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    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

    20 feb 13 "Da che si fa la campagna elettorale i candidati inviano lettere per spiegare gli impegni assunti. La paura e la fifa della sinistra per la nostra rimonta è una fifa blu. Poi ci sono gli eccessi giudiziari come quelli di Ingroia. Ma vi pare normale che un pm che entra in una competizione elettorale, per una lettera possa parlare di reato? E' dimostrativo di quanto sia grave la patologia giudiziaria nel nostro Paese. Noi la pensiamo in modo diverso". Lo ha detto Angelino Alfano oggi in Calabria. La lettera agli elettori sull'Imu inviata da Silvio Berlusconi, "é un modo per informare i cittadini di un impegno, di una proposta concreta che realizzerà Silvio Berlusconi, che realizzeremo tutti noi, quella che prevede il rimborso dell'Imu del 2012 e che prevede l'eliminazione dell'Imu per gli anni successivi". Ha poi aggiunto Angelino Alfano parlando con i giornalisti a Corigliano Calabro, prima tappa del tour che farà oggi in Calabria. "Del resto - ha aggiunto - nessun cittadino è coartato nella sua volontà. Legge la lettera e si convince. Se non si convince, voterà per un altro partito. Se si convince, voterà per il Pdl"
    "Il Pdl crede di vincere le elezioni. Noi crediamo di avere la maggioranza sia al Senato e sia alla Camera perciò dal nostro punto di vista non c'é questo problema". Lo ha detto Angelino Alfano in merito al rischio di ingovernabilità dopo il voto di domenica e lunedì prossimi. "Aggiungo però - ha detto Alfano - che nel momento di una scelta come quella che gli elettori sono chiamati a fare, soprattutto quelli di area di centrodestra devono considerare che se voteranno Grillo nella speranza di mandare tutti a casa in realtà non manderanno tutti a casa ma manderanno Bersani al Governo illudendosi di mandare tutti a casa".
    "Noi abbiamo una grande proposta in materia di lavoro ed è quella che riguarda la possibilità che gli imprenditori assumano giovani disoccupati non pagando le tasse sui nuovi assunti per cinque anni". Lo ha detto Angelino Alfano parlando con i giornalisti a Corigliano Calabro. "Abbiamo avuto un approccio molto pratico. Non è possibile - ha aggiunto - che chi vuole fare delle assunzioni venga trattato male dallo Stato, che vi sia una tassazione sul lavoro che non consente di realizzare le assunzioni in quanto nel momento in cui gli imprenditori si apprestano a farle devono tirare fuori dalla tasca tremila euro e al lavoratore ne arrivano solo circa 1.500. In una situazione di questo genere noi abbiamo un blocco delle assunzioni. Noi vogliamo dire: se assumerete giovani disoccupati non pagherete le tasse per cinque anni".
    "Noi vogliamo far pagare meno tasse agli italiani, vogliamo che l'Imu sia eliminata e vogliamo restituire quella pagata per il 2012. Vogliamo abbassare l'Irap progressivamente per eliminarla dopo i cinque anni di legislatura". A dirlo è stato Angelino Alfano, oggi in Calabria. "Abbiamo anche - ha aggiunto - la proposta di un nuovo rapporto tra il cittadino e il fisco. Occorre rimodulare i poteri di Equitalia e eliminare il redditometro". "Occorre eliminare anche - ha aggiunto Alfano - il limite al contante". "Per quanto riguarda i poteri di Equitalia - ha detto ancora il segretario del Pdl - la nostra idea è che la prima casa debba essere impignorabile, così come devono essere impignorabili per le imprese i beni funzionali e i crediti commerciali. L'altra proposta per Equitalia riguarda la diluibilità delle rate e che vi possa essere anche una rinuncia da parte dello Stato alle spese per interessi e sanzioni aggiuntive. In merito al redditometro, noi diciamo che non è normale che questo strumento contenga indici quali giocattoli per i bambini, il cagnolino, e tanti altri". "Si tratta - ha concluso Alfano - di un qualcosa assolutamente incongruo e noi riteniamo che Monti debba ritirare subito questo redditometro, così come siamo d'accordo a eliminare il limite sul contante e di consentire ai cittadini di scaricarsi scontrini e fatture. Vogliamo realizzare una lotta all'evasione che sia all'americana".

    "Non si è mai visto in nessun Paese del mondo che tre pm fondino un partito e candidino un giornalista che scriveva delle loro inchieste. Solo qua da noi". Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano, nel corso di una manifestazione elettorale a Catanzaro, riferendosi ad Antonio Ingroia, "rappresentante di de Magistris e Di Pietro".
    Una proposta "generica con poche possibilità di attuazione". Così il segretario del Pdl Angelino Alfano, ha commentato, a Catanzaro, la proposta di Bersani di abolizione del ticket sulle visite specialistiche. "Quello che occorre fare - ha aggiunto - è di dare, anche in ambito sanitario, maggiori detrazioni. E' il modo migliore per agevolare le famiglie e contrastare l'evasione. Vogliamo che gli italiani possano conservare scontrini e fatture ed a fine anno fiscale poterli consegnare e detrarli dall'imponibile"
    "Mi pare un'ottima premessa, nel senso che dice se perde. Siccome le vinciamo l'ipotesi non esiste". Così Angelino Alfano ha replicato a Mario Monti che ha parlato di sfaldatura del Pdl in caso di sconfitta di Berlusconi alle elezioni.
    "Monti esprime la sua libera e non condivisibile opinione perché quando Prodi e Bersani sono stati al Governo hanno messo l'Irap, quella che consideriamo l'imposta rapina, una vera e propria vessazione per imprenditori e commercianti". Lo ha detto Angelino Alfano commentando le parole di Monti secondo le quali Bersani potrà governare bene. "Noi al governo - ha aggiunto - abbiamo tolto l'Ici sulla prima casa, la tassa di successione e sulle donazioni ed aumentato le pensioni minime, l'ultimo aumento avuto dagli anziani. Per non parlare dell'introduzione del bonus bebé o dell'ampliamento della no tax area a 25 mila euro o della social card". "Su questi risultati - ha concluso Alfano - si fonda la credibilità di un impegno che tende a diminuire le tasse: eliminare l'Imu sulla prima casa, rimborsare quella pagata e detassare le nuove assunzioni".
    Il Pdl della Calabria "si candida ad essere il più forte d'Italia, ad avere, cioé, la percentuale maggiore tra le varie regioni". A dirlo è stato il segretario del Pdl Angelino Alfano, oggi a Catanzaro, secondo il quale, in base ad alcuni sondaggi, il Pdl sarebbe in testa al Senato.
    Il ponte sullo Stretto "é un'opera strategica per il futuro di questa area del sud. E dico di più: non del sud Italia ma del sud dell'Europa". Lo ha detto Angelino Alfano parlando con i giornalisti a Catanzaro. "Prima che noi arrivassimo al governo, nella precedente legislatura - ha aggiunto - i piani di trasporto europeo, con i cosiddetti corridoi, si fermavano molto più su. Solo grazie a questa grande infrastruttura è stato immaginato un corridoio Berlino-Palermo che infrastrutturerà robustamente anche la Calabria oltre che la Sicilia. Ma nel frattempo, grazie al governo Scopelliti e grazie al suo rapporto col governo nazionale non abbiamo dimenticato le opere strategiche interne alla Calabria che sono state finanziate ed in parte avviate e saranno completate". "Il piano di infrastrutturazione della Calabria - ha concluso Alfano - troverà nel nostro nuovo governo un punto di riferimento essenziale".
    "A metà del mandato di Scopelliti siamo già agli esiti. Cioé non solo ha seminato, ma ha già cominciato la raccolta perché 52 milioni di euro risparmiati da una riorganizzazione del sistema sanitario che non ha tagliato i servizi ma la spesa improduttiva, hanno già prodotto come risultato il fatto che questi 52 mln si tradurranno in risparmio sulle tasse dei calabresi". Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano a Catanzaro in merito alla politica di risparmio sanitario portata avanti dal governatore Giuseppe Scopelliti. "E' evidente - ha aggiunto - che ancora manca metà mandato e lo completerà brillantemente". Per quanto riguarda poi gli impegni del Pdl per la Calabria, Alfano ha sostenuto che "abbiamo in mente un grande piano per rilanciare l'occupazione giovanile. E' chiaro che regioni come la Calabria, ma come le altre regioni del sud, che soffrono maggiormente la disoccupazione saranno le prime ad esserne avvantaggiate. Mi riferisco alla nostra proposta, pratica, concreta, a favore degli imprenditori di non pagare tasse per cinque anni se assumeranno giovani disoccupati".

    "Queste sono cose che si vedranno dopo. Noi non tiriamo per la giacchetta il presidente in carica". Così Angelino Alfano ha risposto ad una domanda dei giornalisti, a Lamezia Terme, sulla possibilità di una riconferma di Giorgio Napolitano al Quirinale. "Quello che vogliamo dire agli italiani - ha aggiunto - è che se il prossimo maggio il Presidente della Repubblica sarà scelto dai parlamentari su indicazione dei segretari di partito e non sarà scelto con voto libero diretto dei singoli cittadini, la colpa è della sinistra che ha impedito che si facesse una riforma, che era già passata al Senato, che prevedeva l'elezione popolare e diretta del presidente della Repubblica. In quella riforma ne era prevista anche un'altra: la diminuzione del numero dei parlamentari. La sinistra ha impedito con un solo stop l'elezione diretta del presidente e la diminuzione dei parlamentari".
    "Hanno perfettamente ragione". A dirlo è stato Angelino Alfano, commentando con i giornalisti la lettera dei lavoratori di Equitalia in cui si chiede alla politica "basta sciacallaggio". "Noi - ha aggiunto - abbiamo espresso in ogni sede, pubblica e privata, il massimo della vicinanza e della solidarietà ai funzionari ed ai dipendenti di Equitalia dove lavorano migliaia di persone perbene, funzionari fedeli dello Stato che sono stati aggrediti ed ai quali va tutta la nostra solidarietà. Hanno ragione quando dicono che sono le leggi che stabiliscono quei poteri e noi per rivedere quei poteri intendiamo cambiare le leggi, non prima di avere manifestato la nostra vicinanza a tutti quei funzionari che adempiono al proprio dovere e rispettano le leggi. La funzione di Equitalia è quella di aiutare gli italiani a stare in regola con le tasse. Ma se alla fine, nell'applicazione della legge, Equitalia di fatto produce che l'impresa chiude, non abbiamo fatto una cortesia allo Stato. Il nostro obiettivo è riformare i poteri di Equitalia con proposte concrete: impignorabilità della prima casa che non è un bene disponibile e dei macchinari aziendali e i crediti commerciali delle imprese. Chiediamo che lo Stato, e questa sarà una legge che approveremo tra le prime, in questo tempo di crisi rinunci agli interessi sul debito e alle sanzioni. Se c'é un debito che i cittadini non riescono ad onorare anche pagandolo a rate, bisogna allungare il periodo della rateizzazione"

    "Monti ragiona e si comporta da speaker, da portavoce della Merkel. Il Governo italiano lo scelgono gli italiani. Berlusconi è il candidato italiano degli italiani, non è il candidato dell'elettorato di altri Paesi". Lo ha detto Angelino Alfano a Reggio Calabria. "L'unico dato certo dei sondaggi - ha poi sostenuto Alfano - é che Monti è ultimo dopo Berlusconi, Bersani e anche dopo Grillo. Quindi credo che lui debba dimostrare quello che è riuscito a creare riguardo al suo lavoro per gli italiani".
    "Ci compiaciamo di come ha funzionato la giustizia con l'inchiesta sul Monte dei Paschi. Sommessamente chiediamo che funzioni così in tutta Italia anche quando lo sfondo è 'azzurro'". Lo ha detto a Reggio Calabria il segretario del Pdl, Angelino Alfano. "Avevamo definito 'a sfondo rosso' lo scandalo della Fondazione Monte Paschi di Siena - ha aggiunto - e Bersani aveva minacciato di sbranarci. Dobbiamo dire che a Siena, con l'inchiesta sul Monte dei Paschi, la giustizia ha funzionato perfettamente. Con l'inchiesta sul Monte Paschi si sono inverati tutti i nostri ideali di giustizia. La riservatezza è stata ossequiosamente rispettata, come prevede la Costituzione. Non sono uscite informazioni dagli uffici giudiziari e nemmeno intercettazioni. Gli arresti preventivi, poi, sono stati fatti solo come estrema ratio, come caso limite. Proprio come noi abbiamo sempre detto".

    "Penso che questa campagna elettorale sia purtroppo molto povera di proposte, strapiena di promesse ma si parla poco di contenuti e per l'appunto si mandano in giro delle letterine che di solito si fanno a Natale: ti prometto che ti compro un trenino, ti prometto che ti restituisco quello che mi avevi prestato, ti prometto che eccetera eccetera". Lo ha affermato Francesco Rutelli a Lamezia Terme a margine di un'iniziativa elettorale. "Non so - ha aggiunto - quanti italiani abbocchino a queste promesse, che rischiano di accendere ancora di più il voto di protesta. Noi abbiamo presentato un progetto per la green economy, fondamentale per le imprese, per il Mezzogiorno, per il lavoro, per i giovani, per la salute delle persone".
    "Penso che dopo le elezioni sia molto probabile una nuova larga coalizione e che ci sarà più che un'ingovernabilità una convergenza di quanti in queste settimane si stanno contrapponendo". Lo ha detto Francesco Rutelli a Lamezia Terme a margine di un'iniziativa. "Noi - ha aggiunto - avremmo preferito, invece, una dichiarazione esplicita per un accordo tra Monti e Bersani per il Governo del Paese. Probabilmente avverrà dopo, ma prima ci sarà un'esplosione del voto di protesta. Ecco perché io sono qui per esprimere una parola a favore dei canditati di Api dentro le liste della razionalità, del buon senso, della linea riformatrice, costruttiva, necessaria per il bene del Paese".

    "Il problema del sovraffollamento è reale e su questo bisogna intervenire con tempestività per affrontare una situazione che è nazionale". Lo ha detto Rosy Bindi, capolista alla Camera del Pd in Calabria, al termine della visita nel carcere di Locri. "Nel carcere di Locri - aggiunge - la direzione e gli agenti di custodia sono impegnati in modo serio a rendere civili e dignitose le condizioni di vita dei detenuti. Ma a Locri si è creato un buon clima e non ci sono tensioni drammatiche, merito degli operatori che, nonostante una carenza di organico di ben 20 unità, fanno fronte insieme ai detenuti alle carenze strutturali con grande dignità".

    "Leggendo le dichiarazioni pronunciate oggi a Catanzaro dall'onorevole Angelino Alfano viene da commentare : toh, chi si rivede...". Lo afferma, in una nota, il commissario del Pd della Calabria, Alfredo D'Attorre, replicando ad Alfano secondo cui "il Pdl della Calabria si candida ad essere il più forte d'Italia". "Il segretario del Pdl sceglie la Calabria - aggiunge D'Attorre - per rispuntare dal cono d'ombra in cui da settimane é stato sospinto dal ritorno in campo di Berlusconi, provando a emulare il suo maestro con improbabili promesse elettorali e con riferimenti privi di qualsiasi fondamento a fantomatici sondaggi elettorali. In realtà, Alfano sa perfettamente che le cose stanno ben diversamente e che il divario tra centrosinistra e centrodestra sta addirittura aumentando nella fase finale della campagna elettorale, sia in Italia che in Calabria, e che oggi il Pdl, anziché continuare a sognare una rimonta che è solo nelle fantasie di Berlusconi, rischia piuttosto di vedersi superato al secondo posto dal movimento di Grillo". "D'altronde, per quanto riguarda la Calabria - dice ancora D'Attorre - la prova più evidente che anche Berlusconi considera ormai persa per il PDL questa regione sta nel fatto di aver cancellato la sua visita elettorale qui e di aver inviato al suo posto Angelino Alfano. Viene da dire, citando l'espressione di Berlusconi su Alfano: un "quid", una differenza che spiega bene quale sia il risultato elettorale che sta maturando in Calabria, che sarà probabilmente la regione italiana in cui si registrerà il più clamoroso spostamento dei rapporti di forza fra coalizioni rispetto alle regionali del 2010". "Piuttosto Alfano - conclude - provi a spiegare ai calabresi come Scopelliti abbia fatto a dare il suo assenso all'accordo con la Lega Nord che prevede che il 75% delle entrate fiscali restino nelle regioni settentrionali".

    "Senza vergogna il presidente Scopelliti. La politica non si fa con le parole o con le promesse, ma con le carte e la serietà. E invece Scopelliti continua a giocare, con le promesse davanti ad Alfano. Ha stigmatizzato la faccenda di cardiochirurgia, dicendo 'un po' di la e un po' di quà. Come al mercato. Insomma quasi a calmare gli animi prima delle elezioni, rassicurare alla carlona. 'Se ne parlera' dopò, 'state sereni'". Lo afferma, in una dichiarazione, il capogruppo del Pd al Comune di Catanzaro, Salvatore Scalzo. "Sulla cardiochirurgia - aggiunge - non ci potrà essere rassicurazione senza lo stralcio concreto delle 136, dove i posti letto della cardiochirurgia a Catanzaro erano irrimediabilmente zero. Ci deve essere lo stralcio della 136! Il punto non è se la cardiochirurgia debba stare a Reggio e non a Catanzaro (anzi , come ho detto sin dall'inizio, il nostro punto di vista è quanto meno localista possibile) o viceversa, ma quali prospettive garantire al sistema universitario di cardiochirurgia pubblica regionale che ha finora investito e si é consolidato all'università di Catanzaro, con risultati importanti. Questo è il punto. Quanta qualità può offrire questo sistema offrire ai cittadini e come dare fiducia agli operatori e ai ricercatori della cardiochirurgia pubblica di Catanzaro già esistente, che non sono mai stati coinvolti in alcuna discussione? Come dar loro certezza che gli sforzi fatti in questi anni e i soldi spesi troveranno ulteriore consolidamento, a vantaggio dei calabresi tutti?". "E allora Scopelliti deve dire, ma con le carte finali, e non a voce - dice ancora Scalzo - la divisione esatta dei posti letto e la prospettiva didattico-assistenziale della cardiochirurgia pubblica regionale. So che non ne è in grado, non vuole e non può farlo. Qui tutti i dati giacciono nel buio, cosi come il misterioso protocollo tra Regione e Università di Catanzaro, i cui contenuti nessuno conosce. A noi è tutto chiaro e a pagare non sarà né Catanzaro, né Reggio, ma la Calabria che vede i propri punti di potenziale eccellenza essere perennemente alla mercé di tanta cialtroneria e arroganza".

    Si chiuderà domani sera a San Luca, teatro in passato di una faida di 'ndrangheta culminata nella strage di Duisburg, in Germania, il giorno di Ferragosto del 2007, in cui furono uccise sei persone, la campagna elettorale in Calabria del Movimento 5 Stelle. ''Nel centro della Locride - è detto in un comunicato del Comitato calabrese del Movimento 5 Stelle - sarà allestito il gazebo in cui saranno presenti i candidati al Parlamento che incontreranno la popolazione di San Luca e chiuderanno così la campagna elettorale in Calabria. Oltre ai capilista di Camera e Senato (Dalila Nesci e Francesco Molinari) e agli altri cittadini candidati per la circoscrizione Calabria, il 21 a San Luca sarà presente anche il presidente del Centro studi Lazzati, Romano De Grazia, che rilancerà, dopo 18 anni, la Legge Lazzati che fu presentata per la prima volta proprio San Luca nel 1994. L'articolato, che prevede il divieto per i pregiudicati di fare campagna elettorale, è stato fortemente depotenziato dalla politica. Ma noi del Movimento 5 Stelle Calabria, una volta varcata la soglia del Parlamento, abbiamo intenzione di riaffermare questa legge in tutta la sua carica esplosiva". "Vogliamo chiudere questa campagna elettorale a San Luca - si afferma ancora nella nota - proprio perché sentiamo il bisogno di rilanciare il nostro concetto di cittadinanza attiva e del 'nessuno deve rimanere indietro'. Vogliamo dimostrare che San Luca è una città come ce ne sono altre 408 in Calabria e migliaia in tutta Italia. Ma dimostreremo anche che nessuno sarà lasciato solo a combattere contro lo Stato, ma sarà egli stesso l'artefice di un nuovo modo di essere dello Stato".

    Il Comitato regionale e tutti i candidati calabresi nella lista di Rivoluzione civile esprimono "solidarietà al loro leader Antonio Ingroia - è detto in un comunicato - per il grave atto intimidatorio che si è verificato stamattina a Roma, con la ricezione di una missiva nella sede del partito dei Comunisti italiani". "Siamo indignati e seriamente preoccupati - affermano - ma nonostante tutto andremo avanti in Calabria come nel resto del Paese, ancora più convinti della giustezza di una battaglia politica che mette al centro senza alcun indugio la lotta contro tutte le mafie".

    Un impegno, "un vero proprio giuramento con il territorio", sulle cose da fare dopo le elezioni: è quello sottoscritto dai candidati calabresi del Pdl e che è stato presentato dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti nel corso di una manifestazione a Catanzaro alla presenza del segretario nazionale Angelino Alfano. "Perseguendo la direzione di un rinnovato sostegno alla forte azione di rilancio della Regione avviata dalla Giunta Scopelliti - è scritto nel documento - la nostra azione si concretizzerà portando a termine gli obiettivi che ci siamo preposti. Vogliamo presentare e seguire, passo dopo passo, ogni progetto che contribuirà alla crescita sociale ed economica della nostra terra perché dove c'é cultura e lavoro c'é legalità. Vogliamo far emergere e conoscere la Calabria differente e sana, che ha voglia di rilanciarsi affrontando ogni tipo di sfida. Le idee, la passione e il coraggio non ci mancano". Tra le priorità, la rete ed i servizi di trasporto, con l'impegno dei candidati del Pdl "ad attivare importanti meccanismi di interlocuzione con il Governo su problematiche legate al completamento di infrastrutture strategiche" quali l'autostrada A3, "con lavori da finanziarie per 58 chilometri per 2,8 miliardi di euro; l'autostrada ionica E90, la statale 106, per il completamento della quale, su 400 chilometri risultano finanziati lavori per 82 chilometri e gli interventi in corso ammontano ad ulteriori 744 mln ma il quadro complessivo per il completamento dell'arteria ammonta a circa 15 miliardi". Inoltre i candidati si impegnano a chiedere "che il governo attivi Rfi per l'estensione del sistema alta velocità sulla linea Battipaglia - Reggio Calabria". I candidati si impegnano, inoltre, a battersi "affinché il nuovo esecutivo garantisca il godimento degli ammortizzatori sociali in deroga, per il 2012 richiesto per circa 23.000 unità, sul quale l'attuale governo uscente si è attivato con estremo ritardo" e a "valorizzare e rendere protagonista la porta sul mondo del Mezzogiorno che è il porto di Gioia Tauro, sostenendo e supportando la Regione presso la Commissione europea, nella definizione di misure di fiscalità di vantaggio attraverso la costruzione di una Zona economica speciale". In tema di trasporti, è scritto nel documento sottoscritto dai candidati del Pdl, "il nostro impegno sarà fattivamente orientato verso la certezza di una rigorosa definizione da parte del Governo di tempi e modi certi dei finanziamenti". "Perseguiremo ogni azione utile - prosegue il documento - a garantire un'ampia sostenibilità economico-finanziaria per le circa 700 imprese regionali e ad incidere sulla riduzione del tasso di disoccupazione. Nello specifico, nel contesto degli affidamenti al Contraente generale avanzeremo la proposta di affidamento di almeno il 30% dell'importo dell'opera con contratti che contengano ribassi non superiori al 5% in più rispetto a quello del contratto principale insieme alla stesura di protocolli che prevedano assunzioni di forza lavoro proveniente dal mondo del precariato". In merito a Gioia Tauro, i candidati del Pdl evidenziano come la Zona economica speciale "sia in grado di stimolare una rapida crescita attirando investimenti", oltre a impegnarsi "ad avviare un'interlocuzione con gruppi imprenditoriali nazionali ed internazionali per l'insediamento di attività produttive rilevanti nell'area retro portuale di Gioia Tauro". I candidati del Pdl si impegnano "affinché venga rivalutata la decisione relativa alla soppressione del tribunale di Rossano e intendiamo promuovere un'organizzazione degli uffici giudiziari calabresi che non faccia abbassare i livelli di presidi di legalità nell'interesse dei cittadini e delle imprese". "Un obiettivo principale - prosegue il documento - sarà la tutela dell'aeroporto di Crotone, potenziando i flussi turistici e commerciali". "La nostra Regione - conclude il documento rivolto agli elettori - può e deve continuare a crescere ma ha bisogno di far sentire costantemente la voce delle proprie istanze nei Palazzi dove si decidono le sorti del territorio. E' tempo di pensare a scegliere la giusta rappresentanza capace di fornire incisiva concretezza alle azioni strategiche. Votandoci sarete 'complici' del destino della nostra splendida terra, noi saremo i vostri delegati. Voi siete la Calabria".

    "I lavori di manutenzione negli ospedali di Cosenza e Rogliano registrano numerose anomalie a gravi violazioni di legge ad opera dell'ASP di Cosenza". Lo sostengono, in una nota, il deputato Franco Laratta ed il consigliere regionale Carlo Guccione, del Pd. "Un'impresa sub-appaltatrice - aggiungono - ha denunciato, ripetutamente ed inutilmente, violazioni e anomalie. L'impresa sub-appaltatrice è stata estromessa dalle attività e sostituita con altre imprese. La gravità di tali violazioni ed omissioni, commesse da parte dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, rilevano, oltre che sul piano della responsabilità, ancor più perché mettono a repentaglio la salute dei cittadini trattandosi, per come premesso, della manutenzione, programmata e correttiva, in particolare, dei Presidi ospedalieri di Cosenza e Rogliano (CS), cui afferisce. Come è noto, la Regione è sottoposta al Piano di rientro per il quale è stato nominato Commissario ad acta il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. L'Azienda ospedaliera di Cosenza ha bandito una gara d'appalto per l"Affidamento triennale manutenzione edile ed impiantistica degli Stabilimenti ospedalieri e dei fabbricati dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza per il triennio 2011-2014', per un importo complessivo dei lavori su base triennale soggetto a ribasso d'asta pari ad 2.500.000 euro, oltre 50.000 euro per oneri di sicurezza. All'esito della operazioni di gara, risultava aggiudicataria definitiva la società SAECO S.r.l., con sede legale corrente in Melicucco (RC) alla C.da Pezzullo n. 33, in forza di un ribasso percentuale del 44,772%; sicché con Deliberazione 946 del 10 agosto 2011 l'Azienda ospedaliera di Cosenza disponeva l'aggiudicazione definitiva alla SAECO srl per un importo complessivo pari ad 1.430.700 euro. In data primo ottobre 2011 veniva stipulato il contratto tra le parti e, in data 12 ottobre 2011 la ditta appaltatrice stipulava un contratto di subappalto con la Conedil federimpresa s.c., all'uopo autorizzato dall'Azienda ospedaliera di Cosenza il 4 novembre 2011. La consegna dei lavori dalla Stazione appaltante alla SAECO avveniva in data primo ottobre 2011, come risulta dall'apposito verbale redatto in quell'occasione, unico documento in cui risulta il Direttore dei lavori, essenziale, ex lege, negli appalti pubblici". "Dalla documentazione - sostengono ancora Laratta e Guccione - emerge come la gestione dell'appalto da parte dei soggetti contraenti - Azienda Ospedaliera di Cosenza e Saeco - è stata caratterizzata da una continua violazione delle clausole contrattuali, delle disposizioni contenute nel capitolato speciale, della normativa vigente in materia di appalti pubblici. In questo quadro, l'assenza della figura del Direttore dei lavori rappresenta soltanto una delle tante violazioni commesse dalle parti contraenti del contratto principale. Difatti nell'appalto si è riscontrato e si riscontra l'assenza: del giornale dei lavori; dei libretti di misura delle lavorazioni e delle provviste; delle liste settimanali; del registro di contabilità; del sommario del registro di contabilità; degli stati d'avanzamento dei lavori; dei certificati per il pagamento delle rate di acconto e del conto finale e della relativa relazione. Inoltre non è stata definita la figura del coordinatore per la sicurezza. L'impresa sub-appaltatrice ha, ripetutamente ed inutilmente, denunziato tali violazioni ed anomalie, senza che l'Azienda Ospedaliera di Cosenza vi abbia posto rimedio. Peraltro, per tali ragioni, l'impresa sub-appaltatrice è stata estromessa dalle attività e sostituita con altre imprese che, tuttavia, lavorano nelle condizioni anzidette". "Intendiamo chiedere al Governo e alla Regione - concludono Laratta e Guccione - se siano a conoscenza di quanto accade all'Asp di Cosenza; cosa intendano fare, per quanto di competenza, per favorire il ripristino della legalità nella gestione degli appalti per la manutenzione, in particolare, dei plessi ospedalieri del Comune di Cosenza; quali misure intendano adottare per garantire la tutela della salute dei cittadini-utenti e per proteggere e tutelare gli operatori, in particolare, dei citati presidi ospedalieri e se intendano adottare misure nei confronti del Commissario ad acta".

    "Se si vuole dare una possibilità di lavoro ai giovani è necessario che lo Stato sostenga lo start up delle nuove aziende per il rilancio dell'agricoltura". Così Domenico Scilipoti candidato al Senato per il Pdl oggi a Crotone durante un incontro con operatori del settore agroalimentare. "Oggi un giovane che decide di investire in agricoltura - continua - si trova davanti ad una situazione insostenibile, dovendo sostenere costi elevati per l' avvio dell'attività aggravati per giunta da un eccesso di burocrazia. Lo Stato ha l'obbligo di incentivare l'avvio di nuove imprese sostenendo economicamente le giovani aziende nei primi anni di attività, snellendo la macchina burocratica e studiando assieme al giovane imprenditore un percorso che porti all'autonomia di impresa".

    "L'assessore regionale alle attività produttive, Antonio Caridi, ci ha rassicurati sul fatto che la Giunta Regionale provvederà a rimodulare i fondi Psai per le aree industriali fondi che, è opportuno ricordalo, sono stati richiamati dal ministro Barca nell'ambito delle misure di contenimento della spesa, lo scorso mese di novembre". Lo afferma Nicola Lucchetti, candidato alla Camera con Grande Sud. "Siamo vicini agli imprenditori - aggiunge - delle aree di San Marco Argentano, Bisignano, Piano Lago della provincia di Cosenza che aspettano i 13 milioni di euro previsti dla bando in grado di porre fine alle loro sofferenze e ai loro disagi infrastrutturali. Gli uffici della Regione stanno lavorando alacremente per mettere a regime le misure in grado di poter , in tempi brevi, portare alla ridefinizione dei Psai , con sollievo per le popolazioni del luogo e per la ripresa delle aree industriali".

    Sono state tante le iniziative e tantissime le proposte del programma che i militanti ed i dirigenti della Fiamma Tricolore hanno messo in atto ed hanno tentato di divulgare durante la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. "Tanti i temi - è scritto in una nota - che avremmo voluto affrontare e sui quali volevamo far conoscere le nostre proposte ai calabresi, dalla proposta sul Mutuo Sociale al riprendersi la Sovranità Economica; dalla Assistenza Familiare per disabili ed allettati all'utilizzo, a fini sociali e solidali, di anziani e giovani inoccupati; da interventi di razionalizzazione, cosa ben diversa dai tagli lineari applicati dal Governo Monti e da Scopelliti in Calabria, su Sanità e Scuola a rilancio di settori importanti per la Calabria quali Ambiente, Artigianato, Agricoltura e Arte, tutte attività non delocalizzabili; dai necessari tagli alla "malapolitica" alla riorganizzazione del sistema amministrativo, e relativa abolizione dell'Ente Regione; ai tanti altri necessari interventi che tutti pomposamente annunciano e che vengono puntualmente rimandate alle successive legislature".

    "Quanto accaduto alla scuola media Da Fiore ad Isola Capo Rizzuto è semplicemente drammatico": è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, capolista al Senato in Calabria per 'Io amo l'Italià, partito che candida a premier l'europarlamentare Magdi Cristiano Allam. Per Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori: "La malsana idea la dice lunga sul livello di delegittimazione in cui versa la scuola a causa di politiche dissennate che la penalizzano sempre più, sia sul piano economico che su quello strutturale, in un territorio dove, invece - chiosa il sociologo - la scuola dovrebbe essere tenuta in considerazione più di ogni altra istituzione. La scuola è insostituibile per generare una cultura contraria all'affermazione dei principi che inducono molti giovani ad intraprendere i sentieri della criminalità ed invece è lasciata da sola a combattere contro ogni forma di devianza. Per non parlare delle lacune strutturali che vedono la Calabria assestarsi quale ultima della classe in Italia in materia di qualità dell'edilizia scolastica, con scarsi investimenti per quanto concerne il rischio sismico e idrogeologico".

    Il candidato al Senato della Repubblica Angelo Argento e Fabio Guerriero, candidato alla Camera dei deputati e sindacalista di lungo corso, entrambi in lista con il Partito Democratico, hanno dedicato una giornata della loro campagna elettorale a conoscere le condizioni in cui versa il Parco archeologico Scolacium. Dichiara Argento: 'assistere alla spoliazione di una regione che ha, insieme al Lazio, un patrimonio storico culturale unico al mondo e' il chiaro indice che si vuol lasciare la Calabria fuori dal circuito mondiale della cultura e dello sviluppo. La comunità europea destina ingenti somme per la valorizzazione e la conoscenza di luoghi meravigliosi come il Parco Scolacium che, registro, non riesce ad intercettare tutte le somme che servirebbero per una adeguata valorizzazione". Fabio Guerriero ha sostenuto l'esigenza di dare ad un luogo dal così alto contenuto storico artistico una dimensione diversa da quella locale in cui lo hanno rilegato "una classe politica inadeguata ed incompetente. Politici e burocrati che privilegiano le tante sagre e esibizioni di improbabili miss non hanno mai destinato il giusto impegno economico a realtà che hanno una dimensione mondiale come il Parco Scolacium merita".

    "Quello che accade oggi con questi passaggi di girelle emeriti della politica e di volta gabbana, rivelano una profonda delusione e una grande amarezza". Lo afferma in una nota il segretario nazionale del Patto per il sud e le riforme, Tonino Perrelli. "Puoi immaginare - aggiunge - qual è il mio stato d'animo quando vedo in questa Calabria campioni di trasformismo che ignorano la vita e la storia della Dc che in tempi non lontani l'hanno derisa e motteggiata. Una immensa tristezza mi attanaglia sino alla coraggiosa debolezza del pianto quando vedo "vecchi scarponi e mandarini" che hanno cambiato facilmente casacca tradendo la propria fede. Ma prendo coraggio e non mollo, perciò il mio sostegno oggi va al Pd. Non c'é dubbio che gli ultimi avvenimenti di questi giorni hanno creato nuove condizioni per il confronto politico ed economico, per il vasto retroterra di energie fresche e pulite a cui Pierluigi Bersani e Mario Oliverio fanno appello con un'organica dottrina dalla quale trae ispirazione con coraggio e coerenza per tornare ad essere un saldo punto di riferimento".

    "La stabilizzazione dei precari, attraverso il progetto di legge 399/9 giacente in Consiglio, sarà un nostro impegno costante : ho l'onore di poter dire di avere incontrato il sig. Riga, leader dei Cobas, lo scorso novembre e poi di non averlo né più sentito, né telefonato, a dimostrazione del fatto che noi non facciamo speculazioni sui bisogni della gente". Lo afferma in una nota il candidato al Senato per il Pdl in Calabria, Antonio Gentile. "Dopo le elezioni - aggiunge - sarà compito di tutte le forze politiche responsabili approvare questa legge senza se e senza ma , perché è una legge giusta , che non comporta oneri per la Regione e che toglie dall'incubo centinaia di persone Mi spiace che la sinistra su questo tema sia assente se non addirittura ostile su un provvedimento semplice e lineare : la logica è sempre quella che se non si fanno le cose per prima bisogna demonizzarle? A Minniti chiedo un parere su questi punti, con un tono pacato e civile ma nella consapevolezza di dover essere agganciati ai bisogni reali del territorio: la politica dei grandi sistemi ha prodotto consensi per Grillo e allontanato gli elettori dai partiti tradizionali".

    "Il 24 e 25 febbraio rappresenta un passaggio epocale che supera la stagione politica del berlusconismo, degli imbonitori e degli ascari che hanno fatto arretrare il Mezzogiorno e la Calabria e si può aprire col voto una stagione nuova in cui ritorna la politica buona quella che fa gli interessi della gente che lavora e che produce, che crea nuovo lavoro e che valorizza i saperi, le competenze e le giovani generazioni". Lo afferma Giovanni Puzzio del Partito Democratico. "Il centrosinistra e Bersani - aggiunge - hanno dato prova di avere piena consapevolezza della posta in gioco e per questo hanno impostato un percorso elettorale che ha coinvolto con le primarie un gran numero di persone, di militanti e di simpatizzanti. Si è data così la dimostrazione concreta che si può incanalare la protesta e combattere la rassegnazione e compiere una scelta consapevole. Il centro destra ha fallito ora tocca al centro sinistra con la sua proposta europeista e meridionalista. Tuttavia non bisogna dare per scontato un risultato che scontato non è e l'unico modo per alimentare la certezza è di utilizzare bene i prossimi giorni con un grande mobilitazione straordinaria della nostra forza e delle nostre ragioni con il contatto umano e personale con gli elettori. Attivare quelli convinti di votare per Bersani e il centro sinistra, convincere gli indecisi e spiegare a quelli che sono delusi dalla politica e che sono tentati di esprimere un voto di protesta, della necessità di votare per una proposta di governo chiara e coerente".

    "La campagna elettorale ha dimostrato che l'unica proposta concreta, di Governo, obiettiva e funzionale alla crescita è quella espressa dal presidente Monti". Lo afferma in una nota la candidata per la lista Monti, Katia Stancato. "Da un lato - aggiunge - abbiamo un centrosinistra disomogeneo che non ha una linea comune sulle politiche del lavoro, delle infrastrutture, del welfare e che rischia di ripercorrere la strada intrapresa da Prodi nel 2006. Dall'altro abbiamo un centrodestra vincolato ai diktat della Lega che pretende l'incostituzionale riserva del 75% dell'entrata delle tasse al Nord e che vuole semplicemente costruire la Macroregione a discapito dei cittadini del Sud e di quelli calabresi in particolare. A latere c'é la protesta di Grillo che non si trasformerà mai in proposta. Con queste premesse se non si premieranno le forze responsabili , realmente disposte a concedere al territorio occasioni di crescita, le condizioni del Meridione peggioreranno".

    "Ora dobbiamo far ripartire il Paese e lo dobbiamo fare guardando alle nuove generazioni, perché - come direbbe il Professor Monti - 'ciò che giova ai giovani, giova al Paese'". Lo afferma in una nota Carmelo Lentino candidato per 'Scelta Civica'. "Ed è per questo - aggiunge - che va favorito l'accesso dei giovani nelle professioni, in politica e nelle istituzioni: la nostra parola d'ordine è e deve essere il merito, spazio a chi è capace. Per questo vanno subito eliminati nepotismi, cooptazioni e baronie. Servono quattro misure urgenti per favorire l'accesso dei giovani al mondo del lavoro: tirocini, più interconnessione tra università e imprese, formazione continua e mobilità. Dobbiamo migliorare i servizi di orientamento e di consulenza per la ricerca di un impiego e introdurre forme di detassazione per chi assume under 30. La classe politica che ha governato negli ultimi venti anni ha rubato il futuro alla mia generazione ed ha portato il Paese vicino al fallimento"

    Antonella Stasi, candidata al Senato per il Pdl, ha incontrato a Cutro un folto gruppo di sostenitori di centrodestra. Presenti anche il consigliere Rosario Mattace che ha introdotto e coordinato i lavori, il Vice Presidente del Consiglio Comunale Massimo Tambaro, il consigliere provinciale Pasquale Le Rose ed il responsabile del movimento dei DemoKratici Enzo Sculco. "Cutro è tra i centri più popolosi della provincia di Crotone - ha detto Antonella Stasi - un paese che vanta una importante storia, ma che ha sofferto per la mancata realizzazione di un progetto di sviluppo industriale. La nascita di un polo di aziende che avrebbe dovuto portare lavoro e rappresentare il motore per buona parte della provincia, si è miseramente infranto sul muro degli interventi a pioggia provenienti da Sovvenzione globale, Contratto d'area e legge 488, destinati ad imprenditori senza scrupoli che, venendo da fuori regione e trovando terreno fertile in una politica che si è lasciata abbindolare da promesse di sviluppo straordinario, hanno lasciato solo il vuoto e speranze deluse. La nostra storia di calabresi e crotonesi in particolare, dovrebbe insegnarci che bisogna imparare a camminare da sé. La Regione non è lontana dalla provincia di Crotone. L'attuale governo regionale ha fatto la sua parte, dando notevoli risorse al territorio Crotonese, anche se gli obiettivi da raggiungere sono ancora molti".

    "Gli organi di stampa sono tenuti a diffondere le notizie, a dare visibilità ai fatti di cronaca. In occasione delle votazioni tanto più sono chiamati a dare spazio a tutti i Partiti, per par condicio". Lo afferma in una nota il candidato alla Camera per la lista 'Io amo l'Italia' Mario Cipriano. "Tuttavia - aggiunge - gli organini di comunicazione di più città limitrofi, quali Vibo Valentia, Lamezia Terme, Catanzaro, Crotone e Cosenza, hanno trascurato un partito che nel contesto nazionale si presenta più piccolo, ma non meno importante per molti, questi è 'Io amo l'Italià nonostante il rappresentante Magdi Cristiano Allam ricopra ruoli fondamentali nel panorama italiano: vice direttore del Corriere della sera, Europarlamentare. Questo è un fatto deprecabile perché tutti devono avere voce, tanto più le minoranze, che si fanno rappresentanti di problemi locali fortemente sentiti. Diamo voce a tutti, perché tutti siamo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti, e che ci rappresentino finalmente".

    "Ha ragione la Presidente del Pd Rosy Bindi quando afferma che il tema del sovraffollamento delle carceri è un problema di prima grandezza, da affrontare nel prossimo Governo di centro sinistra a guida Bersani". Lo afferma, in una dichiarazione, Eva Catizone, candidata al Senato per Sel. "Una tematica - aggiunge - che riguarda la dignità di detenuti e detenute (e con essi dei loro figli e delle loro famiglie), oggi non più rinviabile. Per questo il prossimo governo dovrà affrontare temi anche coraggiosi, a partire dal reato di tortura sino al regime di 41 bis, che Sel, come noto, ritiene restrittivo delle libertà individuali. E' giusto che ci ha sbagliato paghi, ma non si capisce perché siano negate libertà basilari a partire ad esempio della lettura, quasi che fossimo all'epoca dei libri vietati". "Nella convinzione - conclude Eva Catizone - che il tasso di civiltà e tolleranza di una comunità si misura anche sulla base del grado di dignità da riconoscere agli altri, inclusi coloro i quali sono ospitati all'interno di un sistema carcerario ormai obsoleto e da rifondare".

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