Elezioni comunali Catanzaro, 6183 aventi diritto al voto, dichiarazioni

17 gen 13 Sono in totale 6.183 le elettrici e gli elettori che hanno diritto a partecipare al voto di domenica 20 e lunedì 21 iscritti nelle otto sezioni (3-4-18-24-28-37-70-85) interessate alla ripetizione delle operazioni elettorali per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale di Catanzaro. Lo rende noto il Comune. Possono, inoltre, tornare a votare i 29 elettori, ex presidenti, ex scrutatori e forze dell'ordine, che nella tornata del 6 e 7 maggio 2012, sono stati impegnati negli otto seggi. Lo stesso potranno fare i 66 elettori che il 6 e 7 maggio 2012 erano ricoverati nell'ospedale "Pugliese" dove era stato allestito il seggio n. 28. L'ufficio elettorale del Comune, è scritto in una nota, ha effettuato un lavoro puntuale sulla ricostruzione del corpo elettorale, soprattutto di quello della sezione 28 ospedaliera, della sezione 18 che comprende la Casa Circondariale di Siano e della sezione 85 dove insiste la casa di cura Oasi Padre Pio. Particolare attenzione è stata posta verso gli elettori che hanno esercitato il diritto di voto nelle case di cura, o perché componenti di seggio, rappresentanti di lista o delle forze dell'ordine. Inoltre, l'ufficio ha provveduto ad informare tutti gli aventi diritto tramite lettera. "Si provvederà pertanto - conclude la nota - ad inviare ai presidenti di seggio l'elenco di questa categoria di elettori che hanno diritto a ripetere il voto nella sezione dove hanno già votato nel maggio scorso. L'ufficio comunale elettorale ha poi informato anche i cittadini che da maggio in poi hanno variato indirizzo e quindi sezione elettorale o addirittura cambiato luogo di residenza".

"Un piccolo infortunio mi impedisce di partecipare fisicamente alla campagna elettorale per le comunali di Catanzaro ma non di sentirmi vicina alla battaglia di Salvatore Scalzo che, sono sicura, risulterà vincente". Lo afferma la deputata del Pd Doris Lo Moro in una nota. "Sarò comunque presente - prosegue - nella fase del ballottaggio per sostenere il nostro candidato a Sindaco in una competizione elettorale che è importante per la città capoluogo ma anche per l'intera regione".

Il candidato sindaco di Catanzaro del centrodestra Sergio Abramo, sul problema dei rifiuti, "é sconcertante, usa slogan improbabili e falsi e per lui sta diventando una costante sparare frottole". A dirlo è stato il candidato sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo, che, insieme al commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre ha incontrato i giornalisti per contestare quanto sostenuto ieri da Abramo in conferenza stampa. "Il protocollo di cui ha parlato Abramo, che prevedeva il conferimento di rifiuti provenienti da altre parti nella discarica di Alli - ha detto Scalzo - altro non era che un'obbligatoria presa d'atto. La discarica, infatti, è nella disponibilità del Commissario per l'emergenza ambientale e non può decidere il Comune. Tra l'altro, quel protocollo non solo é stato un atto di solidarietà verso altri territori ma ha consentito di ottenere un risparmio finanziario e l'impegno all'ampliamento della discarica, che per Catanzaro significa autosufficienza per i prossimi 15 anni. Il problema vero è perché non si è applicato e questo lo dovrebbe spiegare Scopelliti". "Il fatto - ha proseguito Scalzo - è che Abramo è uno dei responsabili reali del problema dei rifiuti. Quando, nel 2000, le amministrazioni iniziarono la programmazione sul tema dei rifiuti, a Catanzaro non si è fatto niente. Per risolvere il problema dei rifiuti dovremo avviare la raccolta differenziata e se sarò eletto l'avvieremo entro un mese, ed aprire il centro raccolta rifiuti di viale Magna Grecia". D'Attorre, dal canto suo, ha sostenuto che "gli elementi di fatto sono chiari, siamo di fronte alla tragedia che diventa farsa. La politica condotta in questi anni da Berlusconi, fatta di cabaret e di illusionismo, ha ridotto l'Italia in ginocchio e ci ha resi la barzelletta del mondo. Ci hanno fatto vergognare con quel modo di fare politica che adesso vogliono riproporre, Berlusconi a livello nazionale ed i suoi epigoni a livello locale, ma senza la sua verve. Abramo fa quasi tenerezza nei panni del populista. La scelta di fondo, adesso, è dire basta alle favole. Il voto di domenica rappresenta il primo segno di riscossa civile di una comunità che si riappropria della serietà della politica". All'incontro con i giornalisti sono intervenuti anche il capogruppo del Pd alla Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, il consigliere comunale Aldo Costa ed il responsabile del coordinamento cittadino Beppe Marcucci.

"Catanzaro è diventata la 'pattumiera della Calabria' grazie alla sinistra che ha concesso alla 'consorella' città di Cosenza di rovesciare 26 mila tonnellate di rifiuti nel 2009, con un patto siglato tra i sindaci Olivo e Perugini, entrambi del Partito Democratico". E' quanto scritto in una nota del Comitato elettorale di Sergio Abramo. "Questa circostanza - prosegue la nota - è stata ammessa a denti stretti anche da Scalzo che poi, non sapendo più cosa dire davanti ai documenti forniti da Abramo che inchiodano il centrosinistra, se la prende con tutti i sindaci che hanno amministrato Catanzaro negli ultimi 40 anni. La verità fa male, diceva una vecchia canzone degli anni Sessanta. I documenti implacabili forniti da Abramo, il protocollo d'intesa firmato da Olivo e i registri delle 'pesate' dei rifiuti nell'anno 2009, condannano la sinistra al disprezzo dei cittadini di Catanzaro che sono stati svenduti per 650 mila euro ai 'compagni' di Cosenza". "Abramo - conclude - non si limiterà alla denuncia, anche se chiederà una commissione d'inchiesta sui misfatti di Alli, ma in pochi mesi risolverà definitivamente il problema dei rifiuti nel Capoluogo, puntando su un impianto gestito autonomamente e sulla raccolta differenziata. Mai più rifiuti da Cosenza e Crotone".

"Il sindaco del fallimento. Ecco cosa è stato Abramo, il sindaco che ha fatto breccia per le operette di facciata, nascondendo misfatti su misfatti e, fatto ancora più grave, perdendo di vista le vere opere, le esigenze più importanti per la nostra città: progetti di rilievo e soprattutto programmi lungimiranti, da lui mai imbastiti, neanche supposti". E' quanto si afferma in una nota del Comitato Salvatore Scalzo sindaco. "Dai rifiuti, alla mobilità - prosegue la nota - alle opere di urbanizzazione primaria. Nulla di nulla. Se la città di Catanzaro oggi si trova in queste condizioni, e non è una dichiarazione strumentale, è proprio per questa totale assenza di programmazione e lungimiranza dei quasi 10 anni di amministrazione Abramo. I suoi ultimi 5 mesi, nonostante la brevità dell'esperienza, non hanno fatto altro che far precipiatare la cosa. Un caso emblematico è la vicenda che riguarda il Piano nazionale delle città, che prevedeva una sorta di concorso per il finanziamento ai migliori progetti presentati dalle varie città italiane. Il comune di Catanzaro, guidato da Sergio Abramo, ha deciso di non partecipare mentre la vicina Lamezia Terme, guidata invece da un abile amministratore, ha ricevuto lo stanziamento di un progetto per il valore di ben 52 milioni di euro. Come ribadito proprio oggi dalla stampa nazionale e locale, sono stati in tutto 28 i Comuni e i loro relativi progetti finanziati dal Governo nell'ambito del Piano città, per un totale di fondi assegnati pari a 318 milioni di euro, di cui 224 dall'art. 12 del decreto Sviluppo (Dl 83/2012, derivanti da riutilizzi di vecchie risorse bloccate) e 94 aggiunti a inizio dicembre per le sole città del Sud inserite nelle Zone Franche Urbane".