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    Elezioni politiche, dichiarazioni candidati

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni candidati

    21 gen 13 “La Calabria merita rispetto e merita di più” - con queste parole Katia Stancato, ex Portavoce del Forum del Terzo Settore e candidata al Senato nella lista Con Monti per l'Italia, ha commentato la notizia riportata da molti organi di stampa riguardo alla candidatura dell'on. Domenico Scilipoti nelle liste del Pdl. “Gli elettori del centrodestra hanno tutta la mia solidarietà” - ha spiegato la Stancato - “Vedersi paracadutare in maniera arbitraria uno dei peggiori trasformisti della politica italiana è davvero spiacevole ma rende evidente la considerazione che i vertici del partito hanno per questa terra. Un elemento in più per decidere a chi accordare il proprio consenso. Checché ne dica il Presidente Scopelliti che fino a qualche giorno fa vantava liste di “soli calabresi”. “La Calabria merita ben altro. Merita una politica pulita e non compromessa, lontana dalla logica del baratto. La nostra terra ha bisogno di sviluppo e soprattutto di fiducia: i calabresi devono potersi fidare dei propri rappresentanti e sapere che non verranno venduti al miglior offerente. Il nostro obiettivo è proprio questo: portare alla ribalta la Calabria migliore, quella capace di stupire l'Italia in positivo” - ha concluso la Stancato.

    "Futuro e Libertà Calabria - é detto in un comunicato - ha depositato la lista per la Camera. Francesco Grandinetti ha chiesto e ottenuto, oltre alla presenza del presidente Fini, l'inserimento del Vice presidente del partito, Italo Bocchino. La richiesta nasce dall'esigenza di far comprendere ai calabresi che possono contare sul sostegno e sul lavoro 'ventre a terra' del partito per aiutare la Calabria ad uscire dalle innumerevoli problematiche che da sempre l'affliggono. E considerato che Futuro e libertà, fino ad oggi, non ha avuto responsabilità di governo nella nostra regione, nessuno può addebitarci colpe o negligenze che fanno restare la Calabria il fanalino di coda dell'Italia e dell'Europa". "Francesco Grandinetti - si aggiunge nella nota - è l'espressione del Fli Calabria che vuole rivoluzionare lo status quo. La sua elezione alla Camera rappresenterà il primo tassello di un percorso politico che Futuro e Libertà metterà in atto nella nostra regione. Il coordinamento regionale del partito ritiene possibile il raggiungimento dell'obiettivo di elezione di ulteriori deputati di Fli, oltre Grandinetti. Oggi i calabresi hanno l'opportunità di liberarsi dalle catene della vessazione politica. Ne è la dimostrazione della presa di coscienza delle problematiche su Reggio Calabria, feudo fino ad oggi indiscusso di rappresentati del Pdl. Dall'altro canto, c'é una sinistra che fa eleggere e blindare Rosi Bindi e D'attore alla Camera alla faccia dei calabresi. I calabresi, con il loro voto, possono invertire la rotta, ponendo fuori corso i mestieranti della politica che hanno dimostrato con i fatti di non essere all'altezza del compito che gli era stato affidato, mortificando per decenni un popolo che è costretto ad assistere al fenomeno dell'emigrazione perenne".

    "Ho accettato con piacere la richiesta del prof. Tremonti di guidare la Lista alla Camera dei Deputati per la Calabria per promuovere una politica di vero cambiamento contro il tradizionale blocco di potere dei partiti di sinistra e delle altri parti politiche che ha portato la Calabria al triste primato dell'attuale sfascio". Lo afferma, in una nota, Michele Filippelli, docente universitario di Diritto privato e presidente del Movimento nazionale "Difendiamo la libertà". Numero 2 al Senato, dopo Tremonti, il sindaco di Zagarise, Pietro Raimondo.

    "Scilipoti al Senato in Calabria? La candidatura di Arlecchino sarebbe stata migliore". Lo afferma, in una nota, il coordinatore regionale di Alleanza di Centro-Pionati, Maximiliano Granata. "Oramai la Calabria - aggiunge - è diventata terra di conquista e questa candidatura mortifica i calabresi e la storia politica di tanti uomini e donne che fanno politica da decenni sul territorio. La nostra regione era formata da grandi uomini del sud e a me piace ricordare uomini di grande spessore politico come gli onorevoli Antonio Sensi, Riccardo Misasi e Giacomo Mancini. Era un piacere parlare e confrontarsi con loro. Torna alla mente la campagna elettorale del 1993 quando io mi presentai, a soli 23 anni, con la lista la Svolta, come il più giovane candidato a sindaco di Cosenza. In quella tornata elettorale era un piacere fare politica. Ci si scontrava con il vecchio leone socialista Giacomo Mancini. Altri tempi, altra politica, altri uomini, i veri uomini del sud. Oggi, invece, apprendiamo che ci viene proposto un certo Scilipoti"

    "Pur conoscendo Berlusconi e i danni catastrofici inflitti al Sud e alla Calabria dalle sue politiche nell'ultimo decennio, sarebbe stato difficile immaginare un atto di disprezzo e di prepotenza nei confronti dei calabresi quale quello rappresentato dalla candidatura di Scilipoti in Calabria". Lo afferma, in una dichiarazione, Alfredo D'Attorre, commissario regionale del Pd in Calabria nonchè candidato alla Camera del suo partito. "Attendiamo adesso di conoscere - aggiunge - le valutazioni del presidente della Regione, Scopelliti, dopo i proclami dei giorni scorsi in cui garantiva che le candidature del Pdl sarebbero state tutte espressione della realtà calabrese. Il risultato finale è che Scopelliti, che ha trascorso gli ultimi giorni nelle anticamere romane nella vano tentativo di essere candidato, ritorna in Calabria non solo senza aver ottenuto la sua candidatura ma portando ai calabresi, come gentile omaggio di Berlusconi, quella di Scilipoti, rifiutato dai dirigenti del Pdl di tutte le altre regioni italiane".

    ''Il sostegno di Papa Benedetto alla Chiesa calabrese nella sua opera di difesa della legalità e contro la 'Ndrangheta costituisce un messaggio di speranza e un incoraggiamento che vale per tutti coloro che, credenti e non credenti, hanno a cuore il futuro di questa regione e vogliono dare un contributo al suo riscatto''. Così Rosy Bindi, capolista del Pd alla Camera in Calabria, nel corso di un incontro a Cinquefrondi (Rc) . "In questa terra - aggiunge - ci sono buone energie morali e civili sulle quali far leva per combattere il degrado sociale e il dramma della disoccupazione, in particolare quella giovanile, su cui prosperano i poteri criminali. E' essenziale ritrovare la fiducia e lavorare per ricostruire le condizioni economiche e sociali per uno sviluppo sostenibile e di qualità. Per questo, serve anche un cambio di passo nel governo nazionale, una vera e credibile prospettiva di crescita per il Mezzogiorno così duramente penalizzato in questi anni".

    "La lista al Senato del Psi che nasce oggi in Calabria con l'importante apporto del movimento politico 'A Testa Alta per la Calabria', il cui riferimento è Giuseppe Bova, è parte di un progetto politico e non elettorale che serve soprattutto alla Calabria". Lo afferma, in una nota, Mimmo Penna di "A Testa Alta per la Calabria". "Impegna nella lista - prosegue - persone che vivono in Calabria e conoscono, quindi, la complessità della realtà calabrese a differenza di altri che sono stati 'catapultati' sulle liste nel nostro territorio ad occupare posizioni utili soltanto per essere eletti. Posizioni che consentono di occupare posti sicuri in Parlamento ma che non saranno di alcuna utilità per il territorio calabrese in quanto come sempre è successo gli eletti che non vivono in Calabria dimenticheranno la Calabria e i calabresi. Nella lista al Senato del Psi capeggiata da Luigi Incarnato, già assessore regionale e segretario del partito nella nostra regione, il territorio reggino è rappresentato da dirigenti di primo piano del movimento 'A Testa Alta' come i reggini Nino Zimbalatti, già consigliere comunale a Reggio Calabria, Francesco Cosentino, consigliere comunale a Cittanova e Graziella Franco, architetto di Caulonia. La lista Psi è parte di un progetto politico di un Partito socialista indipendente ma anche non subalterno nell'ambito della sinistra italiana e che ha una certa dimestichezza con parole chiave come: meridionalismo, territorialità, democrazia e riformismo".

    "Io non scendo in campo (non sono un cavaliere) e non salgo in politica (non sono un banchiere), ma resto in campo. Resto nel campo delle lotte di ogni giorno per una Calabria libera e diversa. Resto in campo perché da uomo del sud, vivo e combatto ogni giorno per il riscatto di questa terra, considerata ancora da tanti appendice infruttuosa del nostro paese, nella quale invece ci sono uomini e donne laboriosi e capaci". Lo afferma, in una nota, Michele Conia, candidato alla Camera con la lista Rivoluzione civile di Ingroia. "Donne pratiche e determinate - prosegue - che considero pilastro portante per l'evoluzione sociale, culturale ed economica di questo paese. Uomini e donne di questo sud, spesso privati del diritto e della dignità di un lavoro. Ecco, io resto in campo per dare voce alla mia terra, alla mia gente, per dare voce a chi chiede e rivendica diritti e dignità. Porto il mio umile contributo alla lista Rivoluzione Civile. Mi candido perché a chiederlo ed a sostenermi sono state tantissime persone che in questi anni si sono 'sporcate le mani e la faccia' nelle strade, nelle piazze nelle tendopoli per contrastare poteri forti e per costruire una Calabria migliore".

    "Esprimiamo vivo apprezzamento verso tutto il vasto movimento regionale calabrese che ha contribuito a costruire e a presentare sotto il simbolo di 'Centro Democratico' liste importanti, autorevoli, rappresentative e fortemente radicate nel territorio e nella società calabrese". Lo affermano, in una nota, Serafino Conforti, segretario regionale di Api, e Pietro Giamborino, coordinatore regionale per le primarie. "E' con queste donne e questi uomini - proseguono - che cercheremo di dare il nostro apporto alla vittoria del centro-sinistra e di Pierluigi Bersani. Un plauso particolare va rivolto ad Enzo Tromba, neo-coordinatore regionale della campagna elettorale, per l'impegno paziente e determinato che ha dedicato nella ricerca di un delicato equilibrio tra territori e provenienze politiche. Questo lavoro tornerà particolarmente utile in Calabria anche per rafforzare elettoralmente la coalizione al Senato. Un ringraziamento va riservato a tutti i candidati e ai capilista, i senatori Pietro Fuda e Franco Bruno, per avere accettato di impegnarsi in questa difficile competizione. Non è superfluo segnalare che i candidati proposti sono calabresi conosciuti e apprezzati per il loro impegno a favore del Sud e della Calabria. Una Calabria a cui bisogna parlare con il linguaggio della chiarezza e della trasparenza. Anche per questo, si è dovuto, a malincuore, rinunciare a contributi prestigiosi che ci erano stati offerti di candidare leader nazionali provenienti da fuori circoscrizione. E' stato ritenuto più coerente con la nostra impostazione culturale e politica, fare in modo che i calabresi sapessero prima per chi votano e chi con il loro voto potrebbe andare in Parlamento a rappresentarli. Le liste sono composte con ben un terzo di candidati donne, tanti giovani, tanti professionisti e rappresentanti delle istituzioni. Purtroppo, sappiamo che è stato necessario dire di no a tanti altri che avevano espresso la loro disponibilità a candidarsi in queste liste, anche se siamo convinti che non faranno mancare il loro supporto per poter costruire insieme un futuro migliore per la nostra regione".

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