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    Elzioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elzioni politiche, dichiarazioni e commenti

    19 feb 13 Toglieteci tutto... ma non le nostre piazze. Anche in Calabria gli attivisti del MoVimento5Stelle hanno prenotato le piazze delle maggiori città (da Reggio a Cosenza) per trasmettere la diretta streaming del "Sarà un piacere day", la chiusura dello "Tsunami tour" di Beppe Grillo da piazza San Giovanni a Roma. Venerdì 22 febbraio, a partire dalle ore 18, si concluderà la campagna elettorale del M5S con quello che si preannuncia essere il "grande evento" che cambierà il volto della politica intaliana. "D'altronde il primo grande cambiamento di questa campagna elettorale - è detto in una nota - lo ha già compiuto Beppe Grillo riempiendo le piazze italiane con il suo "Tsunami tour" (altro che le foto taroccate di Bersani a Milano...). E ha ribadito il cambiamento domenica scorsa con la sua scelta di non andare in tv. Ci sono due modi di fare campagna elettorale - ha scritto in un post -: il primo, serviti e riveriti nei salotti tv, magari con trasmissioni cucite addosso; il secondo: nelle piazze, tra la gente. Perché la politica è delle persone. Venerdì prossimo vi aspettiamo numerosi nelle varie piazze calabresi che si sono attrezzate per l'evento conclusivo della campagna elettorale a 5 stelle". Queste le piazze calabresi in cui sarà possibile assistere alla diretta del "Sarà un piacere day": Cosenza-inizio Corso Mazzini, Catanzaro-Piazza Brindisi, Girifalco, Chiaravalle, Soverato, Serrastretta, Taverna, Crotone, Diamante, Praia a Mare-Piazza Italia, Pizzo, Reggio Calabria, Rossano Calabro e Vibo Valentia.

    "Leggo con sorpresa, le lamentele del coordinamento provinciale del PdL nei miei confronti". Lo afferma, in una dichiarazione, Beniamino Quintieri, capolista alla Camera per la Lista Monti, che replica a quanto affermato nei giorni scorsi dal Pdl di Cosenza secondo cui "non basta essere cosentini o calabresi per meritarsi il voto degli elettori". "Mi si accusa, nei vari ruoli da me ricoperti - aggiunge Quintieri - di non avere fatto nulla per la mia città, Cosenza e per la Calabria. Personalmente credo di aver fatto e fare ancora molto per la mia regione, ovviamente solo cose positive. A tal proposito, già in passato, lanciai una proposta, pronto a confrontarmi con ciascuno dei singoli candidati pidiellini alla Camera, su chi realmente avesse fatto di più, ovviamente di positivo, per questa regione. Di fronte a questa sfida, come previsto, nessuno si è mai fatto avanti"

    Appello delle Donne reggine per il voto a Rivoluzione Civile. "La violenza contro le donne - è scritto in una nota - in Italia, nel Sud e in Calabria costituisce un problema sempre più grave, i numeri parlano chiaro: una donna su tre - in una età compresa tra i 16 e i 70 anni - è stata vittima di violenza anche se il 35% delle vittime non presenta denuncia. Le donne trasportano un pesante fardello in termini di cura delle famiglie, mentre il contributo degli uomini è tra i più bassi nel mondo; d'altronde l'abuso degli uomini a picchiare le donne appartiene alla storia recente. Chiediamo al prossimo governo italiano di porre il problema della violenza sulle donne all'ordine del giorno della politica nazionale; chiediamo l'introduzione del reato di femminicidio nel codice penale e una norma che preveda che i reati connessi a violenza sulle donne devono essere esclusi dal novero dei reati che possono godere di benefici".

    Stamattina, nella zona del fiume Oliva, tra i comuni di Amantea ed Aiello Calabro, Gabriella Stramaccioni, capolista alla Camera di Rivoluzione Civile, e Sonia Rocca, candidata al Senato, accompagnate da attivisti e militanti di associazioni ambientaliste e di comitati di tutela del territorio, hanno avuto modo di visitare e di constatare direttamente la vastità e la quantità dei terreni avvelenati dagli interessi della criminalità organizzata e di affaristi senza scrupoli, grazie alle connivenze della mala-politica. Alla luce di quanto visto ed appreso in questi giorni di campagna elettorale in Calabria, Gabriella Stramaccioni ha chiesto espressamente: "la riapertura delle indagini sulla morte del capitano Natale De Grazia, attese le gravi novità emerse nella commissione parlamentare presieduta dall'onorevole Pecorella e, di conseguenza, pure a seguito di quanto appreso da inchieste giornalistiche recenti, la riapertura anche delle indagini sulle navi dei veleni, chiuse dopo le dichiarazioni della Ministra berlusconiana Prestigiamo, incredibilmente avvalorate dall'ex procuratore Piero Grasso, all'epoca capo della procura antimafia ed oggi arruolato nelle fila del Pd".

    La Vicepresidente Antonella Stasi ha incontrato il gruppo dirigente del movimento politico Araba Fenice. Dal confronto è emersa la determinazione di sostenere con il voto non solo la linea politica del Pdl, ma soprattutto la persona Antonella Stasi. L'intento manifestato da Araba Fenice deriva dall'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Vicepresidente, la quale è stata sempre, nei due anni di Giunta, punto di riferimento per il territorio, cogliendo ogni occasione per motivare i crotonesi ad una concreta possibilità di cambiamento, con interventi reali che stanno dando i primi frutti. All'incontro affollato, oltre al gruppo dirigente, sono stati presenti numerosi attivisti ad attestare che il supporto alla candidata al Senato è unitario e forte. Antonella Stasi, soddisfatta per il sostegno, ricorda che "La partecipazione attiva alla politica dei tanti movimenti che si sono creati, serve a creare confronto e interagire più da vicino con la gente. Il loro è un lavoro 'di base' del quale i grandi partiti non possono fare a meno. L'amicizia e la disponibilità di Araba Fenice darà un contributo rilevante al voto e farà sentire con forza che i crotonesi ci sono, pronti ad ottenere un eccellente risultato, che darà continuità al lavoro svolto da me a dall'intera Giunta Scopelliti".

    "E' fondamentale votare per il Popolo della Libertà perché siamo l'unico grande partito moderato che ha garantito i governi più stabili degli ultimi 50 anni, realizzando tutte le priorità presentate nei programmi elettorali. La situazione critica in cui oggi versa il nostro Paese ha bisogno di un governo credibile ed affidabile che sappia restituire fiducia ai cittadini e alle imprese. Le nostre proposte non sono promesse elettorali ma soluzioni immediatamente attuabili accompagnate da un preciso piano di governo e delle risorse finanziarie necessarie". Così Jole Santelli in un editoriale pubblicato sul sito del Gruppo PdL alla Camera. www.pdlcamera.it

    Bagno di folla ieri sera alla sede della Comunità Montana di Piano Lago per l'incontro elettorale del Pdl in vista delle prossime elezioni politiche. Centinaia di simpatizzanti hanno partecipato alla riunione organizzata dai circoli del Savuto , alla quale sono intervenuti l'assessore regionale al bilancio, Giacomo Mancini, e il candidato al Senato del Pdl, Antonio Gentile. Mancini ha evidenziato "la bella notizia dell'approvazione dei Pisl, che consentirà a tanti comuni di poter usufruire di fondi per l'innovazione, la rete dei servizi, l'integrazione dell'offerta. Grazie all'impegno del sottoscritto e dell'assessore Gentile la metropolitana leggera sia stata rimodulata : con venti milioni di euro in più partirà dal Savuto e si concluderà a Montalto, integrando tutta l'area Sud che nel precedente progetto non esisteva". Concludendo i lavori il sen Antonio Gentile ha sottolineato come "il Savuto, che nel passato ha avuto grandi uomini come Giacomo Mancini e Pietro Buffone, oggi ha solo il Pdl a difenderne le prerogative. Il centrosinistra contesta Aprigliano comune dove abbiamo impiantato un centro di ricerca eccellente: ebbene , vi dico che il 2010 il Sindaco di Aprigliano del centrosinistra fece una richiesta al commissario straordinario dell'Asp per impiantare nei luoghi dove oggi si farà ricerca mondiale un archivio di carte perdute. L'ospedale di Rogliano, creato da Pietro Buffone con i risparmi degli emigrati, debba essere custodito : per questo, io credo che la sua gestione debba passare dall'azienda ospedaliera a quella sanitaria"

    "E' dall'inizio della campagna elettorale che dal Pd riceviamo solo silenzi, un mix tra imbarazzo e indifferenza. Dopo l'onorevole Rosy Bindi, che ha deciso di sfuggire ad un confronto pubblico e non ha raccolto il mio invito, stavolta è il turno dell'onorevole Marco Minniti, il quale, per la verità, ai silenzi ci ha proprio abituato". Lo afferma, in una dichiarazione, il vicepresidente del Gruppo Pdl della Camera, Jole Santelli. "Il capolista del Pd al Senato - aggiunge - pare snobbare la proposta del Presidente Scopelliti di tenere un confronto pubblico sulle tematiche di reale interesse dei calabresi: qual é il motivo? Forse la campagna elettorale del Pd, contenutisticamente vuota e contraddistinta solo da slogan, non prevede che i cittadini conoscano le intenzioni di quel partito per la crescita del territorio? Oppure c'é il timore di fare cattiva figura per la poca conoscenza delle istanze locali? La risposta sarebbe gradita, almeno quale segno di rispetto per l'elettorato". "Purtroppo siamo abituati - dice ancora Jole Santelli - a chi interpreta questo ruolo con la mentalità dei colonizzatori. Quindi tale atteggiamento non ci meraviglia. I calabresi, però, sono attenti e sanno ben giudicare. Per questo Marco Minniti, se c'é, dovrebbe avere il buon senso di battere un colpo e rispondere".

    "La ragione per la quale la Cgil ha scelto di caratterizzare questa stagione, anche quella della campagna elettorale, con la proposta del Piano del lavoro, è che nessuno venga lasciato indietro". Lo ha detto la segretaria della Cgil Susanna Camusso nel corso di un'iniziativa a Crotone.
    "In gran parte del nostro Paese si vive in una condizione di miseria e non di povertà, di rassegnazione ed impossibilità di cambiamento". Lo ha detto a Crotone la segretaria della Cgil, Susanna Camusso. "In questi anni di crisi infinita - ha aggiunto - c'é stata l'interruzione della relazione tra lavoro e dignità. La parola dignità al fianco del lavoro è stata una conquista che è venuta insieme alla libertà del nostro Paese ed era legata al fatto che il tema non era semplicemente non essere più poveri".
    "Un Paese come il nostro, che ha segnato straordinari avanzamenti ma anche straordinarie contraddizioni e difficoltà, non può sopravvivere nell'attesa di qualcosa. Deve ricostruire se stesso perché è di ricostruzione che in realtà bisogna parlare. Ricostruire se stesso intorno ad un'idea che dia obiettivi e risposte alle persone". Lo ha detto la leader della Cgil Susanna Camusso a Crotone.
    "La Calabria, che tante volte viene invocata come il punto di separazione, ha bisogno di sentirsi parte del Paese". Lo ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, a Crotone. "E' evidente - ha aggiunto - che la Calabria, che in tante occasioni si sente davvero l'ultima delle regioni italiane, ha bisogno innanzitutto di sentirsi parte del paese che non è caratterizzato dallo sfascio populista che vediamo crescere con alta intensità anche in questa campagna elettorale, ma dall'indicazione di una strada"
    "Le tutele non sono un qualcosa che bisogna cercare di abrogare". Lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso a Crotone. "Bisogna agire - ha aggiunto - sul fatto che la qualità del lavoro è fondamentale per la crescita dell'impresa e del Paese. Dobbiamo cercare di ricostruire una capacità di retribuzione del lavoro che permetta alle persone di non sentirsi povere e precarie, ma di essere in grado di progettare la loro vita".
    "E' straordinariamente importante che si apra una stagione di dialogo con Confindustria e con tutte le altre associazioni che abbia però anche l'idea di ricostruire perché non si può agire solo sulla flessibilità e sulla precarietà". Lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso a Crotone. Se qualcuno ci guarda dall'estero, il nostro Paese sembra essere fatto da presidenti e commissari. Abbiamo un commissario per qualunque emergenza" ha proseguito. "Siamo di fronte al fatto che qualunque cosa dobbiamo fare - ha aggiunto - ci inventiamo prima un presidente e poi le cose da fare. Noi stiamo discutendo del comitato per l'agenda digitale e non abbiamo ancora detto dov'é il luogo in cui si parte concretamente con gli investimenti per ridurre il divario di questo Paese".

    "Queste elezioni sono caratterizzate dal fallimento del sistema bipolare. In realtà c'é già un accordo tra la destra e la sinistra, fra Monti e Bersani per poter realizzare un programma al compromesso". Lo ha detto Antonio Di Pietro a Reggio Calabria a margine di un'iniziativa elettorale. "Noi - ha aggiunto - vogliamo rompere questo cerchio dannato, e per questa ragione con Rivoluzione Civile proponiamo un programma alternativo alle politiche di Monti che riteniamo essere un programma che indebolisce i più deboli ed i più onesti ed ha creato nuovo disagio sociale. Soprattutto non ha risolto il problema dei problemi: da una parte l'occupazione, dall'altra la legalità. Dopo 21 anni esatti siamo al punto di partenza. Con una grande corruzione, una classe politica fortemente compromessa e con chi stava al governo, a cominciare da Monti, che si è girato dall'altra parte mentre si facevano affari sporchi". "Allora - ha concluso Di Pietro - è meglio affidarsi a qualche magistrato in più in Parlamento, ed ad un delinquente in meno".
    "Il Presidente della Repubblica dice di non dire nulla, ma invece dice pure troppo rispetto a quello che dovrebbe dire un Capo dello Stato". Lo ha detto Antonio Di Pietro a Reggio Calabria. "Perché, proprio lui, non dovrebbe dire - ha aggiunto - che durante la campagna elettorale si deve evitare un corto circuito giudiziario e informativo rispetto a fatti gravi come lo scandalo Mps o Finmeccanica. Perché è la Costituzione che garantisce il diritto di un cittadino di essere informato".
    "Grillo vuole sfasciare tutto".Lo ha detto Antonio Di Pietro a Reggio Calabria. "Vogliamo sapere da Grillo - ha aggiunto - per quale ragione si comporta come Berlusconi quando dice che i magistrati sono il cancro della democrazia. Il comportamento di Grillo è di una persona che non ha il coraggio di presentarsi ad un confronto in Tv, per mostrare quali siano le sue proposte. E' troppo facile stare su una piazza e fare soliloqui".
    "Denuncio formalmente, e questa mattina lo abbiamo denunciato anche davanti al Tar, il comportamento della televisione pubblica che propone un confronto a tre". Lo ha detto Antonio Di Pietro a Reggio Calabria. "Come se i leader candidati - ha aggiunto - siano solo Monti Bersani e Berlusconi. E gli altri che sono, figli di madre vedova? Ingroia ce l'ha, si o no, una madre politica. Si presenta alle elezioni. E perché non può confrontarsi?"
    "Monti si preoccupasse di rispondere agli italiani per quale ragione, nonostante sia stato avvisato due volte, da me e da Italia dei valori, non ha provveduto per tempo a vedere cosa stava succedendo all'interno del Monte dei Paschi di Siena. Si è girato dall'altra parte come un Ponzio Pilato qualsiasi". Lo ha detto Antonio di Pietro a Reggio Calabria. "E farebbe bene anche a rispondere agli italiani - ha aggiunto - per quale ragione non ha fatto quello che per ben quaranta volte abbiamo chiesto di fare al Governo, cioé vedere cosa stava succedendo all'interno di Finmeccanica e di rimuovere Orsi al quale, come ha detto in una intercettazione, 'non gli ho stretto la mano, ma non gli ho fatto niente', dimostrando ancora una volta di essere come Ponzio Pilato. Ricordo ancora una volta che il Vangelo manda all'inferno sia Erode, che ammazza i bambini, sia Ponzio Pilato che si gira dall'altra parte, mentre il popolo italiano è rimasto in croce".
    "Un voto veramente utile é quello che serve a liberarci da un regime". Lo ha detto Antonio Di Pietro a Reggio Calabria. "Il voto utile - ha aggiunto - è quello dato a Rivoluzione civile che permette a noi di andare in Parlamento e cambiare leggi e persone. Perché noi, con grande senso di responsabilità, abbiamo fatto un passo indietro, per mettere avanti persone della società civile, che hanno una storia da raccontare; anche qui, in Calabria, con la Stramaccioni, con Falcone".

    L'assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Caridi, ha incontrato stamattina i rappresentanti delle 40 aziende calabresi destinatarie dei finanziamenti previsti dal bando PIA 2010. Le aziende - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale - sono state ricevute nella sede del Dipartimento per la firma dell'atto di adesione e obbligo. Si tratta del primo gruppo di imprese beneficiarie delle 93 finanziate dal bando che ha erogato agevolazioni per un importo complessivo di 42 milioni di euro. Nei prossimi giorni saranno invitate alla firma le restanti aziende. "Attraverso questo tipo di azione - ha detto l'assessore Caridi - attivata dal Dipartimento Attività produttive nel contesto di una strategia complessiva volta a favorire lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo locale, miriamo a riqualificare e valorizzare il sistema delle piccole e medie imprese". Con la sottoscrizione dell'atto di adesione ed obbligo vengono stabilite, tra le parti, le modalità di erogazione del contributo, i tempi e le modalità per la realizzazione degli interventi e della relativa rendicontazione. Secondo l'assessore Caridi, "questo strumento, nel quadro di una progettazione complessiva di interventi nel breve e nel lungo periodo, dimostra la capacità del governo regionale di promuovere ed accompagnare un nuovo processo di sviluppo del sistema produttivo calabrese. Questo tipo di interventi favorisce una positiva ricaduta occupazionale e sociale per la creazione di nuove opportunità di lavoro con evidenti vantaggi per l'economia locale e regionale ed inoltre agevola le piccole e medie imprese calabresi aiutandole a migliorare la loro competitività ed efficienza nell'ambito di un mercato sempre più vasto e globalizzato".

    "Dispiace evidenziare che nel corso della visita lampo dell'on. Bersani al porto di Gioia Tauro, nessuno dei suoi accompagnatori gli abbia fatto notare che già esiste un Tavolo tecnico, istituito di concerto con l'ex Ministro Matteoli, sul quale la Regione ha portato delle proposte concrete, concordate insieme a tutte le parti interessate, non solo per il rilancio ma anche per la sua piena affermazione come infrastruttura strategica per l'Italia e per il bacino del Mediterraneo". Lo afferma la vice presidente della Regione Antonella Stasi. "Ci riferiamo ad esempio - aggiunge - alla proposta avanzata dalla Regione Calabria per l'istituzione di una zona economica speciale (Zes) su cui abbiamo avuto la più ampia condivisione da tutti i soggetti istituzionali interessati, l'Autorità Portuale e le componenti sindacali, da sempre coinvolte nel piano di rilancio dell'intera area portuale. Spiace constatare - ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - che con l'attuale Governo tecnico, né il Primo Ministro Monti, né il Ministro Passera, la cui nomina è risaputa essere stata sostenuta proprio dall'on. Bersani, abbiano avuto la sensibilità di proseguire il lavoro avviato al tavolo tecnico sul porto di Gioia Tauro. L'on. Bersani, nella sua passeggiata a Gioia Tauro, non ha fatto alcun accenno alla Zes, soluzione più volte discussa con il territorio, grazie al quale è stato definito ed approvato un piano che prevede l'individuazione di un'area portuale e retro portuale che include le aree in concessione alle società terminalistiche, la zona franca e le aree industriali, per una superficie totale di circa 740 ettari. Alla Zes abbiamo fatto richiesta che vengano ammesse aziende che svolgono attività di natura logostico/distributiva o di natura industriale e aziende di servizi in genere". "In particolare - prosegue Stasi - per consentite operazioni di: importazione, deposito merce, confezionamento, trasformazione, assemblaggio, riesportazione merce, con agevolazioni peraltro, già previste in altre realtà europee e dunque con cedibili dalla commissione Ue. Sulla struttura strategica del porto di Gioia Tauro c'é stato e continua ad esserci il massimo impegno dal parte della Regione Calabria, riconosciuto in tutte le sedi competenti e da tutti i rappresentanti istituzionali, sindacali e di categoria. Presto saranno visibili i risultati del bando sul gatewey ferroviario e avviati quelli per incentivare le imprese, così come quelli relativamente al miglioramento dell'asse ferroviario e gli investimenti di RFI che di recente ha riconfermato le risorse sull'alta capacità. Quello che avrebbero voluto sentire i lavoratori del porto, le imprese ed tutti i calabresi è un impegno concreto del futuro Governo nazionale sul riconoscimento della strategicità del porto calabrese, non per il Sud ma per l'Italia, e dunque una promessa solenne sul riconoscimento della Zes, unica possibilità per rendere competitivo il porto rispetto ai porti concorrenti del Nord Africa. Per Gioia Tauro non servono risorse infrastrutturali, quelle già ci sono, ci sono le risorse nazionali e ci sono le risorse che il Presidente Scopelliti ha voluto destinare, non solo quelli racchiusi nell'Apq ma anche quelli di bilancio regionale destinati al transhipment ed al ferrobonus". "A tal proposito evidenziamo - sostiene - i ritardi della Commissione Europea in merito alla notifica di questi incentivi, che ad oggi ancora attendono risposta. E' questo è il vero punto di forza di Gioia Tauro, quello di non aver bisogno di ingenti risorse infrastrutturali ma solo di un'attenzione per ridurre il costo del lavoro. Pertanto ben venga la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Come nuova importante infrastruttura aggiungerebbe una ulteriore chance di sviluppo ad una Calabria dimenticata nella quotidianità dai tanti esponenti politici nazionali che invece in questi giorni di campagna elettorale si ricordano che proprio in Calabria esiste, e non bisogna realizzarlo, il più grande terminal transhipment del Mediterraneo". "Non ricordiamo un impegno simile - ha concluso la Vicepresidente della Regione - quando ad esempio era Ministro l'on. Bersani il quale, nelle sue visite in Calabria ha sempre parlato di temi astratti, producendo solo demagogia".

    "Elevati valori in microtelsa potrebbero seriamente mettere in pericolo la salute di chi vive sotto l'elettrodotto a Montalto". E' quanto é scritto in una nota del Movimento 5 Stelle della Calabria e di Montalto Uffugo. "Questo - prosegue la nota - è quanto si evince dalla super perizia depositata in tribunale dagli esperti Maggiolini e Di Massa. Per gli abitanti e per il comitato 'Insieme per la salute' la notizia rimbomba come una sentenza di morte. Apparentemente menefreghistico, invece, appare l'atteggiamento dei nostri politici a tutti i livelli, i quali continuano ad essere indifferenti a questo dramma. In particolar modo questo sprezzante atteggiamento lo si riscontra nel presidente Scopelliti, il quale più e più volte si è rifiutato di ricevere la delegazione. La situazione comincia a puzzare di marcio soprattutto quando i giudici hanno rigettato la richiesta di sequestro dell'elettrodotto da parte del procuratore Granieri. Allora oggi vogliamo far suonare un ulteriore campanello dall'allarme per tutti coloro i quali stanno continuando ad infilare la testa sotto la sabbia: sappiate che da subito e in maniera ufficiale il Movimento5Stelle ne sposa la causa". "Siamo vicini quindi - aggiunge - agli abitanti di Pianette e di Lucchetta nella loro disperazione e al comitato 'Insieme per la salute' per la loro estenuante battaglia burocratica. Giovedì 21 febbraio, alle 20, saremo con un banchetto informativo a Montalto Uffugo".

    "Chi vuole davvero il confronto non ti aggredisce verbalmente un giorno sì e l'altro pure": così ha risposto Marco Minniti, a margine di una iniziativa elettorale a Brancaleone, alla domanda su quanto detto dal presidente della Regione e coordinatore calabrese del Pdl, Giuseppe Scopelliti, circa un confronto con lo stesso Minniti.

    "Serve un'azione nuova, consistente, e su più fronti, per creare nuovi posti di lavoro in Calabria. Più occupazione, con particolare attenzione, ai giovani, è l'obiettivo prioritario nel nostro impegno ". Lo sostiene il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, candidato alla Camera nella lista dell'Udc, impegnato, in questi giorni, in un lungo tour elettorale che si concluderà a Lamezia Terme, venerdì prossimo, alla presenza del segretario nazionale del partito scudocrociato Lorenzo Cesa. Oggi, Talarico, ha partecipato ad alcuni appuntamenti nel lametino e in serata a Soveria Mannelli e Serrastretta. In primo piano, nei suoi interventi, il tema dell'occupazione. "Sarà necessario - dice Talarico - puntare sulla piccola e media impresa ed occorre mettere in atto politiche ed interventi capaci di cambiare anche la mentalità culturale delle classi dirigenti e imprenditoriali. Gli esempi positivi, in Calabria, non mancano e da queste realtà, che vanno incoraggiate e sostenute - afferma Talarico - bisogna partire per creare quel circuito virtuoso che può portare alla nascita di nuovi posti di lavoro in tutta la regione. In questa azione, che abbiamo il dovere di promuovere, con spirito di coesione e sinergia, il capitale umano assume il ruolo di risorsa primaria, per innescare un nuovo processo di sviluppo in Calabria. Non ci sono ricette per soluzioni definitive - dice ancora Talarico - ma esistono le soluzioni immediate del fare, senza attendere. Sono soluzioni intermedie che possono dare respiro alle imprese ed all'occupazione e allo stesso tempo consentire di guardare lontano, predisponendo la Calabria ad affrontare con ottimismo una nuova fase di sviluppo che auspichiamo duraturo. Sviluppo e occupazione - conclude Talarico - debbono camminare di pari passo".

    "Il costo del denaro in Calabria è diventato insostenibile . Soprattutto nella Provincia di Cosenza c'é stato un aumento esponenziale dei tassi di interesse che è arrivato a piu 4 punti rispetto alla media nazionale". Lo afferma Nicola Lucchetti, candidato alla Camera per Grande Sud in Calabria. "Vorremmo sapere - aggiunge - che fine ha fatto la tanto declamata Banca strombazzata quattro anni fa dalla Provincia di Cosenza e dalla Camera di Commercio. Vorremmo chiedere quanti interventi abbia effettuato, considerando che ha utilizzato sottoscrizioni pubbliche e private, e quali vantaggi abbia dato. E' un'operazione verità che chiediamo ad Oliverio e Gaglioti "

    Indirizzi e strategie del Partito Liberale Italiano al centro di una conferenza stampa, allargata ai cittadini, militanti e sostenitori tenutasi in un noto locale reggino. A fare gli onori di casa, il presidente del Partito Liberale calabrese, Giuseppe Giarmoleo, il quale ha presentato i candidati locali "Liberali per l'Italia - Pli" alla Camera, Eugenio Barca, Luca Tiano, Gianluca Barbarossa, Andrea Cavaliere, Antonio Aiello, Francesco Gagliardi, Michele Olla e Luigi Gaudio, rimarcando come "siano tutti espressione della società civile, animati esclusivamente dal desiderio di portare il loro personale contributo alla rinascita della vera tradizione liberale". A prendere la parola, poi, è stato il presidente nazionale del partito, Enzo Palumbo, il quale ha innanzitutto sottolineato come il "Pli corre da solo in questa competizione elettorale, perché gli altri schieramenti a parole si dichiarano liberali ma di fatto non lo sono, considerato che si rifanno al dirigismo statalista o al populismo giustizialista. Ed invece l'Italia ha estremo bisogno di recuperare la più autentica tradizione liberale per uscire da una pesante crisi economica e sociale, ulteriormente aggravata da un anno di governo tecnico, che conducendo la tassazione a livelli assurdi, ha decretato la chiusura di migliaia di attività produttive".

    In un clima di grande partecipazione e interesse, la Vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, candidata per il Pdl al Senato, ha incontrato la cittadinanza di Petilia Policastro. Oltre 250 le presenze in sala, riferisce un comunicato, insieme al sindaco Fera ed a tutti gli amministratori di centrodestra, con il coordinamento dell'avv. Antonio Ierardi. "La mia presenza nei centri della provincia di Crotone - ha detto la Vicepresidente Stasi - durante questa breve ma intensa campagna elettorale mi ha fatto sentire, come non mai, che c'é ancora molta voglia di politica, quella seria e concreta, e la partecipazione popolare di stasera lo conferma. Questo è un momento molto delicato per la politica nazionale, per quella regionale e a maggior ragione per la provincia di Crotone. La necessità di confermare, con il voto, la fiducia alla nostra linea di governo è indispensabile affinché il nostro territorio possa continuare ad essere tutelato. Ci sono state molte battaglie, come quella per il mantenimento della provincia che avevano deciso di smantellare, o per l'aeroporto che avevano deciso di chiudere, ma c'é in gioco molto altro, e noi siamo pronti alle sfide. Abbiamo l'esigenza di tenere salda l'unità territoriale e una identità fortissima che si traduce in volontà di riscatto, di crescita, di possibilità che si creino per i giovani spazi in un mercato del lavoro oggi interamente da reinventare". La Vicepresidente ha annunciato gli imminenti finanziamenti che la Regione ha concesso al Comune di Petilia, oltre 1,6 milioni di euro per realizzare impianti sportivi come il Palazzetto di Pagliarelle, il Parco giochi di Pagliarelle, il campetto di Camellino, circa 400 mila euro per il centro storico e, soprattutto 500 mila euro per rifare il tetto della Santa Spina ed il percorso via Crucis, intervento sollecitato più volte dall'Amministrazione comunale. Risultati resi possibili grazie ad un'attenzione della Giunta Scopelliti verso questo territorio.

    "Il mio partito, il Partito democratico, è riuscito ad affermarsi, anche attraverso la leadership di Pierluigi Bersani, come l'unica forza politica oggi presente in Italia capace di coagulare intorno alla sua classe dirigente, e alla moltitudine dei suoi sostenitori, simpatizzanti, volontari ed elettori, i mezzi necessari a diventare la prossima forza di Governo che è necessario ed utile sostenere e rafforzare". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Mario Maiolo. "Oggi, più che mai, è evidente - aggiunge - il ruolo del Partito Democratico come sola forza in grado di risvegliare e risollevare l'Italia dalla disillusione e dal fallimento del populismo berlusconiano. Ne sono dimostrazione le parole di Bersani, in occasione della sua visita a Cosenza di lunedì scorso, e dalle quali è emersa chiaramente la condanna senza appello al Governo Regionale e al Presidente Scopelliti con il riferimento a una 'Calabria che fa fatica a rialzarsi perche' ha una sanità allo sfascio, i rifiuti per strada e che quindi ha bisogno di un nuovo governo regionale che le dia dignita". Quella dignità e quel rispetto, aggiungo, che il Governo della nostra Regione sembra ancora lontano dal voler tributare ai lavoratori, ai precari, alla società civile laddove, com'é accaduto oggi, a soli cinque giorni dal voto, la Giunta Regionale ha approvato la stabilizzazione full time dei dipendenti regionali ex Lsu-Lpu: ciò significa dimostrare un'aberrante visione dei bisogni e del rispetto dei diritti". "Così come si era cercato - prosegue Maiolo - di fare con il comparto sanitario, solo pochi giorni fa, con la 'pretesa' di approvare, dopo tre anni di totale disinteresse al problema, una nuova legge per stabilizzare i precari della Sanità, in piena campagna elettorale, è evidente lo scopo strumentale di tali manovre ma, soprattutto, è ancora più evidente la debolezza di un approccio che vede i diritti inseriti in una logica di dipendenza propria di un sistema clientelare che risponde ai bisogni dei cittadini senza la costruzione di una lungimirante visione generale ma solo come un ultimo tentativo di 'accaparrarsi' voti utili con tattiche demagogiche. Il diritto al voto, la libertà di riconoscere alle proposte politiche l'organizzazione della speranza non può essere 'violentato' come sta cercando di fare Berlusconi a livello nazionale e Scopelliti in Calabria. Il Partito Democratico si configura in questo contesto come l'unico strumento politico creato per svolgere un ruolo lungimirante che porti l'Italia ad esercitare un compito di primo piano nella costruzione degli Stati Uniti d'Europa, che abbia le dimensioni e la base necessaria, che abbia una competente e moderna classe dirigente in grado di sostenere questi obiettivi". "Ma soprattutto, esso è l'unica forza - dice ancora Maiolo - che si pone come capace di comporre un Governo lontano dalla confusione di una destra incapace di dimostrarsi 'presentabile' e dall'ingovernabilità di parti più 'estreme' della sinistra che, con la loro visione del mondo, dell'economia e della società, si collocano fuori dal quadro parlamentare in senso strettamente istituzionale. L'unica forza in grado di svolgere un ruolo ben più lungimirante e, se pur nei limiti di una necessariamente dura dialettica elettorale, porsi come interlocutore politico in grado di ascoltare e raccogliere non solo quanto di buono contiene l'Agenda Monti, ma anche i mezzi e le capacità che in parte questo attuale governo esprime, al riparo da alcuni plausibili timori che vedono questa nuova forza come un progetto di arroccamento al potere e non già, come potrebbe essere, un'iniezione di energie civiche e competenti che irrobustiscono l'organizzazione politica". "Per questi motivi e a tal fine - conclude - continueremo a lavorare per la costruzione di una forte base di consenso elettorale sufficiente a dispiegare tutte le potenzialità che un grande partito possiede e merita di sprigionare".

    "Altro giro altra bugia. Dopo aver seminato la Calabria di inesistenti nuovi ospedali spoke, il presidente Scopelliti ha preso in giro anche i cittadini di Rogliano e di tutto il Savuto". E' quanto affermano, in una nota congiunta, il deputato Franco Laratta e il consigliere regionale, Carlo Guccione, entrambi del Pd. "Il Santa Barbara sarà smantellato. Lo smantellamento - proseguono Laratta e Guccione - è già in atto in queste ore. Altro che ospedale all'interno dellàAzienda ospedaliera cosentina promesso dal presidente Scopelliti con medicina, riabilitazione, lungo degenza, day surgery unico aziendale, radiologia con tac, laboratorio analisi, punto primo intervento ecc. Molte di queste cose sono rimaste sulla carta o in via di smantellamento. Nelle ultime ore stanno smantellando anche il day surgery. L'ospedale di Rogliano sarà cancellato. Un grave colpo ad un'area che ora rimarrà priva di ogni forma di assistenza e cura. Un errore gravissimo che la dice lunga sull'affidabilità di Scopelliti, che passa dalle inaugurazione farlocche, all'annuncio di nuovi ospedali, mentre la sanità affonda".

    La Vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi, incaricata dal Presidente Scopelliti, ha convocato e coordinato un incontro tenutosi stamani nella Sala consiliare del Comune di San Ferdinando inerente la realizzazione dell'impianto di rigassificazione nell'area di Gioia Tauro-San Ferdinando-Rosarno. Alla riunione hanno preso parte, oltre alla Vicepresidente Stasi, il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi, il sindaco di San Ferdinando Domenico Madafferi, quello di Rosarno Elisabetta Tripodi e quello di Gioia Tauro Renato Bellofiore, il segretario generale dell'Autorità portuale di Gioia Tauro Salvatore Silvestri e il dirigente dell'area amministrativa dell'Autorità portuale Pasquale Faraone. In rappresentanza della Confindustria di Reggio era presente Gualtiero Tarantino, mentre per la società realizzatrice dell'impianto di rigassificazione hanno partecipato i due amministratori delegati: Filippo Di Peio e Valter Pallano, assieme al progettista e responsabile dei lavori, Franco Canepa. Presenti anche gli esponenti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Sul. La Vicepresidente Stasi, sintetizzando le esigenze prospettate dal territorio rappresentato dai sindaci presenti, ha manifestato l'opportunità di rinviare la riunione del Comitato portuale prevista per domani al fine di consentire un'interlocuzione con la società proponente, alla luce dell'accelerazione procedimentale recata dall'art. 38 della legge 134 del 2012. Anche i rappresentati della società Lng Medgas Terminal hanno concordato sullo slittamento della data stabilita per la riunione del Comitato portuale. Intanto, è stato stabilito, che il prossimo 27 febbraio, alle 12, nel Comune di San Ferdinando sempre su convocazione della Regione, si terrà una riunione per esaminare il progetto con la società proponente. Ed è stato deciso inoltre, che la Regione provvederà a indire successivi incontri per analizzare e ridiscutere il protocollo in essere tra la Regione stessa e la Lng Medgas. Infine, si è concordato che la riunione del Comitato portuale, che dovrà occuparsi della deliberazione inerente il rilascio della concessione demaniale marittima a favore della Società Lng, si terrà il prossimo 6 marzo 2013. "Considerato l'imminente appuntamento elettorale - ha dichiarato la Vicepresidente Stasi - è risultato inopportuno aprire una discussione così importante e strategica che nel bene o nel male inciderà considerevolmente sulla Calabria e sul destino dei territori della Piana di Gioia Tauro. Pertanto, anche su richiesta dei Sindaci, come Regione abbiamo ritenuto opportuno concordare uno slittamento dei termini, al fine di affrontare la questione con più serenità, d'accordo, peraltro anche con la stessa Lng. Già dalla prossima settimana partirà un serrato confronto tra le parti ed una interlocuzione con tutti i maggiori rappresentati di interessi del territorio, al fine di individuare una decisione la più condivisa e utile per il territorio".

    "Non sono tra quelli che contesta al presidente del Consiglio Monti di essersi candidato, ma gli argomenti con i quali porta avanti la sua candidatura". Lo ha detto il commissario del Pd della Calabria e candidato alla Camera, Alfredo D'Attorre, nel corso della conferenza programmatica della Cgil per il Piano sul lavoro. "Contesto il fatto che Monti - ha aggiunto - dica e pensi che per governare un Paese come l'Italia il principale sindacato, come la Cgil, sia un problema anziché una risorsa. Il primo punto da affrontare è cambiare il metodo: quando il Paese ha saputo togliersi dai guai, l'ha fatto utilizzando dialogo e concertazione. In questo ultimo scorcio della campagna elettorale anche chi governa questa regione improvvisamente si mette a chiedere confronti, dibattiti, dialogo. Ci poteva pensare prima su tanti settori, dalla sanità ai fondi strutturali, ai rifiuti su cui si è pervicacemente rifiutato di aprire qualsiasi confronto con parti sociali, sindacati e forze dell'opposizione". "Dalla Calabria - ha detto ancora D'Attorre - lanciamo il messaggio che c'é un Sud diverso da quello descritto in questi anni, un Sud pronto ad essere protagonista della ricostruzione nazionale. Non abbiamo più bisogno di fandonie. Basta con storie come il ponte sullo Stretto, che non fanno altro che offendere l'intelligenza di noi meridionali. Ieri con Bersani siamo stati a Gioia Tauro, in questo luogo simbolo di ciò che il Mezzogiorno potrebbe essere e non è. Si concentrino lì le risorse: sul retro-porto, sulla infrastrutturazione e su tutto ciò che serve a far funzionare il porto di Gioia Tauro anziché inseguire storie come il Ponte o altre amenità come la Banca del Mezzogiorno. Questo è il risultato di ciò che la destra ha offerto al Sud in questi anni. Dobbiamo chiamare i vertici delle grandi aziende pubbliche, a partire da Ferrovie dello Stato, Anas e Eni e spiegare loro una volta per tutte che la Calabria fa parte dell'Italia e che le questioni che riguardano questa regione non possono essere affrontate con una logica puramente ragionieristica".

    "Chi ha voluto nel 2007 il Centro cuore agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, senza porsi il problema dell'esistenza già di due cardiochirurgie - una ogni milione di abitanti - a Catanzaro? La Giunta regionale di sinistra guidata da Agazio Loiero". Lo affermano in una nota congiunta gli assessori regionali Mimmo Tallini e Pietro Aiello. "Chi sta raccogliendo - aggiungono - le firme per l'istituzione della seconda facoltà di medicina a Cosenza? La sinistra del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. E' veramente paradossale, se non ridicola, la posizione di alcuni esponenti del Pd di Catanzaro che sembrano vivere nel mondo dei sogni oppure pensano che i catanzaresi siano selvaggi con l'anello al naso. Al commissario Pd D'Attore, candidato alla Camera a Catanzaro, e al capogruppo del Pd al Consiglio comunale Scalzo chiediamo - se vogliono veramente essere credibili - di sconfessare l'operato di ieri (le delibere di Loiero e Tripodi con cui è stato istituito il Centro Cuore a Reggio Calabria) e l'operato di oggi (raccolta di firme promossa da Mario Oliverio) degli esponenti del Partito Democratico che stanno remando contro il capoluogo. "Abbiamo in Calabria - proseguono Tallini e Aiello -un Partito Democratico che parla una lingua a Reggio, una a Cosenza e una a Catanzaro, nel tentativo di raggranellare voti in ogni città. Noi parliamo una lingua unica ed abbiamo una posizione ben precisa che è condivisa da tutti, dal Governatore Scopelliti al sindaco Abramo, dagli assessori regionali al Presidente della Provincia Wanda Ferro: le due cardiochirurgie, una ogni milione di abitanti, restano nel territorio di Catanzaro. Si tratta di quella pubblica del Policlinico Universitario e quella privata del sant'Anna Hospital. Se mai dovesse attivarsi una sezione staccata a Reggio Calabria, anche per non sprecare i 20 milioni di euro spesi da Loiero e Tripodi per acquistare le apparecchiature, questa dovrà dipendere dalla cardiochirurgia dell'Università di Catanzaro e i posti-letto non dovranno incidere negativamente sul numero complessivo dei posti-letto assegnati alla città di Catanzaro".

    "Occorre una riforma seria della legge sull'editoria e i relativi finanziamenti, in particolare quella locale". A sostenerlo, in una nota, è Jole Santelli, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera. "A livello regionale - prosegue - i condizionamenti sono tali da esprimere una stampa che ha un preciso posizionamento politico. Purtroppo mi sto rendendo conto di come alcuni giornali calabresi stiano seguendo la campagna elettorale non da osservatori ma da giocatori in campo. Sperticate lodi e ampie dissertazioni su alcune forze politiche, silenzio, trabocchetti e vera e propria manipolazione delle notizie verso altri". "Questa non è libertà di stampa - conclude Santelli - e pregiudica fortemente il diritto dei cittadini ad una corretta informazione"

    "Quella che Pierluigi Bersani ha trascorso ieri in Calabria è stata davvero una bella giornata ricca di partecipazione e democrazia che ha lasciato un segno indelebile nella mente e negli occhi di ognuno di noi". E' quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, commentando la visita fatta ieri in Calabria da Pierluigi Bersani, candidato premier del centrosinistra. "La grande, vera novità di questa campagna elettorale - aggiunge Oliverio - è rappresentata dal fatto che c'é un uomo candidato a guidare il Paese con la coalizione di centrosinistra che parla il linguaggio della verità e della sincerità, al Sud come al Nord. La grande partecipazione che si è registrata prima a Vibo e poi a Cosenza, dove si sono ritrovate migliaia di persone di cui gran parte erano ragazzi e ragazze, è il segno che i calabresi si fidano di un leader come Bersani che ha posto fra gli obiettivi principali del proprio programma la ripresa di un'attenzione concreta ai problemi del Mezzogiorno e della nostra regione a partire dagli investimenti a sostegno delle piccole e medie imprese, alla creazione di nuove opportunità di lavoro soprattutto per i giovani, alla garanzia della legalità a sostegno di progetti innovativi, capaci di determinare crescita economica e sociale. Il Patto di governo che Bersani ha proposto alla Calabria e alla sua gente costituisce l'unica proposta credibile per aprire realmente una prospettiva nuova per questa terra". "C'é ormai una consapevolezza diffusa - prosegue Oliverio - che il Mezzogiorno e la Calabria, dimenticati e penalizzati per anni dai governi di centrodestra guidati da Berlusconi e dalla Lega, potranno avere finalmente un ruolo ed un posto importante nell'agenda del nuovo Governo. Lo sviluppo di questa terra passa attraverso un atteggiamento di rinnovata serietà e responsabilità, mettendo definitivamente al bando populismi e demagogie. Soprattutto i giovani calabresi hanno capito che è necessario un vero e proprio cambiamento di rotta e di mentalità, riprendendo in mano il proprio destino e disegnando un futuro diverso e migliore per questa regione e per le generazioni che verranno. L'impegno che ognuno di noi dovrà assumere e concretizzare, quindi è quello di mettere in piedi una nuova idea di Calabria, un progetto di crescita e di sviluppo che tutt'insieme dovremo concorrere a disegnare e costruire, elaborando da subito una proposta complessiva che sappia mettere chiaramente in evidenza il fatto che lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese non passa solo tramite l'erogazione di nuove risorse, ma attraverso una serie di riforme radicali, nella piena consapevolezza che l'Italia non si salva se, come ha detto Bersani, non si affrontano e risolvono innanzitutto i problemi del Mezzogiorno e della Calabria".

    L' on. Domenico Scilipoti, candidato per il Pdl in Calabria, ha visitato oggi la casa circondariale 'Sergio Cosmai' di Cosenza. Al termine della visita, il parlamentare ha incontrato il Direttore dell' Istituto e il Comandante della Polizia penitenziaria per affrontare insieme a loro le problematiche che affliggono l'istituto cosentino. Tra le diverse tematiche affrontate nel colloquio è emersa come priorità l'esigenza del potenziamento dell'organico del personale di polizia penitenziaria operante nell'istituto, al fine di garantire una maggiore sicurezza e non sottoporre gli operatori a turni massacranti. Scilipoti ha inoltre ribadito la necessità di prevedere, per i reati minori, misure alternative alla detenzione che possano alleggerire la grave situazione del sovraffollamento carcerario.

    CasaPound ha presentato i candidati catanzaresi alle elezioni politiche. Ad intervenire Sabrina Maraziti, Francesco Martino, Emmanuel Raffaele e Mimmo Gianturco. "E' una campagna elettorale storica - ha osservato Maraziti - ma, visti gli scandali, è la credibilità molto più dei programmi che ogni lista deve mettere in campo. E' per questo che voglio sottolineare ciò che ha già fatto CasaPound, senza finanziamenti pubblici, dimostrando che la politica a costo zero é possibile se è volontariato come la intendiamo noi, che facciamo e diciamo queste cose con un decennio di anticipo su Grillo. Un sindacato, un gruppo di protezione civile, occupazioni per dare un tetto a chi non l'aveva, una onlus con missioni in Kosovo, Birmania e Kenya, un gruppo per i diversamente abili, una web radio, un mensile, uno sportello sociale, conferenze, ambiente e tanto altro". E' stato Raffaele, candidato alla Camera, ad esporre i punti programmatici della lista, puntati sulla difesa dello Stato sociale e dell'economia reale.

    Si è svolta a Rende, nei locali del Museo del Presente, un'iniziativa del Centro Democratico. Sono intervenuti i capilista di Camera e Senato, Franco Bruno e Pietro Fuda, e i candidati Serafino Conforti dirigente regionale, Andrea Cuzzocrea capogruppo in Consiglio comunale nonché il consigliere regionale Pasquale Tripodi. Gli interventi sono stati moderati da Laura Venneri, candidata alla Camera. L'introduzione del consigliere Cuzzocrea ha spaziato dai tantissimi problemi del nostro Paese e in particolare della Calabria, dall'importanza strategica del porto di Gioia Tauro, come sbocco nel Mediterraneo, alla gestione dei rifiuti, alla necessità di gestire i fondi comunitari per il rilancio dell'economia, alla necessità di riqualificare e rilanciare il turismo montano e balneare, concentrandosi sul rischio di deriva populista nel caso di una buona affermazione di Grillo. Del "rilancio di un sano meridionalismo" ha parlato anche Pietro Fuda, ricordando le tante battaglie condotte durante il Governo Prodi. Secondo Fuda "la Calabria può diventare una piattaforma di sviluppo per il Mediterraneo per la sua particolare ma poco sfruttata posizione". Le conclusioni sono state affidate a Franco Bruno, che ha sottolineato l'importanza del voto al centro-sinistra.

    "Pari dignità e pari opportunità alle imprese calabresi. Non è più accettabile, infatti, che la nostra classe imprenditoriale debba far fronte a tassi iniqui che soffocano lo sviluppo, spezzano i sogni dei giovani, danneggiano la produttività del sistema". Lo ha dichiarato il capolista di Grande Sud alla Camera, Alberto Sarra. "In questi giorni - ha aggiunto Sarra - campeggia sulle strade della Calabria, il nostro manifesto: 'Basta credito usuraio. Banca del Sud'. Un messaggio forte, un monito per il Governo che verrà. Da calabresi non possiamo più consentire che le grandi e piccole imprese della nostra regione, gli artigiani, i commercianti, siano ostacolati nell'accesso del credito. Credito che spesso serve a rilanciare le proprie attività, a dotarle di strutture tecnologiche all'avanguardia che possano permettere di alzare i livelli di competitività. Credito che servirebbe anche a favorire l'ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne, aumentando il livello occupazionale che nella nostra terra ha dati scoraggianti. Grande Sud - ha aggiunto Sarra - si batte oggi, ma soprattutto si batterà domani a Roma, affinché si attui una politica economica e fiscale che possa alleggerire le penalizzazioni che il nostro territorio è costretto a subire. E si attiverà per richiedere incentivi che aiutino le nostre imprese ad assumere ed investire. Dobbiamo adoperarci per far rivedere le modalità d'accesso al credito bancario, per far abbassare i tassi applicati in Calabria portandoli allo stesso livello delle altre parti d'Italia, per favorire, successivamente, occupazione dei giovani e delle donne. Un sistema che aiuti quei settori tradizionalmente calabresi, l'agricoltura e l'artigianato, che portano in dote grandi potenzialità di sviluppo e crescita occupazionale. E' un impegno - ha concluso Sarra - che dobbiamo ai nostri corregionali e sarà il primo tema su cui ci batteremo; se vogliamo dare una speranza per il futuro alla nostra Regione, lo dobbiamo dare battendoci affinché, il sistema creditizio, dia alle nostre imprese pari opportunità. Nulla di diverso, rispetto al resto d'Italia. Basta credito usuraio. Banca del Sud!".

    "Dire che un soggetto ha preferito la residenza a Roma piuttosto che a Reggio Calabria non è una aggressione verbale, ma una semplice constatazione". Lo afferma, in una nota, Jole Santelli, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera. "Una motivazione del genere, francamente - prosegue Santelli - non può bastare all'onorevole Minniti per sfuggire all'invito di prendere parte ad un pacato e costruttivo confronto pubblico nel solo interesse dei calabresi. Mi sarei aspettata una scusa più credibile da chi si trova chiaramente in difficoltà".

    "La lettera di Berlusconi sulla restituzione dell'Imu 2012 è un esempio di pubblicità regresso, un'offesa all'intelligenza degli italiani". Lo ha detto Rosy Bindi, capolista del Pd alla Camera in Calabria nel corso di un incontro pubblico a Roccella Jonica. "Passi per il fotoromanzo - aggiunge - della sua vita, adesso si tratta della nostra di vita e non può prendersene gioco! Sono gli ultimi fuochi d'artificio di una campagna elettorale in cui la destra gioca allo sfascio".
    "Abbiamo una coalizione, un candidato premier e un progetto che abbiamo scelto con milioni di italiani nelle primarie". Lo ha detto Rosy Bindi, capolista del Pd alla Camera in Calabria, nel corso di un incontro pubblico a Roccella Jonica. "Ci siamo preparati a governare l'Italia - ha aggiunto - con la nostra opposizione alle cattive misure e alle leggi ad personam varate dal governo Berlusconi, nel corso di una legislatura in cui abbiamo combattuto le bugie e la compiacenza dell'illegalità. Il nostro programma è stato preparato in modo serio, con un lungo lavoro che ha coinvolto tutto il partito e si è misurato con forze sociali e le migliori energie del paese". "Con noi al governo - ha concluso Bindi - l'Italia tornerà ad essere una, solidale dal Nord a Sud e il riscatto del Mezzogiorno sarà una priorità al pari del lavoro e della difesa dei beni pubblici come la scuola e la sanità, l'ambiente e il territorio".

    "Ormai, pur di attaccare la Giunta regionale guidata dal Presidente Scopelliti, non sanno più a quale santo attaccarsi". E' quanto afferma, in una nota, il vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Fausto Orsomarso. "La polemica del sindaco di Lamezia Speranza è tanto sterile quanto inutile - afferma Orsomarso - perché l'intitolazione dell'aeroporto a San Francesco da Paola dovrebbe essere solo un motivo di orgoglio e non uno strumento per creare i soliti, inutili, campanilismi. Credo che, più semplicemente, sia tutta una questione di 'pennacchio' su quale organo sia deputato a chiederne la intitolazione, fermo restando che rivendico con orgoglio di essere stato il primo a proporre San Francesco Da Paola attraverso un ordine del giorno in Consiglio regionale, peraltro votato all'unanimità. Lamezia Terme è l'aeroporto della Calabria e dei calabresi, così come l'aeroporto di Roma-Fiumicino intitolato a 'Leonardo Da Vinci' é, per eccellenza, lo scalo internazionale degli italiani. Forse, immaginandolo come cosa propria, il sindaco Speranza avrebbe preferito intitolarlo a Che Guevara". "Resto inoltre allibito - prosegue il consigliere regionale - di fronte alle dichiarazioni della fantastica coppia Laratta-Guccione sull'ospedale di Rogliano. Voglio evidenziare come, al momento, siano soltanto temporaneamente sospese alcune attività del day surgery, peraltro non tutte, e che lo stesso non subirà nessuno smantellamento, così come gli altri servizi attivi nel presidio. L'annuncio del duo Laratta-Guccione, oltre che falso, è gravissimo perché mira soltanto a creare tensione sociale in una comunità che, invece, ha bisogno solo di serenità". "Quello degli esponenti del Pd - conclude Orsomarso - è un comportamento del tutto irresponsabile perché non possono pensare di giocare sulla pelle dei cittadini con il terrorismo mediatico, per un pugno di voti"

    "Come volevasi dimostrare, a proposito di pacatezza, l'aggressività cieca porta a fare affermazioni del tutto infondate". Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale di Reggio Calabria del Pd, Girolamo Demaria. "L'on. Marco Minniti - aggiunge - non solo è nato a Reggio Calabria, ma è residente ed è sempre stato residente a Reggio e sfido l'on. Santelli a dimostrare il contrario. E' del tutto evidente che non si cerca il confronto costruttivo, al quale non ci siamo mai sottratti, ma la rissa, per nascondere l'incapacità politica di un centro destra che ha portato in un vicolo cieco la Calabria".

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