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    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

    18 feb 13 "'Lunedi mattina apriamo tutto', aveva solennemente e pubblicamente promesso il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, riferendosi al Dea di Cosenza e al Centro di ricerche biotecnologiche di Aprigliano. Ovviamente il Pdl cosentino aveva aspramente criticato chi come noi aveva solo inteso verificare se dopo le grandi inaugurazioni del presidente Scopelliti, le due strutture fossero già in funzione. E sarebbe stato davvero auspicabile". Lo affermano, in una nota congiunta il parlamentare del Pd, Franco Laratta e il consigliere regionale del partito, Carlo Guccione. "Oggi è lunedì - proseguono Laratta e Guccione - e così siamo andati a verificare: ma davanti al Dea tutto tace, tutto é fermo e i cancelli sono sbarrati; stessa scena al Centro di Ricerche biotecnologiche di Aprigliano: tutto fermo, tutto tace, cancelli sbarrati (salvo un paio di operai addetti ad installare la rete informatica). Metà del centro rimane assolutamente vuota e senza arredo. Attendiamo con ansia la nuova data di apertura".

    Un invito "a dibattere sui problemi urgenti e rilevanti che investono la Regione": lo ha rivolto il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti all'on. Marco Minniti, capolista al Senato per il Pd. "Gli ultimi giorni di campagna elettorale - ha scritto Scopelliti in una lettera aperta rivolta a Minniti - devono servire ai partiti per stimolare i cittadini a recarsi alle urne, recuperando quell'essenziale elemento chiamato partecipazione. Una partecipazione che deve passare dal confronto sulle proposte e sugli impegni che, la classe politica che verrà eletta, dovrà portare a Roma, a sostegno della crescita e dello sviluppo della Calabria. Un confronto fondato su una pacata riflessione sullo stato di salute della nostra Regione e su quei valori di etica e moralità, che devono costituire imprescindibile guida per i rappresentanti politici. Questa campagna elettorale dal cui esito dipenderà il futuro del nostro Paese, chiamato ad affrontare una crisi economica senza precedenti, con un livello occupazionale ai minimi storici, un sistema imprenditoriale che tenta di sopravvivere ad una tassazione soffocante e le famiglie italiane in condizioni di estrema difficoltà, non può passare in archivio senza che sia segnato un cambio di rotta nel rapporto politica-cittadino, che si è via via logorato. Più l'appuntamento con il voto si avvicina, più emerge forte il bisogno dei calabresi di ascoltare, capire e impossessarsi di una libera opinione, e dunque di scegliere, in totale autonomia, a chi affidare il proprio mandato". "Da tre anni - ha proseguito Scopelliti - governo questa Regione e nonostante la pesante eredità ricevuta, specie nei settori chiave quali quelli della sanità e dei rifiuti, ritengo che gli interventi messi in campo dalla nostra classe dirigente abbiano ridato il giusto slancio alla Calabria che oggi, a differenza del recente passato, spende e bene i fondi comunitari e, nel contempo, programma investimenti e misure che nel futuro si riveleranno vincenti. Sul mio ruolo, ma prima ancora sulla mia persona, si è aperta in questi anni una vera e propria battaglia politico-ideologica. A tratti selvaggia. La mia storia personale, prima ancora che politica, mi porta a fronteggiare questa situazione: senza alcun tipo di timore. Scappare, come ho già detto, non è nel mio dna. A ridosso delle elezioni sarebbe quindi produttivo che i due maggiori partiti si confrontassero sulle tematiche più stringenti per la nostra terra, in maniera da superare quella logica del dibattito a distanza in cui gli slogan e gli insulti hanno la meglio sui progetti e sulle proposte". "Invito pertanto l'on. Marco Minniti - ha sostenuto il presidente della Regione - ad un confronto in cui dibattere sui problemi urgenti e rilevanti che investono la Regione. A prescindere da chi governerà, infatti, penso che tutti i parlamentari calabresi dovrebbero perseguire lo scopo di attivarsi in maniera sinergica e progettuale, con una comunione di intenti che dovrebbe andare al di là degli schieramenti. Ritengo sia utile, quindi, discutere, in un confronto a tutto campo sulla situazione di partenza e su quello che, realisticamente, potrà essere realizzato in cinque anni, impegnando il Governo ed esercitando una propositiva attività parlamentare". "A lei, on. Minniti - ha concluso Scopelliti - la possibilità di stabilire data, lista degli invitati e pubblica piazza dove svolgere il confronto. Pronto, se lo ritiene necessario, a parlare anche delle mie esperienze amministrative passate, perché chi non ha nulla da temere non si nasconde. Sarò ben lieto di partecipare, nell'interesse della nostra Terra. Per i calabresi".

    "E' necessario inserire la cultura nei programmi per lo sviluppo del Paese. Bisogna puntare sulla centralità della conoscenza, promuovere e riconoscere il lavoro giovanile nella cultura, investire sugli istituti culturali, sulla creatività e sull'innovazione, modernizzare la gestione dei beni culturali, avviare politiche fiscali a sostegno delle attività". E' quanto afferma, in una dichiarazione, l'assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri in qualità di coordinatore della Commissione cultura delle Regioni. Caligiuri commenta - tramite un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta - la decisione della Conferenza delle Regioni che ha condiviso il documento "Ripartire dalla cultura: cinque proposte e dieci obiettivi per guardare al futuro", proposto da Federcultura. "E' quanto viene chiesto - aggiunge l'esponente della Giunta calabrese - ai candidati in queste elezioni, invitandoli, se eletti, a essere conseguenti nell'impegno parlamentare di governo". Ai lavori della Commissione cultura, che ha avviato gli atti preliminari per l'approvazione da parte della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, sono intervenuti, oltre a Caligiuri, anche gli assessori regionali Silvia Godelli (Puglia) e Fabrizio Bracco (Umbria).

    "In un momento difficile del nostro Paese serve senso di responsabilità evitando di lasciare spazio all'antipolitica proposta da Grillo, che basa la sua campagna elettorale sulla sola protesta senza nessuna proposta". Lo afferma, in una nota, Domenico Scilipoti, candidato al Senato per il Pdl in Calabria. "Lo scontento montante nel nostro Paese, dovuto tra l'altro alla mancanza di prospettive per i giovani che oggi si vedono fortemente penalizzati dalle scellerate scelte in materia di lavoro operate dal Governo Monti - aggiunge - rischia di indurre nei cittadini la tentazione di non recarsi alle urne. La differenza in questa tornata elettorale la farà chi riuscirà, con proposte serie e concrete, a convincere chi oggi è indeciso o intenzionato a non recarsi alle urne e non chi urla soltanto allo sfascio del sistema Italia puntanto all'ingovernabilità in Parlamento".

    "'Le storie importanti, come quelle di Giacomo Mancini, sono esempi per amici e e avversari'. Lo ha scritto il giovane e preparato capolista Udc in Calabria, Roberto Occhiuto. Un'asserzione tanto più significativa in quanto proviene dall'esponente di un partito, che era collocato all'opposizione, dura, della sindacatura, a Cosenza, dello statista calabrese". E' quanto afferma, in una nota, Pietro Mancini. "Legittimamente, Berlusconi, Letta, Verdini e Alfano non si sono espressi, nei termini positivi summenzionati - prosegue Mancini - sul 'Vecchio Leone socialista'. E, dimostrando di non tener conto dei ricordi e della stima di tanti nei confronti di 'don Giacomo senior', ancora vivi in Calabria e fuori, hanno fatto esattamente il contrario dell'ex segretario del Psi pre-Craxi, che rispondeva, personalmente, ai tanti, che gli scrivevano. E riceveva subito quanti chiedevano di incontrarlo. Saranno gli elettori, domenica e lunedì prossimi, a decidere se il Cav. e gli eminenti statisti, che collaborano con l'attempato ex premier, abbiano fatto bene, oppure no, ignorando la tradizione socialista e manciniana, che in Calabria ha radici profonde e i suoi legittimi discendenti ed eredi".

    "Mi rivolgo al presidente Scopelliti affinché dia garanzie di rifinanziamento degli interventi per le aree industriali della Calabria che, solo nel triangolo cosentino, vedono a rischio 550 posti di lavoro". E' quanto afferma Katia Stancato, numero due al Senato per la lista civica Monti in Calabria. "Nel triangolo di Piano Lago-Bisignano-San Marco Argentano - sostiene Stancato - che è inserito nei distretti industriali, operano una cinquantina di imprese che vivono con grande difficoltà la presenza di ostacoli infrastrutturali che si legano alla crisi congiunturale. Ho chiesto un mese fa all'assessore Caridi, senza alcuno spirito polemico, ma con la costruttività delle proposte di rimodulare i Psai,che ammontano a circa 37 milioni di euro, 13 dei quali per la sola provincia di Cosenza. Le carenze di sicurezza e le voragini strutturali hanno ostruito l'accesso in diversi punti delle aree strategiche con il risultato di insidiare la sicurezza delle macchine e delle persone e di contrarre ulteriormente le possibilità espansive dei distretti industriali". Spero che il mio appello venga colto e che si assumano scelte responsabili in tempi brevissimi, scongiurando il rischio concreto di default per le tante aziende produttive coinvolte".

    "La presenza di molti cittadini che hanno partecipato al dibattito tenutosi al Gran Hotel Lamezia sabato sera, ha rispecchiato la condivisione dei cittadini al progetto politico creato da Fratelli d'Italia. Erano anche presenti alla conferenza delegazioni di Martirano, Conflenti, Serrastretta, Gizzeria, Maida, Falerna, Nocera ed Amantea. "L'on. Rampelli. ha confermato i punti del programma di Fratelli d'Italia sottolineando la prerogativa dell'impignorabilità della prima casa, fatta in modo incostituzionale da Equitalia e ribadendo che la casa e un diritto umano e non una merce di scambio per una debito non pagato". "Lorenzo dé Medici, primo candidato alla camera di Lamezia Terme - prosegue la nota - ha fatto un intervento su Calabria e Lamezia e la difficile situazione sociale ed economica, riportando delle soluzioni tecniche ed applicabile, nel campo lavorativo, sociale e di sviluppo, dalle sue esperienze estere da imprenditore. "La Calabria - ha detto il candidato alla Camera, Lorenzo dé Medici - è la regione a reddito più basso ma e anche quella con i più alti sprechi. Bisogna invertire questo sistema, bisogna avere idee guida aggiornate. Cercare di globalizzare per la nostra regione, per arginare la migrazione dei nostri cervelli. Ampliare turismo e agricoltura, energia pulita e creare collaborazionismo tra enti e comuni, possono".

    "Ci troviamo in un momento storico importante per lo sviluppo della nostra regione, occorre reagire alla crisi ed intervenire con decisione con scelte programmatiche forti e credibili. Per questo motivo ritengo che non andare a votare non ha alcun altro scopo se non quello di lasciare agli altri la possibilità di scegliere, dal momento che, a prescindere dalla percentuale di persone che si recheranno alle urne, ci sarà un nuovo Governo e nuovi parlamentari". E' quanto afferma il deputato del Pdl, Giuseppe Galati. "E' necessario - aggiunge Galati - che tutti i cittadini si rendano partecipi del loro futuro, annullando quella dicotomia con il sistema politico che non fa bene all'Italia ed alla Calabria. Tutti dobbiamo renderci protagonisti di azioni condivise che puntino in primo luogo ad incrementare il lavoro in una regione in cui questa necessità si avverte quotidianamente, ma dove, senza presunzione, posso affermare ci siano tutte le condizioni per realizzare processi innovativi e di sviluppo nel campo del turismo e dell'agricoltura. Il Piano per il Sud, varato all'ultimo Governo Berlusconi e dimenticato dall'esperienza dell'esecutivo tecnico dovrà essere nuovamente al centro degli obiettivi programmatici, come sarà necessario che tutto il gruppo del Pdl calabrese porti a Roma le esigenze di questa Regione non più rinviabili"

    Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, sarà mercoledì in Calabria per una serie di appuntamenti elettorali. Alle 9.30 Alfano sarà a Corigliano Calabro, nella Sala convegni del 'Centro d'eccellenzà di via Macchiavelli dove terrà una conferenza stampa con il presidente, Giuseppe Scopelliti, e i candidati al parlamento della zona. Alle 12 sarà a Catanzaro per una conferenza stampa presso la 'Casa delle Culture' con il Presidente Scopelliti, la presidente della Provincia Wanda Ferro, il sindaco Sergio Abramo e i candidati del posto. Alle 16 il segretario del Pdl sarà al Teatro Politeama di Lamezia Terme per una convention con il Presidente Scopelliti, i candidati e i dirigenti locali del partito. Alle 18,30, infine, Alfano sarà a Reggio Calabria in Piazza Duomo per un comizio in piazza ancora con il Presidente Scopelliti e i candidati.

    "Il Presidente Monti ha ragione quando dichiara che tra me e lui non c'é nulla in comune, lui difende gli interessi delle banche e le lobby finanziarie, io sono dalla parte del popolo, ridotto alla fame dalla politica delle tasse adottata dal suo Governo, e difendo gli interessi della collettività". Lo afferma in una nota Domenico Scilipoti, candidato al Senato per il Pdl in Calabria, in merito alle dichiarazioni di Mario Monti oggi su La 7 durante la trasmissione televisiva "L'aria che tira".

    "Sulla legge elettorale c'é stato un gioco dei quattro cantoni tra Pd e Pdl. Per cui, quando era d'accordo per cambiare il Pdl, non lo era il Pd e viceversa, e noi che volevamo cambiarla sempre siamo rimasti in minoranza". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini a Catanzaro. "Questa - ha aggiunto Casini - è stata una delle ragioni gravi del distacco che c'é adesso tra la politica e la gente. Noi volevamo restituire agli italiani la possibilità di scegliersi i propri parlamentari. Sarebbe stato molto meglio".
    "Io lavoro solo in positivo per il partito. In campagna elettorale non ho tempo per altre riflessioni. Bisogna lavorare per accrescere i voti all'Udc nella scheda rosa e nella scheda gialla per la lista Monti". Così il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha risposto a Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa, ad una domanda sulla posizione assunta dal vicesegretario del partito, Mario Tassone, non ricandidato alle elezioni politiche, che ha annunciato il proprio impegno contro quella che ha definito "la messa in liquidazione dell'Udc".
    "Noi siamo persone serie, non facciamo promesse e sappiamo che la pressione fiscale è troppo forte. Abbiamo un progetto per attenuarla ma certo non è un progetto basato sul condono tombale perché questa è irresponsabilità allo stato puro". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini a Catanzaro. "Chi ha tolto l'Ici, creando un buco nelle casse dello Stato e degli enti locali - ha aggiunto Casini - è il primo responsabile del fatto che questo governo abbia dovuto mettere l'Imu. Proporre oggi la restituzione in contanti dell'Imu significa prendere in giro i cittadini. Se qualcuno si vuol fare prendere in giro, è libero"
    "Per essere moderni bisogna accedere all'idea che il matrimonio è tra due omosessuali? Se é così, io sono antico e rimango per il matrimonio tra uomo e donna". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini a Catanzaro. "Non solo: difendo questa impostazione - ha aggiunto Casini - e la sostengo con rispetto verso le coppie omosessuali che sono ben libere di vivere la loro affettività e il loro sentimento". "Noi siamo - ha aggiunto Casini - per il matrimonio tra un uomo e una donna. Siamo in minoranza? Va bene: nella vita si può stare in maggioranza o minoranza ma bisogna sempre difendere le proprie idee". Secondo Casini, "tra il diritto di due omosessuali ad avere un figlio e il diritto del bambino ad avere un'affettività paterna e materna, noi stiamo con il diritto del più debole, cioé il bambino".
    - "A Pd e Pdl intendiamo dimostrare che la politica delle bugie ha le gambe corte. Vogliamo la sfida televisiva tra Monti, Bersani e Berlusconi per smascherare i bugiardi". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini. "Il nostro desiderio - ha aggiunto Casini - è quello che la politica torni ad essere una cosa seria perché il 'festival delle promesse' in questa campagna elettorale ha nauseato tutti".
    "Noi oggi abbiamo ritrovato credibilità a livello europeo ma sappiate che, a secondo di chi mandiamo in giro per il mondo a rappresentare i nostri interessi, noi potremo essere considerati o svillaneggiati. Perché se continueranno a girare dei pagliacci noi finiremo per essere ri-di-co-liz-zati e non dovremo meravigliarci se lo spread va alle stelle e se per collocare i titoli sul debito pubblico italiano dobbiamo fare miracoli". Lo ha detto Pier Ferdinando Casini a Catanzaro.

    "Finiamola con questo balletto.Io dico che se lo facciamo,lo facciamo tutti quanti". Così Pier Luigi Bersani a Gioia Tauro. "Non saprei cosa rispondere - ha detto - a Ingroia, Grillo o Giannino se mi chiedessero perché loro al confronto non ci sono. Sono disponibile a fare il confronto ma non così"
    "Il tema della governabilità, cioé dare a qualcuno, e io dico a noi, una maggioranza solida per governare, è oggetto di questa campagna elettorale perché per avere la forza del cambiamento, occorre solidità e per questa ci rivolgiamo agli elettori. E credo che il giorno dopo, magari, uscirà un articolo un po' diverso". Lo ha detto Pier Luigi Bersani commentando l'articolo del Financial Times su un'eventuale ingovernabilità dopo le elezioni.
    "Noi saremo sempre aperti a una discussione per l'Italia. Se gli altri hanno pregiudizi o preclusioni e mettono altro prima dell'Italia, sono problemi loro". Lo ha detto Pier Luigi Bersani oggi a Gioia Tauro.
    "Non capisco questa insistenza delle altre coalizioni. Loro devono rispondere sulla loro unità". Lo ha detto Pier Luigi Bersani oggi a Gioia Tauro. "Io, Vendola e Tabacci - ha aggiunto - abbiamo stretto un patto davanti a tre milioni e 200 mila di notai. Gli altri non si preoccupassero, non li ho visti sottoscrivere un accordo né una foto di gruppo. Non si preoccupassero della nostra coalizione ma delle loro".
    "C'é un'Italia sola. Basta con la regressione leghista che ci ha portato un mare di guai": lo ha detto Pier Luigi Bersani in una conferenza stampa all'autorità portuale di Gioia Tauro. "La soluzione non è il ponte sullo Stretto, semmai - ha aggiunto - il porto di Gioia Tauro per farlo diventare una grande piattaforma logistica. E se vinceremo le elezioni faremo un tavolo Gioia Tauro a livello di governo".
    Pier Luigi Bersani, nel corso della sua visita in Calabria, ha incontrato oggi pomeriggio, in una saletta dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, i rappresentanti delle 21 associazioni che nelle scorse settimane avevano redatto un documento inviato a tutti i candidati premier per una politica di sviluppo del sud, affinché il Mezzogiorno ridiventi centrale nella discussione politica, anche quella elettorale. Il presidente della Svimez, Adriano Giannola, ha sottolineato come l'unica risposta finora arrivata da parte dei candidati premier sia stata appunto quella di Bersani. "Il nostro - ha detto Giannola - è un documento importante e noi ci auguriamo che il Mezzogiorno non venga affidato solo alla politica dei fondi europei. Sono maturi i tempi affinché il sud sia un pezzo di una politica strategica per l'intero Paese, essendo ormai fallita l'idea che il nord ce la possa fare da solo". Bersani ha ascoltato gli interventi, tra l'altro, di Giorgio La Malfa (Fondazione Ugo La Malfa), Carlo Flammant (Formez), e Giuseppe Roma (Censis), i quali hanno richiamato varie esigenze, dal rilancio dell'intervento pubblico ai problemi della formazione e del turismo. "Ci sono due questioni - ha detto il segretario del Pd - su cui voglio richiamare fin da ora l'attenzione: come creare le condizioni perché il problema del Sud possa finalmente essere affrontato in una visione unitaria dei problemi del Paese, così come del resto ho fatto ieri parlando in piazza del Duomo a Milano. Occorre riuscire a fare rimettere in moto politiche giuste per tutto il Paese e che in questo ambito la voce meridionalista sia una voce di riforma". "Il secondo problema - ha concluso Bersani - è quello della responsabilità delle politiche pubbliche e di vedere come in questa direzione si possa agire. Penso, ad esempio, al turismo e all'offerta culturale del Sud, patrimoni enormi che non riusciamo a mettere a frutto"
    "Dopo il voto cambieranno molte cose, a cominciare dal sistema politico italiano. Ci stiamo preparando al mondo nuovo che verrà, per questo è importante che la vittoria della nostra coalizione sia chiara e netta". Lo ha detto Riccardo Nencini a Gioia Tauro a margine di una manifestazione elettorale assieme al leader del Pd Pierluigi Bersani. "Prima ancora che smacchiare il giaguaro, dobbiamo celebrare in tutta Italia la festa del Grillo", ha aggiunto Nencini facendo riferimento alla manifestazione di folklore che da secoli si tiene a Firenze nel giorno dell'Ascensione. "Per celebrare la primavera e dare inizio a una nuova stagione di speranza - ha concluso il leader socialista - si faceva 'la festa al grillo' e lo si metteva in gabbia. Un gesto simbolico per invocare la fortuna e scacciare il timore di danni al raccolto".
    "Ho assistito a delle sparate micidiali, ma non mi pare abbiano avuto un grande effetto". Lo ha detto Pier Luigi Bersani a Vibo Valentia. "Uno che parla - ha aggiunto - di quattro milioni di posti di lavoro e ancora deve consegnare la milionata di dieci anni fa, uno che vuole restituire l'Imu e dimentica di restituire quattro miliardi di quote latte, che parla di Alitalia e di condono tombale, non mi pare molto credibile. Adesso anche Monti ha scoperto che si può e anche lui promette tagli".
    "Non ho niente contro chi é arrabbiato e va a vedere Grillo. Ma a Grillo chiedo: dove porti questa gente? Fuori dall'Europa e dalla democrazia? Vuoi vincere sulle macerie? Solo chi ha i soldi può salvarsi nelle macerie perché la gente normale ci resta sotto". Lo ha detto Pier Luigi Bersani a Vibo Valentia.
    "La personalizzazione dei partiti è pericolosissima, non esiste in nessuna parte al mondo. Smacchiare il giaguaro è un'operazione finalizzata non solo a liberarci da Berlusconi ma anche dal virus di questa personalizzazione". Lo ha detto Pier Luigi Bersani a Vibo Valentia. "Chi è stato scelto da 3,2 milioni di persone - ha aggiunto - non ha il nome sul simbolo, chi si è nominato sì. Dopo Bersani c'é il Pd. E per gli altri è lo stesso?".
    "Noi il primo giorno rifacciamo la nostra proposta, un doppio turno di collegio. Il Porcellum lo uccideremo. Poi, dopo i risultati al Senato, vedremo chi ha avuto interesse a mantenere questo sistema elettorale". Lo ha detto Pier Luigi Bersani a Vibo Valentia.
    "Grillo è come Berlusconi, i deputati se li nomina. Noi abbiamo fatto le Primarie. Questa è la differenza". Lo ha detto Pier Luigi Bersani a Cosenza.

    "Ha un grande significato l'incontro tra Pierluigi Bersani, il presidente della Svimez e le 21 fondazioni e associazioni meridionaliste che hanno sottoscritto il documento sul Mezzogiorno sia avvenuto in Calabria ed in particolare a Gioia Tauro". E' quanto ha detto Alfredo D'Attorre a Gioia Tauro al termine dell'incontro tra Bersani, il presidente della Svimez e le associazioni meridionaliste. "Non è un caso - aggiunge - che finora Bersani sia stato l'unico candidato premier a raccogliere l'invito al confronto delle associazioni meridionaliste. La centralità del Mezzogiorno in un progetto di ricostruzione nazionale è pienamente affermata nella Carta d'Intenti della coalizione Italia Bene Comune e nel progetto elettorale del centrosinistra. E' molto significativo, poi, che per questo incontro Bersani abbia scelto la Calabria e Gioia Tauro che con il suo porto è simbolo delle potenzialità inespresse del Mezzogiorno. Con questa scelta e con la visita di oggi, la quarta negli ultimi mesi, Bersani suggella il suo patto di governo con la Calabria, la regione nella quale a settembre ha deciso di tenere la conferenza nazionale del Pd per il Mezzogiorno, e la regione per la quale si è impegnato con una mozione parlamentare come primo firmatario". "Nel merito, il confronto - conclude - con il presidente della Svimez e la delegazione delle associazioni meridionaliste é stato di grande interesse perché ha posto le basi per una collaborazione proficua con un più vasto mondo delle competenze e delle intellettualità meridionali, che con l'azione del prossimo governo saranno rese pienamente partecipi in un progetto di ricostruzione nazionale".

    "Se la Lombardia è l'Ohio italiano, la Calabria deve essere l'Ohio dell'azione di governo del centrosinistra". Rosy Bindi, capolista alla Camera del Pd in Calabria, ha introdotto l'incontro a Vibo Valentia con il segretario Pier Luigi Bersani sottolineando "la centralità della questione meridionale nella ricostruzione del Paese".
    "In questi ultimi giorni di campagna elettorale bisogna sconfiggere in primo luogo lo scoraggiamento. La destra ha fallito ma non possiamo sottovalutare il rischio dei nuovi populismi che possono raccogliere la rabbia di chi è stato tradito troppe volte". Lo ha detto Rosy Bindi a Vibo Valentia. "Lavoro, sviluppo sostenibile, mobilità, legalità e dignità - ha aggiunto - sono le richieste di questa terra e le nostre priorità per il suo riscatto".

    Si è svolta questa mattina a Diamante, presso la sede del Comitato elettorale di Ernesto Magorno l'incontro - conferenza stampa sul tema ambientale dell'erosione delle coste, al quale ha preso parte l'Eurodeputato Andrea Cozzolino del Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti & Democratici. Pasquale Torrano, Segetario del Circolo del Pd di Diamante in apertura ha rivolto il suo benvenuto ai presenti ed ha introdotto gli interventi dei partecipanti. Il Candidato del Pd alla Camera dei Deputati Ernesto Magorno ha ringraziato Cozzolino ed ha sottolineato come l'incontro sia "una dimostrazione della volontà del Pd di guardare con particolare attenzione ai territori per far ripartire l'economia del paese e di come questo partito sia l'unica forza che sta portando avanti una campagna elettorale incontrando la gente e toccando temi concreti come quello, appunto, delle problematiche del mare e delle coste. Il dirigente del Pd e fondatore del movimento "Cento comuni", Giuseppe Terranova, ha sottolineato la necessità e l'importanza di affrontare problematiche dell'erosione costiera e dell'inquinamento marino. Nel suo intervento, il Deputato Europeo ed esponente del Pd Andrea Cozzolino, ha detto che sul tema dell'erosione delle coste e delle problematiche ad esso connesse c'é adesso un impegno preciso dell'Europa e dunque le regioni nei prossimi anni dovranno programmare le risorse comunitarie definendo una quota - parte al tema delle coste.

    Bruno Censore, Consigliere regionale e candidato alla Camera dei Deputati con il Partito Democratico, parte dalle parole rilasciate da Silvio Berlusconi al quotidiano "La Sicilia": La Lega dice di voler trattenere il 75% delle risorse delle tasse in Lombardia? Abbiamo chiesto a un comitato, costituito dai nostri governatori delle regioni del Sud, di esaminare questa proposta della Lega, prima di inserirla nel nostro programma. Ci hanno garantito che è realizzabile senza penalizzare in nessun modo il Sud. Queste le parole di Berlusconi e dalle quali trae spunto la riflessione di Censore: "Mi chiedo e chiedo: così il Governatore Scopelliti e la sua Giunta regionale intendono tutelare la Calabria e i calabresi? Ora apprendiamo che Scopelliti, assieme ai presidenti di Campania e Abbruzzo, sarebbe d'accordo sul fatto che la Lombardia trattenga il 75% delle tasse, un provvedimento nefasto e che rischia di minare lo spirito di unità nazionale che venti anni di propaganda leghista non sono riusciti ancora a cancellare. Appare evidente - prosegue Censore - che l'Italia ha un impellente bisogno di un cambio di rotta che soltanto Bersani e il PD possono assicurare". *** Carmelo Lentino (Scelta Civica), "Calabria, tanti record negativi indicano che è ora di cambiare, per non morire. Uno tra tutti, il disastro ambientale". "La Calabria, purtroppo, fa dolorosamente i conti - ha aggiunto - con una serie infinita di primati negativi che la relegano all'ultimo posto tra le regioni europee: segno evidente, chiaro, incontrovertibile ed indubitabile del pieno fallimento della classe politica che finora l'ha amministrata. E in più, una classe ancora oggi senza neanche uno straccio di cambiamento, di progettualità, di volontà di impegnarsi per far cambiare le cose e invertire la tendenza. E', dunque, davvero ora di cambiare! Cominciando dall'ambiente, la più straordinaria nostra risorsa.

    "Ho accolto con entusiasmo l'invito del Sindaco di Cinquefrondi, Marco Cascarano, di dedicare un'intera giornata della mia campagna elettorale alla Piana di Gioia Tauro, andando personalmente a conoscere le risorse e le problematiche di un territorio a mio avviso nevralgico per tutta la Calabria e purtroppo da decenni abbandonato dalla politica". Lo dichiara, in una nota, Rosanna Scopelliti, candidata alla Camera dei Deputati in Calabria con il Popolo della Libertà. Rosanna Scopelliti ed il Sindaco Cascarano sono stati questa mattina a Gioia Tauro, prima al Porto ed al sito del termovalorizzatore, dove, con il Presidente dell'Associazione dei sindaci della Piana, hanno incontrato i responsabili degli impianti, per recarsi successivamente presso l'Ospedale di Polistena e la Diga sul fiume Metramo, sita nel territorio comunale di Galatro. "E' stata un'occasione per recepire le istanze di un territorio stanco delle solite promesse mai mantenute - ha dichiarato Rosanna Scopelliti - con la consapevolezza che questo è solo un punto di partenza, che comunque caratterizzerà la mia prossima azione parlamentare, perché in tema di sviluppo, ambiente e salute, oltre che di legalità, sarò costantemente a disposizione dei cittadini e degli amministratori locali per far si che questo territorio e questa regione sappiano trovare nelle Istituzioni nazionali la considerazione che meritano".

    "'Grande Sud' si propone come forza culturale per porre politicamente al centro il tema del Mezzogiorno. C'é bisogno di battaglie forti per migliorare le infrastrutture, mentre i candidati della sinistra, che in Calabria prima non sono mai venuti, non assumono un solo impegno. Il centrodestra ha bisogno di più Sud, ha bisogno di "Grande Sud''". Lo ha sostenuto il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, intervenendo a Catanzaro Lido al raduno elettorale del 'Grande Sud''. Alla manifestazione, organizzata dal coordinamento provinciale della "Lista Scopelliti", hanno preso la parola Claudio Parente, secondo il quale "c'é bisogno di una forza politica autenticamente meridionalista", Giovanni Bilardi ("il Sud si presenta per la prima volta nella scena politica da protagonista"), Alberto Sarra ("finalmente in Italia il Mezzogiorno si presenta con una proposta politica unitaria") e Mario Caligiuri ("stiamo ponendo la cultura al centro del nostro progetto politico"). Sono intervenuti anche i candidati alla Camera Giuseppe Amelio e Massimo Chiarella.

    "Faccio gli auguri a Giovanni Rossi nella speranza che possa essere un presidente della Fnsi imparziale e autonomo". Lo afferma il senatore del Pdl Antonio Gentile. "Come giornalista pubblicista - aggiunge - e come parlamentare mi sono impegnato, trovando collaborazione nella persona di Rossi, per l'annosa vicenda della contrattazione Aran dei giornalisti negli uffici stampa. Mi auguro che con il nuovo Governo, qualunque esso sia, si possa risolvere una situazione a mio avviso oscena che discrimina fortemente i giornalisti degli uffici stampa di Comuni, Province ed enti pubblici a differenza di quelli delle Regioni, cui viene applicato il Ccnlg".

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