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    Guccione "Sistena sanitario emergenza solo sulla carta"

     

     

    Guccione "Sistena sanitario emergenza solo sulla carta, situaione difficile in provincia Cosenza"

    13 gen 13 "Nei tre ospedali "Spoke" della provincia di Cosenza (Paola-Cetraro, Rossano-Corigliano e Castrovillari) a fronte dei 733 posti-letto per acuti previsti dai decreti 103, 104 e 105 del 5 luglio 2012 ad oggi ancora non ne sono stati attivati oltre 300". E' la denuncia contenuta in una nota del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione sulla situazione della sanità in Calabria e in provincia di Cosenza. "Tutto ciò - prosegue Guccione nella nota - ha creato una diffusa emergenza sanitaria su tutto il territorio provinciale e regionale che rischia di mettere in serio pericolo la salute dei cittadini,costretti a rimanere per diversi giorni 'parcheggiati' all'interno dei pronto soccorso, in attesa di un posto-letto o di essere trasferiti in ospedali esterni alla nostra regione. Per definire veramente 'Spoke' i tre presidi sanitari della nostra provincia, infatti, occorrerebbe attivare gli oltre 300 posti-letto ancora mancanti. Per far questo ci sarebbe bisogno, però, di almeno altri 120 medici, di 250 infermieri, di 130 operatori socio-sanitari e di tutte le tecnologie necessarie al funzionamento dei reparti. Un'ipotesi, quest'ultima, lontana anni-luce dalla nostra realtà, conseguenza di un Sistema sanitario regionale disegnato solo sulla carta, senza tenere in nessun conto una realtà che è ben diversa da quella descritta ed in cui non possono essere garantiti nemmeno i livelli essenziali di assistenza. Ad oggi, infatti, a distanza di alcuni mesi dall'emanazione dei decreti che riguardano gli ospedali 'Spoke', siamo ben lontani da quanto è previsto in essi, mentre aumenta l'emigrazione sanitaria dei calabresi verso altre regioni, crescono a vista d'occhio i disservizi ed i cittadini sono costretti ad affrontare veri e propri calvari per ottenere le cure necessarie che, nonostante lo sforzo e l'abnegazione degli operatori sanitari, non sono in grado di essere erogati per le carenze oggettive a cui ci si trova davanti". "Una situazione così drammatica e allarmante - sostiene ancora il consigliere regionale del Pd - non dovrebbe far dormire sonni tranquilli al Commissario per l'attuazione del Piano di Rientro, on. Giuseppe Scopelliti che, dopo aver ricoperto per tre anni il ruolo di Commissario, dovrebbe umilmente prendere atto dei propri errori e mettersi definitivamente da parte. A nessuno può essere più consentito di continuare a 'tirare a campare' quando è in gioco l'incolumità dei cittadini e il loro diritto costituzionale alla difesa e alla salvaguardia della salute. Di fronte ad una situazione non più sostenibile c'é bisogno di un'iniziativa forte e decisa verso il governo nazionale perché siano messe in atto tutte le iniziative amministrative necessarie a garantire che tutti i decreti emanati da Scopelliti nella sua qualità di Commissario per il Piano di Rientro diventino realtà".

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