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    Chizzoniti "Su assunzioni a Fincalabra atti in Procura"

     

     

    Chizzoniti "Su assunzioni a Fincalabra atti in Procura"

    16 feb 13 Il Presidente della Commissione regionale di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti, ha comunicato al Presidente della Fincalabra Umberto De Rose la trasmissione alla Procura della Repubblica di Catanzaro degli atti relativi alla "gestione delle Risorse umane e quindi delle centinaia di assunzioni in Fincalabra". Chizzoniti contesta a De Rose di "ostacolare l'esercizio delle funzioni di Istituto assegnate alla Commissione di Vigilanza, che però nulla può vigilare. Infatti, secondo quanto si legge nella missiva datata 14 febbraio e rimessa alla Presidenza della Fincalabra, emerge che a tutt'oggi non è pervenuta a questa Presidenza la documentazione unanimemente invocata dalla Commissione che ho l'onore di presiedere offrendo in alternativa forvianti, ulteriori, evasive e strumentali delucidazioni per altro non richiesti. Evitando, quindi, accuratamente di trasmettere quanto legittimamente reclamato in ordine alle centinaia di assunzioni ex ante perfezionate da Codesto Ente". La nota di Chizzoniti avverte che "nulla pervenendo entro e non oltre il "22 mese andante, gli atteggiamenti serpeggianti di codesto Ente fin qui pateticamente emersi saranno devoluti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro perché ne verifichi la probabile rilevanza penale. In relazione ai modelli tecnici di cui agli artt. 323 c.p. (abuso in atti d'ufficio) 328 c.p. (omissione in atti di ufficio) ed anche 640 c.p. (truffa) con riferimento a quei giovani plurititolati prudentemente emarginati che continuano a contattare questa Presidenza". Su quest'ultimo aspetto Chizzoniti richiama "alcune segnalazioni di laureati con 110 e lode nel cui contesto ad una ragazza che non ha visto il proprio nome nel calendario delle prove, pur essendo stata ammessa a sostenere i colloqui, l'interlocutore Fincalabra, contattato telefonicamente, ha sempre assicurato che 'sara' chiamata, non é un problema suo sapere in quale turno rientra, controlli il sitò". "A riprova dell'assoluta carenza di criteri selettivi uniformi - prosegue la nota di Chizzoniti - si cita il caso di un'altra ragazza che invece, pur non ammessa ai colloqui, è stata invitata ad inviare la documentazione comprovante il possesso dei titoli. La giovane delusa evidenzia, prosegue Chizzoniti, le cose più sorprendenti: persone che non erano in posizione utile sono state chiamate per sostenere la selezione a poche ore dalla prova; il plico della partecipante allo strano bando, secondo quanto comunicato dall'incredula dottoressa, 'a distanza di una settimana circa dall'espletamento della prova orale mi è stato restituito intatto senza neanche essere aperto per controllare se io avessi inviato tutta la documentazione comprovante il possesso dei requisiti richiesti dalla suddetta selezioné". Chizzoniti sottolinea "l'impegno ultra vires per un'altra battaglia di civiltà evidenziando come tutte le ragazze escluse pongano il problema della meritocrazia denegata. Stigmatizzando, altresì, 'molti politici che ne fanno addirittura lo slogan nelle campagne elettorali, ma nel frattempo le selezioni vengono fatte con altri criteri'". "Tutte le persone escluse - conclude Chizzoniti - sollecitano un segnale forte da dare al nostro territorio".

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