NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Stasi "Positivo incremento traffico merci"

     

     

    Stasi "Positivo incremento traffico merci"

    23 gen 13 "L'incremento dei traffici sul porto di Gioia Tauro e la notizia della presenza, ormai costante, di mega navi che riescono ad attraccare e contemporaneamente ad essere lavorate, grazie alle condizioni ottimali dell'infrastruttura gioiese, ma anche grazie all'esperienza e alla capacità operative della Mct (Gruppo Conship) e delle sue maestranze, è una constatazione che inorgoglisce i calabresi, ma contemporaneamente lascia dell'amaro in bocca". Lo ha affermato la vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, circa i recenti risultati ottenuti dal porto di Gioia Tauro relativi all'incremento del traffico merci. "I successi dell'infrastruttura portuale gioiese - ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - sono infatti vanificati dalla cecità di un Governo nazionale che continua a penalizzare ogni politica commerciale che con sacrificio le parti locali interessate stanno mettendo in atto. Ci sono tutte le condizioni e le potenzialità perché l'Italia abbia un ruolo di leadership nel trasporto marittimo e portuale nel bacino del Mediterraneo, nel cui contesto Gioia Tauro può diventare l'infrastruttura trainante dell'intero sistema dei trasporti. Per fa questo, però, occorre una diversa e rinnovata politica italiana che decida finalmente di sfruttare le grandi potenzialità del porto calabrese rispetto agli altri porti nazionali. Gioia Tauro può rendere competitiva l'Italia ma in passato su questo siamo stati fortemente penalizzati. Pur di favorire i porti del nord, molti Ministri hanno trascurato la grande potenzialità di Gioia Tauro nel bacino del Mediterraneo, penalizzando di fatto non solo la Calabria ma anche l'Italia". "E' verificabile - ha proseguito - una forte determinazione di tutto il Governo regionale che da due anni, ormai, è presente sul problema e continuerà a chiedere con forza un sostegno e supporto al Governo nazionale sulle questioni che riguardano il lavoro e in modo particolare l'ottenimento di una Zes (Zona Economica Speciale) come riconoscimento dovuto. Riconoscimento invocato più volte dalla stessa Cancelliera tedesca Merkel e già dagli uffici della Commissione Europea che lo hanno ritenuto tecnicamente fattibile. Il provvedimento è urgente e per essere attuato deve farlo proprio la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Mi piacerebbe ascoltare in questi giorni di fermento politico-elettorale un impegno chiaro e forte sul futuro del porto di Gioia Tauro e su cosa intende fare il candidato nuovo Governo nazionale di una infrastruttura che già esiste, che continua ad esprimere grandi potenzialità, che potrebbe non essere più solo una 'grande occasione sprecata'.Gioia Tauro deve diventare davvero un'occasione che ha l'Italia per diventare leader nel trashipment e piattaforma logistica del Mediterraneo, garantendo competitività al Mezzogiorno e all'intero paese". "Più volumi su Gioia Tauro - ha concluso la Vicepresidente Stasi - non vuol dire meno volumi negli altri porti italiani, ma al contrario più traffico di merci che attraversano la nazione intera".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore