Elezioni, il PD apre le schermaglie. Loiero abbandona Lombardo - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Elezioni, il PD apre le schermaglie. Loiero abbandona Lombardo

12 gen 13 Ed è subito polemica: a 45 giorni dal voto il Pd apre la campagna elettorale a Catanzaro presentando tutti i candidati a Camera e Senato ed i due capilista, Bindi e Minniti, ed il commmissario D'Attorre non le mandano certo a dire al governatore-coordinatore Scopelliti: "si candidi che così libera la Regione ... sarà un ascaro di una coalizione in cui il Pdl si allea con la Lega". In una sala gremitissima di un albergo del capoluogo calabrese il Pd mostra dunque, fin da subito, che quella calabrese sarà una campagna elettorale tutt'altro che tenera. E ancora non siamo che agli inizi... Gli altri non hanno nemmeno le liste e D'Attorre va giù duro: "chi questa regione non l'ha cambiata, adesso si sta costruendo una comoda via di fuga per Roma". Scalzo di rincalzo: "é vergognosa la fuga degli assessori regionali verso Roma in una regione che ha bisogno di governo". Sul fronte opposto si scelgono i nomi da portare a Roma, dove da lunedì il duo Verdini-Cicchitto metterà mano alle liste. Quella del Pdl, e non solo. Ci sarà il Grande Sud, dove oggi è ufficialmente approdato l'Mpa dell'ex presidente siciliano Lombardo. Un movimento che non è piaciuto affatto al suo coordinatore nazionale, il calabrese Loiero, che con la sua Autonomia e Diritti ha deciso di mollare e di annunciare che resterà nel centrosinistra. Con Tabacci e Donadi. Che però sono in crisi e da giorni non si parlano a causa del tentativo di avvicinare l'Mpa di Lombardo non digerito dall'ex dipietrista. Le liste dunque, ci saranno? E se sì c'é l'incognita tutta calabrese: alla Camera il candidato sarà Franco Bruno, dell'Api, ma al Senato? I dubbi restano perché tra Tabacci e Loiero è un momento di freddo. Ci si gioca una postazione che potrebbe - con il gioco dei resti alti - significare un seggio sicuro a Palazzo Madama. Al Pdl dovranno valutare, soprattutto, la posizione di Scopelliti: lui continua a negare ogni volontà di candidatura ma i boatos che lo danno invece per capolista al Senato del Pdl (e non di altre liste apparentate) aumentano giorno dopo giorno. Parallelamente con il lievitare dei sondaggi che danno in risalita il Cavaliere, con la necessità quindi che scenda in campo l'artiglieria pesante. I socialisti faranno sicuramente la lista al Senato apparentata al Pd (oggi l'annuncio ufficiale) e Sel lunedì presenta a Lamezia i candidati. Al Senato saranno 7 le donne su 10 in lista.