Chiappetta "Non sbagliata idea di medicina a Cosenza" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Chiappetta "Non sbagliata idea di medicina a Cosenza"

17 gen 13 "Colgo per intero ed apprezzo lo sforzo compiuto dall'Unical e dalla facoltà di farmacia, guidata dal preside Sebastiano Andò, di ragionare su una ricorrenza ma con un approccio concreto e lontano da celebrazioni fini a se stesse. Il ventennale della Facoltà di Farmacia dell'Unical rappresenta infatti l'occasione utile per discutere sulla natura, sulla funzione, sul ruolo e sulle prospettiva dell'Università; la Calabria ha un bisogno straordinario dei suoi atenei, contesti nei quali si da forma e sostanza alle competenze, luoghi nei quali si trasferisce il sapere e si formano giovani brillanti che ancora, purtroppo, non riusciamo a trattenere". Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl alla Regione Gianpaolo Chiappetta. "E' sempre di più necessario - prosegue - fare rete, sentirsi ed essere 'sistema regionale', valutare ogni iniziativa senza approcci localistici, relazionarsi ad ogni scelta non con il metro di ciò che perde una piuttosto che l'altra città ma con la misura di quanto ci guadagna la Calabria nel suo complesso; e a tal proposito penso, per esempio, che nella costruzione dell'offerta universitaria calabrese non sia affatto sbagliata la prospettiva di creare una Facoltà di Medicina nell'Unical, che non significherebbe duplicare qualcosa ma rappresenterebbe una giusta risposta ad un contesto sanitario, quello di una estesa provincia, che ne ricaverebbe un forte ed apprezzabile valore aggiunto. Nello specifico, ed in ragione dei tanti ragionamenti che si sviluppano intorno al pianeta sanità, mi piace evidenziare come la seconda iniziativa per il ventennale e cioé il convegno dedicato all'approfondimento del rapporto tra Università e formazione in sanità possa essere, e certamente sarà, un punto fermo nel percorso che deve portarci ad una chiara consapevolezza: la sanità calabrese può raggiungere standard di elevata qualità non solo attraverso una rigorosa gestione economica ed una razionalizzazione organizzativa ma anche e soprattutto mediante la formazione dei suoi protagonisti, il costante aggiornamento delle professionalità, il rapporto osmotico tra strutture sanitarie e luoghi di eccellenza e formazione. In primis le Università".