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    Sindaci del Pollino scrivono al PD "Siamo stati dimenticati"

     

     

    Sindaci del Pollino scrivono al PD "Siamo stati dimenticati"

    07 gen 13 "Il Pollino è stato dimenticato. Del terremoto che ha colpito la zona dell'alta Calabria lo scorso 26 ottobre, non si parla più". A scriverlo sono i sindaci della zona in una lettera aperta ai vertici del Pd. "A distanza di poco più di due mesi, purtroppo - prosegue la lettera - si deve evidenziare con infinito rammarico e delusione la mancanza assoluta di attenzione da parte delle istituzioni regionali in primis, e del governo centrale successivamente verso quest'area che vuole tornare alla normalità ma che per farlo ha bisogno di essere supportata dallo Stato in modo adeguato come è avvenuto per altre situazioni analoghe in altre regioni d' Italia". "Noi - sostengono i sindaci - chiediamo il rispetto e la necessaria attenzione, così come è successo per il terremoto dell'Emilia dove il sindaco di Crevalcore, uno dei paesi più colpiti dal sisma dello scorso maggio è stato inserito nel listino del Pd con un posto sicuro a Montecitorio. Così come successo a L'Aquila nel 2009. Ora senza nulla togliere a questi gesti, di grande sensibilità e attenzione verso territori colpiti dal sisma e con gravi problemi, anche noi richiediamo la stessa attenzione, rivendicando un ruolo per la difesa del nostro territorio da uno dei scranni di Montecitorio". "Avevamo sperato molto nella possibilità - sostengono i sindaci - di poter avere un nostro rappresentante in Parlamento, una persona radicata sul territorio che conosca a fondo tutte le nostre problematiche quotidiane, le nostre difficoltà ataviche, e che ora più che mai potesse portare, con forza, in Parlamento il nostro disagio, le nostre preoccupazioni ma ancor di più la nostra volontà di non arrenderci al terremoto e di lottare per riappropriarci del nostro futuro. Purtroppo, però, si torna al voto con questa legge elettorale a dir poco antidemocratica, che non permette ai territori di esprimere un proprio rappresentante che si faccia carico dei problemi dei cittadini e ne renda conto. Vogliamo ricordare che quando il sistema lo consentiva, leggi collegi uninominali, questo territorio ha sempre espresso un suo rappresentante". "Questa nostra richiesta - concludono i sindaci di Pollino - é frutto di una riflessione portata avanti da tutti i Sindaci del nostro partito, dell'area Esaro-Pollino convinti che potrebbe sicuramente tornare utile anche dal punto di vista elettorale soprattutto al Senato. Quindi ancora una volta con forza rivendichiamo un proprio diritto, chiedendo soprattutto di avere voce ed essere rappresentati nelle sedi istituzionali".

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