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    Riferimenti "In Calabria non ci sono candidature forti in contrasto con mafia"

     

     

    Riferimenti "In Calabria non ci sono candidature forti in contrasto con mafia"

    07 gen 13 Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale antimafia 'Riferimenti', sottolinea, in merito alla formazione delle liste in Calabria per le elezioni politiche, "la mancanza di candidature forti e credibili, nel contrasto alle mafie in terra di 'ndrangheta''. "La Calabria, infatti - sostiene Musella - è stata venduta ancora una volta ai poteri forti, al gioco dei partiti e di pochi, che si sono accaparrati e costruiti posizioni in pole position senza alcun merito. La politica del cambiamento tanto sbandierata, in Calabria non c'é stata, producendo i nomi dei soliti noti, che non si sono mai visti e nulla hanno fatto per la regione. E non ci dicano che il rinnovamento è dato dalla presenza dei giovani, quei giovani che con questa legge elettorale, che i partiti hanno ancora una volta imposto, non sono che portatori d'acqua per i primi in classifica". Secondo Musella, "la Calabria, ancora una volta, è stata terra di conquista per chi, calato dall'alto, viene proposto all'elettorato come straniero in Patria. Ci riferiamo a Rosi Bindi, contro la quale non abbiamo nulla e dalla quale possiamo solo imparare politicamente. Ci chiediamo, però, che ne sappia l'onorevole Bindi della trincea. Il riscatto di questa regione avviene attraverso i propri figli. E' vergognoso che mentre in Lombardia si candida Ambrosoli e in Campania la Capacchione, mentre si proclama una crociata contro la mafia con il nome di Piero Grasso, in Calabria non ci sia una sola candidatura credibile, solo nome di riferimento contro la 'ndrangheta che condiziona ormai tutto il Paese''. La Presidente di "Riferimenti" sottolinea che "il pericolo di infiltrazioni delle cosche nella politica è un rischio molto forte che non si è arginato assolutamente con il decreto salvaliste "pro-forma" . Musella lancia l'allarme "non solo per la Calabria, regione dove mafia più potente d'Europa è nata e prospera, ma anche per altre importanti aree del Paese, quali il Veneto, la Lombardia, il Lazio, la Liguria e non ultimo il Piemonte, dove proprio nei giorni scorsi è stato ammazzato un uomo legato alle 'ndrine calabresi''

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