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    M.Oliverio "Situazione sanità nel cosentino desta preoccupazione"

     

     

    M.Oliverio "Situazione sanità nel cosentino desta preoccupazione"

    23 gen 13 "La situazione relativa a servizi sanitari nella provincia di Cosenza si sta aggravando progressivamente e non può non destare seria preoccupazione".Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nel corso di una conferenza stampa sulla situazione dei servizi sanitari ed ospedalieri nel cosentino, con particolare riguardo a quella venutasi a creare all'Ospedale Civile dell'Annunziata. "La non corretta gestione del piano di rientro, in particolare nella provincia di Cosenza, ha determinato - ha aggiunto - una vera e propria emergenza sanitaria e ha messo a rischio gli stessi Lea, i livelli essenziali di assistenza. Un ulteriore grido di allarme, contemporaneamente una nuova 'sveglia' rilanciata su problemi che avevano già fatto maturare molte iniziative del presidente della Provincia di Cosenza, fra le quali un incontro con il ministro della Salute Balduzzi". Prima della conferenza stampa, Oliverio in mattinata si era recato nuovamente presso l'ospedale di Cosenza ed aveva, sempre sulla questione, incontrato i sindacati confederali Cgil,Cisl e Uil. "Sono stati dismessi - ha proseguito Oliverio - i servizi ospedalieri di Cariati, Lungro, Trebisacce, San Marco Argentano, Praia a Mare, Mormanno, sono stati depotenziati gli ospedali di Acri e San Giovanni in Fiore ed altrettanto si sta verificando per quello di Rogliano, e contestualmente nulla si è fatto per una loro trasformazione ed utilizzazione al servizio della comunità, mentre gli ospedali spoke di Rossano, Corigliano, Castrovillari, Paola e Cetraro sono lasciati in una condizione di difficoltà e di depauperamento". "L'ospedale regionale hub dell'Annunziata - ha detto ancora Oliverio - è in ginocchio ed alcuni servizi come ad esempio il Pronto Soccorso, la Medicina d'urgenza, l'Ortopedia sono costretti ad operare in una condizione grave ed intollerabile. Gli operatori, sanitari medici e paramedici, sono costretti ad un sovraccarico di lavoro per la notevole carenza di copertura degli organici. La concentrazione di domanda di prestazioni sanitarie presso l'Annunziata, conseguenza della smobilitazione dei servizi sanitari e delle prestazioni ospedaliere sul territorio, ha determinato una vera e propria emergenza nel più grande presidio ospedaliero della più grande provincia della Calabria. Questa situazione non può essere ulteriormente tollerata. Per questo bisogna con urgenza assumere iniziative per la copertura del personale medico, infermieristico, dei tecnici di laboratori e dei servizi di radiologia e di altri servizi basilari ed operatori socio-sanitari, utilizzando gli spazi consentiti dalle leggi vigenti e ricorrendo alla richiesta di deroga per l'attivazione dei bandi di concorso e la copertura dei posti vacanti relativamente al personale medico e paramedico, per garantire i servizi a partire da quelli che sono al collasso. Scopelliti non può continuare far finta di nulla rispetto ad una situazione così grave". "Sono necessari provvedimenti concreti ed urgenti - ha messo ancora in evidenza Oliverio - per invertire questa tendenza negativa. Già nello scorso mese di ottobre il Consiglio Provinciale, convocato in seduta straordinaria aperta ai sindaci ed alle forze sociali della provincia, ha esaminato la situazione dei servizi sanitari ed ospedalieri e ha lanciato un grido d'allarme. Piuttosto che continuare nei giochi di potere ai vertici delle aziende sanitarie, ospedaliera e territoriale, di cui sono significativamente testimonianza le dimissioni dei rispettivi dirigenti amministrativi, Scopelliti e gli esponenti del suo schieramento, alcuni dei quali a Cosenza sono da lungo tempo impegnati ad occupare e condizionare il settore della sanità, a partire dall'azienda ospedaliera dell'Annunziata, farebbero bene a dare risposte alla grave ed esplosiva situazione che si è venuta a determinare. La sanità è un bene comune che deve essere posto al di sopra di visioni di parte e di logiche clientelari e spartitorie".

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