delle quali residenti nell'Area Urbana Corigliano Calabro-Rossano per 'interruzione di pubblico servizio': ma quello attualmente offerto ai cittadini della fascia jonica della Calabria si può definire un 'pubblico servizio'?". Lo afferma, in una nota, il comitato di Rivoluzione Civile dell'area Urbana Corigliano Calabro-Rossano. "Ai 14 denunciati - prosegue la nota - esprimiamo piena condivisione della loro azione, che fu condotta al cospetto delle forze dell'ordine in modo civile, pacifico e senza disordine alcuno per ripristinarlo un pubblico servizio altro che interromperlo. Ma si può definire oggi un 'pubblico servizio' la 'raccolta' dei rifiuti solidi urbani. Quella 'raccolta' per la quale i cittadini dell'rea Urbana Corigliano Calabro-Rossano ogni anno versano denaro, lacrime e sangue nelle casse dei due Comuni. Qui è lo stesso Stato che ha interrotto il pubblico servizio. E' per tale ragione che il comitato di Rivoluzione Civile dell'area urbana Corigliano Calabro-Rossano ha deciso di presentare alla magistratura una denuncia finalizzata a fare emergere le precise responsabilità di un'interruzione di pubblico servizio che al contempo si configura come un attentato alla salute pubblica".

    "Le liste sono pronte e l'auspicio è che sia una campagna elettorale dettata dalla riflessione sulle prospettive di ogni forza in campo e non su sterili polemiche": è l'invito del sociologo Antonio Marziale, capolista al Senato in Calabria per la lista 'Io amo l'Italià. "La mia candidatura intende significare che i problemi dell'infanzia primeggiano nel nostro modo di intendere l'impegno politico - prosegue - così come è fondamentale per noi lavorare affinché l'Europa conferisca alle proprie radici cristiane il primato dovuto. Soltanto così l'economia, che soffoca le famiglie e le aziende, tornerà ad essere al servizio dell'uomo e non viceversa".

    "Sibari inghiottita da milioni di metri cubi di acqua e di fango a causa di un cedimento degli argini del fiume Crati. Enorme la quantità di fango che rimarrà sul sito archeologico e che dovrà essere rimossa immediatamente, prima che abbia il tempo di solidificarsi e rendere impossibile salvare le strutture antiche di uno dei più grandi parchi archeologici d'Italia". Lo afferma Franco Laratta, candidato del Pd alla camera, che stamani è stato sul sito, secondo il quale "il ministro dei Beni culturali dovrebbe essere stato già sul posto. Cosa fa la Regione Calabria? Perché l'opzione pubblica italiana non si rende conto di questo immane disastro e non reagisce?".

    "La protesta dei Cobas e dei sindacati di base Confsal, appoggiata anche dalla Uil e dalla Cisl, per l'approvazione della legge sul precariato non ci trova insensibili". Lo afferma Katia Stancato, numero tre al Senato della lista Udc-Monti-Fli. "La ratio della norma, volta a garantire razionalità e legittimità al personale non dirigenziale delle Asp - prosegue - è giusta ed è legittima. Il presidente del Consiglio regionale Talarico ha già rassicurato i sindacati, preannunciando che a breve sarà convocata l'Assemblea per la definizione dell'iter legislativo, dopo l'approvazione del provvedimento da parte della Commissione Salute. La situazione del precariato è un'emergenza rispetto alla quale è opportuno che la classe politica si assuma fino in fondo le sue responsabilità. Oltretutto, la qualità dei servizi sanitari risentirà fortemente delle incertezze che pesano ancora su migliaia di operatori. E' auspicabile, dunque, che il Consiglio possa riunirsi ancora prima del voto per portare a termine una riforma attesa e in grado di tranquillizzare un intero comparto e garantire efficienza ai cittadini utenti"

    "In questi giorni ci sono state molte polemiche attorno alla mia candidatura in Calabria per il Pdl. Capisco le tensioni, ma ora basta. Comincia la campagna elettorale e l'obiettivo deve essere unico e condiviso da tutti: vincere le elezioni". Così Domenico Scilipoti, candidato al Senato per il Pdl. "Il Pdl calabrese - prosegue - ha messo in campo, anche grazie al Presidente Scopelliti, una squadra vincente che sono sicuro darà un importante contributo per l'affermazione del centrodestra a livello nazionale. Nei prossimi giorni aprirò in Calabria il mio comitato elettorale, per mostrare ai calabresi il mio rispetto per il loro territorio e il mio senso di responsabilità verso l'importante impegno che ci aspetta". "La mia intenzione - conclude Scilipoti - è di vincere le elezioni, non di partecipare, e sono sicuro che con il sostegno del Presidente Berlusconi ce la faremo".

    Intervenendo a Trebisacce in una iniziativa elettorale insieme agli altri candidati alla Camera Stefania Covello e Franco Laratta, Enza Bruno Bossio si è soffermata sui problemi delle imprese e del loro rapporto con la Pubblica amministrazione. "La crisi attuale - ha detto - ha creato una situazione, soprattutto qui, nel Mezzogiorno e in Calabria, paradossale: da una parte le diverse articolazioni della Pa che pagano dopo anni lavori, forniture e servizi, dall'altra le imprese che, pur essendo creditrici di somme ingenti, spesso non riescono a a far fronte alle tasse dovute (e spesso alla stessa Pa di cui sono creditrici). Discorso analogo può essere fatto per quanto riguarda i liberi professionisti che vantano crediti con le pubbliche amministrazioni. Dal canto loro, va anche detto, le pubbliche amministrazioni sono oggi strette tra spending rewiew e patto di stabilità e quindi si crea un circolo vizioso che aggiunge ritardi a ritardi, debiti a debiti. Non è ininfluente, inoltre, il fatto che, in Calabria è fortemente limitato l'accesso al credito. Anzi, in molte circostanze sono proprio gli istituti bancari a determinare difficoltà e addirittura fallimenti agli operatori economici. A questo fine oltre che ad una maggiore promozione della funzione dei fondi di garanzia a sostegno delle imprese è necessario favorire, ha detto ancora Enza Bruno Bossio, forme di intervento che diano la possibilità ad una azienda che vanta crediti ma registra anche debiti nei confronti della pubblica amministrazione possa accedere a forme di compensazione più efficaci di quelli attuali".

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