Si sciolgono i nodi delle liste, PD alla stretta finale, Catricalà coi centristi - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Si sciolgono i nodi delle liste, PD alla stretta finale, Catricalà coi centristi

04 gen 13 Pd al lavoro per definire le liste dei candidati in vista delle elezioni. Questa mattina si é tenuta una riunione del Comitato elettorale nazionale su questo punto. Ne fa parte il calabrese Marco Minniti, in pole position per essere il n.1 al Senato. "Abbiamo discusso i criteri - ha detto la presidente dei senatori, Anna Finocchiaro - e ora si riuniranno le direzioni regionali che dovranno mettere in ordine le liste. Il 90 per cento delle candidature saranno determinate dalle primarie. Il resto sarà il cosiddetto listino che si è riservato la segreteria nazionale. I criteri saranno le competenze soprattutto esterne e bisognerà basare professionalità ed esperienza di cui i gruppi hanno bisogno tra Camera e Senato. Sulla base di questo verranno fatte le liste, che saranno votate martedì in Direzione e il Pd sarà il partito che le avrà completate prima di tutti". Dunque, appuntamento a martedi 8 gennaio, ore 18, alla Direzione del Pd. Identiche valutazioni della Finocchiaro ha fatto oggi pomeriggio a Catanzaro il commissario D'Attorre, in una conferenza stampa: il che significa che i primi 10 usciti dalle primarie del 29 gennaio saranno collocati in posizioni da eleggibile. Poi - se i conti del Pd sono giusti - ci sono altri 4-5 posti tra Camera e Senato che saranno a disposizione di Bersani. Qui i nomi fioccano ma le indiscrezioni più attendibili riguardano Incarnato, dei Socialisti (a meno che Nencini non decida per liste autonome sia alla Camera che al Senato), Lanzetta, Torchia, per la quale le quotazioni sono in ribasso, Minniti e Nico Stumpo. Non ci sarebbe, invece, Lirosi e nemmeno il rettore dell'Unical Latorre. Forse di più se ne saprà domani dopo che in mattinata si riunirà il coordinamento politico regionale a Lamezia. Riguardo il centrodestra resta in ballo la questione dei consiglieri e degli assessori regionali da mettere nelle varie liste. Praticamente sono candidati tutti, da Aiello a Mancini, da Caridi a Grillo, da Bilardi a Chiappetta. Scopelliti a Roma ha rifiutato la candidatura, ma pochi credono che poi, alla fine, al Senato non sarà proprio lui a capeggiare una delle 4 liste a sostegno del Cavaliere. Ma qui i tempi sono un po' più lunghi e si andrà alla fine della prossima settimana. Così come per i centristi di Monti. Le ultime danno per capilista Katia Stancato e Antonio Catricalà, rispettivamente a Camera e Senato. L'Udc - visto che alla Camera si andrà con liste separate - metterà Roberto Occhiuto, ma per il Senato preme su Monti per Michele Trematerra in posizione eleggibile. Per il resto al momento sono fuori sia Ida D'Ippolito (benché sostenuta dall'ex ministro degli Esteri Frattini) che Mario Tassone. E così la provincia di Catanzaro dovrebbe essere rappresentata dal Presidente del Consiglio Regionale, Franco Talarico. Reggio resterebbe fuori, così come Crotone e Vibo. Tutto definito in Sel fin da ieri sera, mentre gli arancioni di Ingroia sono già in corsa con Mimmo Talarico, che ha inaugurato su Facebook il suo nuovo profilo Rivoluzione Civile Ingroia, ovviamente tutto sullo sfondo arancione.