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    Il PD presenta i candidati per la Calabria

     

     

    Il PD presenta i candidati per la Calabria

    12 gen 13 Il Pd ha avviato ufficialmente la campagna elettorale in Calabria e lo ha fatto presentando tutti i candidati alla Camera ed al Senato nel corso di una iniziativa a Catanzaro cui hanno partecipato il presidente del partito Rosi Bindi, capolista alla Camera, dopo avere superato le primarie, il deputato uscente Marco Minniti, capolista al Senato, il commissario regionale Alfredo D'Attorre, numero 2 alla Camera, anche lui dopo avere superato le primarie, e il candidato sindaco di Catanzaro Salvatore Scalzo. "In questa campagna - ha detto D'Attorre - sono tutti coinvolti, chi ha vinto e chi ha perso. Il voto delle primarie é stato bello, pulito. Un grande pronunciamento democratico davanti al quale chiediamo rispetto. Il voto politico si intreccia naturalmente con le comunali e qui il nostro sforzo è per portare quanti più elettori possibili alle urne per una grande partecipazione dopo i brogli della primavera scorsa. Bersani verrà per dimostrare il sostegno e la vicinanza a questa battaglia. Ma la campagna elettorale segna anche l'inizio di una sfida più lunga per il cambio alla Regione. Intrecceremo i temi nazioni e regionali e ci confronteremo con la società su un progetto di cambiamento della regione". Catanzaro come passaggio cruciale per "l'intera battaglia calabrese" è stata indicata da Scalzo. "Qui - ha spiegato - sono rappresentati tutti i limiti del modello del centrodestra ma anche della cattiva amministrazione. La tornata del 20 e 21 gennaio rappresenta la rivincita contro una politica che si è resa torbida. In questa terra il termine 'giusto', usato nella campagna nazionale, significa rispetto ferreo delle regole, legalità e redistribuzione verso che non riesce ad arrivare a fine mese". Quindi, tornando sulle polemiche dei giorni scorsi a Catanzaro per la mancata candidatura di un esponente della società civile, Scalzo ha sottolineato che "c'é stato sì un briciolo di amarezza, ma il discorso è stato chiuso con grande responsabilità. La classe dirigente catanzarese ha dimostrato orgoglio ma ora si sente protagonista della partita". Minniti, dal canto suo, ha annunciato che il Pd farà una "battaglia straordinaria a Catanzaro, in favore della città, per il suo sviluppo e per il recupero della sua autorevolezza. Una battaglia per la legalità". Minniti ha quindi sottolineato l'impegno diretto di Bersani per la Calabria che consentirà "di portare la regione al Governo del Paese. Avremo un'ossessione per il tema del lavoro ai giovani e poi dovremo superare il gap infrastrutturale che ancora frena lo sviluppo di queste terre. Abbiamo chiuso un lungo ciclo della destra a livello nazionale e lo stesso ciclo si sta chiudendo anche in Calabria. Mai la nostra regione è stata così poco autorevole". Quindi un elogio a D'Attorre. "La formazione delle liste - ha detto Minniti - ha consentito al Pd calabrese, che ha vissuto momenti difficili, di mettere in campo un'opera di rinnovamento. Ciò è stato possibile per il lavoro di Alfredo. Si può discutere, ma quando si raggiunge un obiettivo e si fa un buon lavoro lo si riconosce". Rosi Bindi, infine, ha tenuto a precisare che la sua candidatura in Calabria "non è giunta perché manca una classe dirigente locale. Tutt'altro. La presenza del presidente del partito è un'ulteriore dimostrazione dell'impegno vero del Pd verso il Mezzogiorno, a cominciare dalla Calabria, che rappresenta le potenzialità e le criticità più forti di tutto il sud. Un cammino avviato con la nomina a commissario di D'Attorre, in quel momento il più vicino alla segreteria nazionale, ed è proseguito con la Conferenza nazionale sul Mezzogiorno". "Il Pd che si candida alla guida del Paese - ha aggiunto - può farlo individuando alcune priorità, tra le quali il Mezzogiorno che deve fronteggiare problemi quali il lavoro, il welfare, le donne. Il Paese non riparte se non riparte il Mezzogiorno e l'Europa stessa non può ripartire senza il Mediterraneo. Noi siamo qui perché vogliamo vincere le elezioni, vogliamo governare il Paese, vogliamo rivincere in Calabria e tutte le città calabresi, ma soprattutto siamo portatori di un programma di crescita, di sviluppo, di equità. Se parleremo dei problemi, se ascolteremo e se i nostri programmi saranno presentati con chiarezza e discussi con gli elettori, non ci saranno polemiche ma ci sarà invece la possibilità di ritrovare un impegno vero per la politica, per la Calabria e per il nostro Paese. Noi faremo una campagna per ottenere il 51%, ma non ci chiuderemo nella nostra autosufficienza perché punteremo ad alleanze anche più grandi di quelle che ci porteranno alla vittoria".

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