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    Talarico "Alleanza Pdl-Udc non è anomalia"

     

     

    Talarico "Alleanza Pdl-Udc non è anomalia"

    16 gen 13 "L'alleanza alla Regione Calabria tra Udc e Pdl, con il conseguente sostegno del nostro partito al presidente Scopelliti, non è un'anomalia ma un fatto politico importante. Un'alleanza sancita per e con i calabresi". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Franco Talarico, dell'Udc, nel corso della conferenza stampa di inizio anno che sta tenendo a Reggio Calabria. "E' stata una scelta - ha aggiunto Talarico - fatta nel 2010 e nell'ambito di decisioni diverse in merito alle alleanze politiche prese nelle varie regioni del Paese, in Calabria abbiamo deciso di sostenere il presidente Scopelliti, che è stato e viene ritenuto tuttora l'interlocutore migliore. Un'alleanza che guarda soprattutto alla Calabria e ai calabresi e che trova conferma anche in questa fase elettorale che vede i nostri partiti fare scelte diverse a livello nazionale". "Ai vertici nazionali dell'Udc - ha detto ancora Talarico - abbiamo sottolineato e continuiamo a sottolineare la bontà di questa scelta e di come i rapporti con il Pdl in Calabria vadano molto bene. Nei nostri confronti c'é un grande rispetto e l'alleanza è molto produttiva sul piano politico. I calabresi, peraltro, ci hanno premiato per questa scelta e noi continuiamo a portare avanti il nostro lavoro".

    Un patto per il bene comune. "Serve in Calabria un patto per il bene comune tra istituzioni, forze politiche, produttive, sindacali e culturali". E' questo il passaggio centrale dell'introduzione fatta stamane a Reggio Calabria dal presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, nella consueta conferenza stampa di inizio anno. "Un patto - ha proseguito il presidente dell'Assemblea - che con la capacità di proposta e di realizzazione, riscatti il senso della politica e il valore dell'impegno di ciascuno, nelle istituzioni, a tutti i livelli". Talarico ha ricordato come la promozione della cultura della legalità abbia rappresentato "la linea guida dell'attività del Consiglio insieme all'impegno nel campo della comunicazione concretizzatosi con la nascita del magazine 'Calabriaonweb', che ha la finalità di mettere in rete e valorizzare le intelligenze, il lavoro e le energie civili dei calabresi, in Calabria e nel mondo. Abbiamo bisogno di guardare avanti, con fiducia, e di lavorare per portare la Calabria in una posizione di sana competizione nel Paese partendo - ha detto ancora Talarico - da una presa di coscienza che spesso stenta ad imporsi e cioé che siamo italiani ed europei a pieno titolo e che per costruire il futuro dobbiamo saper contare su noi stessi rivendicando i diritti negati ma evitando di aspettarci che la salvezza e lo sviluppo vengano da fuori". Per Talarico "il problema del nostro futuro non sono solo i ritardi, che ben conosciamo, ma è legato anche al cambiamento del metodo, che è la cosa a cui dobbiamo lavorare di più. Le riforme sono necessarie per stare al passo con la modernità ma dobbiamo anche imparare a gestire"

    Su costi politica anticipati tempi. "La Calabria, in questi anni di tagli alle spese di funzionamento della politica non è stata fanalino di coda, anzi, ha anticipato i tempi di alcune decisioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico nel corso della conferenza stampa d'inizio anno. "Basti pensare che dal 2010 ad oggi - ha aggiunto Talarico - il Bilancio del Consiglio regionale è passato da 71 milioni di euro del 2010 ai 62,5 per il 2013, nonostante le assunzioni per effetto dei concorsi, con un risparmio effettivo di 16,5 milioni di euro, risorse che abbiamo destinato per il finanziamento della legge sul termalismo, l'occupazione giovanile e la famiglia. E' giusto inoltre sottolineare che il Consiglio regionale, grazie ad un buon lavoro di squadra con la Giunta regionale, ha approvato i bilanci di previsione ed i consuntivi di questo scorcio di legislatura entro i termini di legge, velocizzando così la spesa, soprattutto a favore delle imprese creditrici".

    Sforzo unitario in gestione Consiglio. Ha scelto di condensare in una brochure distribuita ai giornalisti prima dell'inizio del conferenza stampa i contenuti di quello che ha definito 'patto per il bene comune', ovvero, i percorsi di gestione del Consiglio regionale, le attività svolte e la programmazione futura. Francesco Talarico, che ha ufficializzato la propria candidatura alla Camera dei Deputati nella lista dell'Udc, ha voluto sottolineare, con i componenti l'Ufficio di Presidenza, i vicepresidenti Alessandro Nicolò (Pdl) e Piero Amato, e i segretari-questore, Francesco Sulla e Giovanni Nucera, "lo sforzo unitario nella gestione del Consiglio regionale, anche per favorire un percorso di dialogo e di normalizzazione della vita istituzionale che in Calabria assume particolare valore per evitare frammentazioni e divisioni deleterie". Tra i provvedimenti di una certa rilevanza approvati, il presidente Talarico ha citato le leggi nei settori dell'urbanistica, della tutela e della valorizzazione del patrimonio forestale, del termalismo e del volontariato. Inoltre, la riforma dell'Arssa, e l'istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali che rafforzerà i poteri di Comuni, Province, enti territoriali, il cui presidente sarà eletto il prossimo 28 gennaio. Dopo avere reso noto di "astenermi dalla funzione per tutta la durata della campagna elettorale", Francesco Talarico ha fatto appello "alle forze politiche per un confronto serrato, caratterizzato da un approccio nuovo verso i problemi e da una politica non più legata agli schemi superati del passato. Un patto che con la capacità di proposta e di realizzazione, riscatti il senso della politica e il valore dell'impegno di ciascuno, nelle istituzioni, a tutti i livelli, con lo sguardo puntato sul domani, cambiando metodi di lavoro ed evitando di assumere atteggiamenti demagogici. Solo così potremo affrontare i nodi mai sciolti in un secolo e mezzo di Unità e quarant'anni di regionalismo". Nel corso della conferenza stampa, inoltre, è stata ricordata la riduzione da 50 a 40 del numero dei consiglieri regionali, e da 12 a 8, degli assessori regionali; l'abolizione della figura del Sottosegretario e del trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali; il numero delle Commissioni consiliari, passate da 10 a 6; l'abbattimento del 50% delle consulenze esterne di Giunta e Consiglio; la pubblicazione obbligatoria sul sito web del Consiglio regionale del rendiconto contabile delle attività dei gruppi consiliari, nonché, della situazione patrimoniale dei consiglieri e dei dirigenti.

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