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    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

     

     

    Elezioni politiche, dichiarazioni e commenti

    15 feb 13 "Le ultime offese gratuite al centrodestra da parte di Mario Monti sono il sintomo evidente della sua preoccupazione, adesso che anche Bruxelles certifica che Germania e Francia sono a rischio recessione". Lo afferma Domenico Scilipoti, candidato alla Camera per il Pdl in Calabria. "Il fallimento della politica di rigore adottata dal professore - aggiunge - è indiscutibile e rischia di portare al flop elettorale del suo 'centrino'". "Monti - dice ancora Scilipoti - in questi 13 mesi ha fatto da portaborse della Merkel, facendo precipitare il nostro Paese in una spirale recessiva, ed ora rischia che gli elettori gli presentino il conto. Per questo perde il controllo".

    A Lamezia Terme si è riunito il comitato regionale del Pri della Calabria sotto la presidenza del segretario nazionale del partito, Francesco Nucara. Nucara ha spiegato i termini dell'accordo che a livello nazionale il Pri ha sottoscritto con l'Udc, in coerenza con l'appoggio che il Partito Repubblicano ha dato al governo presieduto da Mario Monti. "Si tratta - è scritto in una nota del Pri - di un accordo finalizzato ad un percorso politico che possa andare oltre l'attuale momento elettorale. In Calabria, dove sulle schede elettorali non sarà presente il simbolo dell'Edera, l'accordo si concretizzerà con delle manifestazioni nelle quali il Pri darà indicazione di voto ai propri iscritti ed elettori". "Al Senato - conclude il Pri - il voto dei repubblicani sarà indirizzato alla Lista Monti, mentre alla Camera l'indicazione sarà quella di votare la lista dell'Udc".

    Questa sera il prof. Beniamino Quintieri, capolista in Calabria della Lista civica con Monti, incontrerà a Cosenza un gruppo di giovani provenienti dal mondo dell'associazionismo, dell'Università e dello sport. "Abbiamo creato questo evento - ha detto Quintieri - per catturare l'attenzione dei giovani intorno all'Agenda Monti. Sono loro, come si ripete spesso, le vere vittime, della cattiva politica che ha imperversato negli ultimi vent'anni. Sopportano sulle loro fragili spalle la forza del peso fiscale e del debito pubblico creato in precedenza. Questi giovani, si trovano ad affrontare regole che non facilitano l'accesso al mercato del lavoro e che non tutelano i giovani senza lavoro. La situazione é accentuata nel Mezzogiorno, dove ci si trova di fronte ad un'economia che non cresce, portando come unico risultato un altissimo tasso di disoccupazione giovanile, pari oggi al 40% in Calabria. Questi dati obbligano molti giovani ad emigrare e la perdita di capitale umano impoverisce ulteriormente la nostra regione". "L'Agenda Monti - ha aggiunto Quintieri - propone di attuare un programma di risanamento e crescita, introducendo un sistema di regole che valorizzi il merito ed elimini definitivamente nepotismi e baronati, lasciando spazio ai giovani capaci. Comprendo la rabbia dei giovani, tentati dalla possibilità del non voto o peggio ancora dal voto di protesta. E' importante, però, far comprendere che mandare in Parlamento un movimento di protesta, senza un serio programma di cambiamento e ricostruzione del Paese, peggiorerebbe ulteriormente la situazione e le ricadute sarebbero ancora una volta su di loro. La Lista Scelta Civica con Monti, propone al contrario un cambiamento radicale rispetto al passato, presentando quel programma necessario per risanare e ricostruire il Paese offrendo un futuro ai giovani".

    "Il problema dell'assistenza ai minori ospitati nelle case famiglia sta diventando drammatico. E' inconcepibile che la Regione utilizzi il calcolo ragioneristico in maniera arbitraria ed ingiusta". Lo sostiene, in una dichiarazione, Katia Stancato, candidata al Senato per la Lista Civica Monti. "La retta di 31 euro ogni giorno - aggiunge - dovrebbe coprire anche le spese mediche, non essendoci stata alcuna deroga dei codici da parte del Dipartimento Sanità. Se è comprensibile che in una fase di rientro si eliminino sprechi e spese inutili, è altrettanto incomprensibile che i tagli avvengano sui diritti fondamentali dei cittadini. Le case famiglia hanno bisogno di una norma regionale che, oltre ad aumentare le rette, preveda un intervento complessivo e integrato da parte dei servizi sociali. La Calabria deve uscire da questa morsa dell'impotenza e della ipercontabilizzazione che, ormai, compromette ampiamente i bisogni primari dei cittadini amministrati"

    "Il signor Monti, non avendo mai amministrato neanche un condominio, non era capace di governare un grande Paese come l'Italia e il risultato lo vediamo: esce dalla sala operatoria e dice 'l'intervento è tecnicamente riuscito, il paziente è mortò". A dirlo è stato Giulio Tremonti presentando, a Catanzaro, i candidati calabresi della sua lista Lavoro e libertà, "ospitata" nel simbolo della Lega Nord. Il Governo Monti, ha proseguito, "doveva darci la crescita economica e l'Italia ha i dati peggiori dopo la Grecia, mai visti dal dopoguerra ad oggi. Doveva darci la stabilità finanziaria ed abbiamo visto che, con la Bce, lo spread è a 300 e nell'agosto scorso era a 500, come ai tempi del 'berlusca', e ci lascia un devastante buco di bilancio. La cassa integrazione ha prenotato un miliardo di ore e nel bilancio pubblico c'é un miliardo. Ai nostri tempi c'erano 40 miliardi. Cosa diamo ai disoccupati, i 'Bersani bond'? E poi doveva darci la nornalità politica. Avendo stravolto la vita politica di questo Paese ha creato il fenomeno Grillo". "Se chi è eletto per governare rinuncia a farlo - ha concluso Tremonti - poi non ci stupiamo che un comico voglia fare il politico".
    "Nel 2011, per far cadere il Governo è stata fatta cadere l'Italia. Un Governo mostruoso come quello di Monti, mai visto nella storia della democrazia occidentale, è stato possibile solo in base al terrore e poi, artefice e vittima del suo destino, ha fatto il terrore, che è una delle cause per cui l'economia italiana va malissimo, anche se prima non erano rose e fiori". A dirlo a Catanzaro è stato Giulio Tremonti. Secondo Tremonti, il primo passaggio per far cadere il governo "fu la lettera di Draghi, che conteneva un ricatto: se non fai queste cose, non ti compro i titoli. Alla Spagna, che stava peggio di noi, le hanno comprato i titoli ma non hanno imposto niente. All'Italia è stato imposto di anticipare il pareggio di bilancio, pattuito in Europa al 2014, al 2013. La ragione per cui l'economia non va bene è il sovraccarico di tasse e tagli imposti dal diktat del signor Draghi. Ovviamente non era solo, dietro c'erano gli illuminati ed i circoli della ragione e tutti quelli che volevano fare il colpo di Stato". "Un Paese G7 come L'Italia - ha concluso l'ex Ministro dell'Economia - non può crollare perché altrimenti crolla il mondo".
    Un grande banca pubblica, mettere il trattamento di fine rapporto in busta paga, togliere l'Imu sulla prima casa, che "é anche un fatto psicologico", e predisporre contratti di lavoro per la piccola impresa: sono questi alcuni degli interventi per combattere la crisi indicati da Giulio Tremonti nel corso di una manifestazione elettorale a Catanzaro del suo movimento 3L lavoro e libertà. "Se continua il cambio euro-dollaro come è adesso - ha sostenuto l'ex ministro dell'Economia - e se manca il credito bancario, l'economia italiana va a sbattere, non abbiamo prospettive. Bisognerebbe smetterla di dare soldi alla Germania, cosa che Monti fa con enorme piacere. Ha firmato un trattato per cui noi paghiamo i buchi di bilancio delle banche tedesche e francesi ed è la ragione per cui il debito italiano è salito enormemente. Paghiamo l'Imu per tappare buchi delle loro banche. In Europa puoi essere rispettato se fai gli interessi del tuo Paese e puoi essere apprezzato se fai gli interessi degli altri Paesi. E Monti è molto apprezzato". "Temo - ha proseguito Tremonti - che se vince le elezioni la sinistra, la prima cosa che fa, oltre a coppie gay ecc, mette la patrimoniale che colpisce la ricchezza finanziaria. Si va di notte nei conti correnti bancari e postali e li portano via. Non serve a niente. Se c'é una cosa sicura in questo momento è che le tasse un po' puoi ridurle ma non le puoi aumentare". "Immaginate - ha concluso - un'auto con una famiglia bloccata ad un passaggio a livello e il treno tedesco che arriva. Uno normale, come noi, tifa per la famiglia; Bersani, Vendola e Monti tifano per il treno".
    "Contro il sud è chi vive alle spalle del sud facendosi eleggere e promettendo la povertà perché se il sud cresce loro fanno gli esodati". A dirlo è stato Giulio Tremonti, oggi a Catanzaro per presentare la sua lista 3L Tremonti libertà e lavoro, il cui simbolo è "ospitato" in quello della Lega Nord. Noi, ha aggiunto, proponiamo "la Cassa del Mezzogiorno, la Banca del Mezzogiorno, le zone franche e la raccolta detassata se inviata al sud. Magari sono idee sbagliate, ma non si può dire che sono contro il sud". "La Cassa del Mezzogiorno - ha proseguito - è l'unico modo per spendere davvero i soldi europei che poi europei non sono ma nostri. Al sud sono 30 anni che ne spendono il 30%. Il resto magari lo rubassero, invece lo mandiamo alla Grecia, alla Spagna dove le autostrade sono fatte con i soldi del Sud Italia perché c'é una classe dirigente che non ha mai voluto spendere per due ragioni: perché non sono capaci di amministrare e perché sono furbi nel ricattare. Se tu spendi hai l'anticamere vuota, se non lo fai tieni la gente. Il potere non è nello spendere ma nel non spendere. La Banca del mezzogiorno serve perché il sud è l'unica regione d'Europa che non ha una banca propria ed il risparmio del sud viene canalizzato al nord. Vorremmo le zone franche, e, infine, l'ultima legge che ho fatto prevedeva che il risparmio raccolto nel nord, se investito al sud, fosse detassato ed è detassato. Finché ero al governo 5 mld sono stati inviati al sud. Finito il governo ne avete più sentito parlare?".

    "La Calabria, con i suoi problemi e le sue speranze, può entrare nel governo dell'Italia se vince il centrosinistra. La destra, alleata con la Lega Nord, ripropone il vecchio schema dell'ascarismo, del sottosviluppo e del degrado". E' quanto si afferma in una nota del Pd della Calabria. "Il voto rappresenta una grande opportunità - prosegue il comunicato - ed è per questo che il Pd calabrese ha programmato, per sabato 16 e domenica 17 febbraio in tutte le piazze, una grande mobilitazione straordinaria, facendo leva sulla rete dei volontari che hanno consentito di costruire quel grande evento di partecipazione democratica che sono state le primarie in Calabria e che oggi saranno presenti in tutte le piazze calabresi per organizzare gazebo e momenti di incontro con i cittadini". "Alle iniziative - conclude la nota - saranno presenti i candidati, gli amministratori e i dirigenti per distribuire il materiale con le proposte del Pd".

    "Abbiamo realizzato due grandi infrastrutture in Sicilia: una immateriale - che si chiama lotta alla mafia, con sequestri e confische a importantissimi boss e l'applicazione del carcere duro che non ha precedenti nella storia; e un'infrastruttura reale che è l'autostrada Messina-Palermo, una grande opera del Centrodestra. E non ci fermeremo qui: Berlusconi ha continuato a ribadire l'importanza del ponte sullo Stretto e questa sua idea non è mai venuta meno". L'ha detto il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, a Messina durante una convention elettorale.

    "Avremo un fine settimana di mobilitazione straordinaria, il 16 e il 17 febbraio, in cui saremo nelle piazze di questa regione per riaffermare l'idea di una politica che sta a contatto diretto con i cittadini". E' quanto sostiene il commissario regionale del Pd Alfredo D'Attorre, in un'intervista pubblicata sul sito ufficiale del Partito democratico, www.pdcalabria.net, nella quale lancia la campagna di mobilitazione nelle piazze che vedrà impegnato il Pd in questo fine settimana. "Il senso di questa campagna elettorale - prosegue - è anche quello di non limitarsi ad utilizzare i media che stabiliscono un contatto verticale, gerarchico, tra chi parla e chi ascolta. Noi vogliamo essere fisicamente tra le persone per ascoltare e confrontarci su un piano paritario, per dare l'idea di una politica che costruisce le risposte prima di tutto sulla base dell'umiltà e dell'ascolto. Voglio dire con chiarezza che saremo molto attenti nel vigilare rispetto ad usi impropri ed elettoralistici delle strutture controllate dalla Regione: non accetteremo che, mentre noi siamo impegnati, con grande sforzo e con grandi sacrifici anche personali, in un lavoro capillare con il territorio basato sulla militanza, sull'autofinanziamento e sul lavoro volontario, gli avversari della destra continuino ad utilizzare risorse pubbliche e strutture pubbliche per la loro campagna elettorale. Si tengano gli enti regionali e la sanità regionale fuori da questa contesa elettorale". "Scopelliti e la destra - dice ancora D'Attorre - non sono riusciti a riformarle e non sono riusciti a migliorare in alcun modo il funzionamento della sanità, né degli enti regionali. Sarebbe incredibile che l'unico momento in cui ci si accorgesse dell'azione della destra in queste realtà fosse la strumentalizzazione a fini elettorali".

    "Ora che un'importante operazione antimafia ha visto tra gli arrestati anche il sindaco di Melito Porto Salvo, espressione del Pd, cosa dicono quei preti senza tonaca reggini e tutti coloro i quali hanno detto e scritto che la sottoscritta avrebbe scelto di 'stare dalla parte sbagliata' per combattere la 'ndrangheta?''. E' la domanda che Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato Antonino ucciso dalla mafia, pone a proposito dell'arresto di Gesualdo Costantino, sindaco del Pd di Melito Porto Salvo, nell'ambito dell'operazione "Ada" della Dda. "Il fatto che un sindaco del Pd - prosegue Scopelliti - sia ritenuto dagli inquirenti 'espressione della cosca Iamonte' è la riprova che la criminalità organizzata non ha ideologie e/o schieramenti di riferimento e che nessuna forza politica, quindi, può dirsi immune dal fenomeno delle infiltrazioni mafiose negli enti locali. Leggendo i fatti e gli atti della Dda resto perplessa di fronte al mancato scioglimento del comune, al contrario di quanto accaduto a Reggio ed è triste aver visto alle manifestazioni di questi mesi esponenti del Pd, quali Marco Minniti, Luigi De Sena e Demetrio Naccari Carlizzi, sostenere pubblicamente Costantino. Hanno fatto un gravissimo errore politico ed istituzionale, hanno creduto di essere gli unici portatori del vessillo antimafia". "Il mio invito - conclude Rosanna Scopelliti - va a loro ed a tutti coloro i quali, anche nel centrosinistra ed in tutti gli schieramenti, vogliano fare fronte comune contro la 'ndrangheta ed il malaffare: solo insieme potremo tenere alta la guardia e restituire alla politica il primato dell'onestà, tutelando la cosa pubblica dalla permeabilità della criminalità organizzata".

    "In questi giorni si fa un gran parlare della paventata chiusura del carcere di Lamezia. Noi riteniamo che la struttura debba essere salvaguardata e che in attesa di una nuova costruzione, Lamezia ha il diritto di avere in città la Casa circondariale". E' quanto afferma, Pasqualino Ruberto, candidato alla Camera per Grande Sud-Mpa. "Per questo motivo - prosegue Ruberto - faremo di tutto, e in ogni sede, per non far passare logiche diverse che prefigurano la chiusura. La nostra città sta subendo troppi torti e la vicenda della faticosa permanenza del Tribunale dimostra come ci sono sempre in agguato 'alchimie' politiche che tendono a defraudare Lamezia, costretta sempre a difendere quel poco che ha. La chiusura di qualsivoglia struttura per un territorio comunale di oltre 70mila abitanti e altri 150mila che vi gravitano, diventa un fatto grave e preoccupante anche da un punto di vista del ritorno per le già martoriata economia del territorio".

    "La Giunta regionale su proposta dell'assessore alle Attività produttive, Antonio Caridi, ha approvato la 'proposta per la creazione di un Fondo regionale di Ingegneria Finanziaria, attraverso la rimodulazione del Fondo di Controgaranzia e l'incorporazione del Fondo Mezzanine Financing'. Il nuovo fondo di ingegneria finanziaria è come il gioco delle tre carte. Sono i soliti soldi del 2009 (51 milioni di euro + 25 di mezzanino) di Fincalabra ancora non spesi e chiamati in modo diverso. Finora si è perso tempo". Lo afferma Franco Laratta, del Pd, candidato alla Camera.

    "Quelle immagini resteranno a lungo nei nostri occhi. Sono la conferma dell'importanza di battaglie che portiamo avanti da sempre". E' quanto affermano il segretario regionale di Sel, Andrea Di Martino, e la candidata al Senato, Ida Dominijanni, che sono stati a Rosarno e nei campi in cui vivono i migranti in Calabria. "Tra i primi atti di Sinistra e libertà in Parlamento - proseguono Di Martino e Dominijanni - ci sarà l'abolizione della Bossi-Fini. E' impossibile tollerare che uomini possano vivere in baracche all'amianto e circondati da immondizia. Nessuno dovrebbe essere costretto in queste condizioni. Del resto cambiare le condizioni in cui queste persone lavorano, restituendo loro la dignità, oggi è anche l'unico modo per potere avere una agricoltura di qualità e tenere lontani i poteri criminali".

    Rosy Bindi, capolista alla Camera del Pd in Calabria, ha annunciato di aver firmato la campagna di Libera e del gruppo Abele "senza corruzione riparte il futuro" nel corso di un incontro a Reggio Calabria, nella sede della cooperativa Rom1995, con Nando dalla Chiesa, presidente onorario di Libera e Consuelo Nava candidata del Pd alla Camera. "Il tema della legalità, fa davvero la differenza tra centrosinistra e centrodestra. Basta venire qui - ha detto la Presidente dell'Assemblea nazionale del Pd - in questo quartiere così difficile e dimenticato dalla giunta di centrodestra per capirlo. La lotta ai poteri criminali si conduce su molti fronti, non solo quello delle indagini della magistratura e della repressione delle forze dell'ordine. Una frontiera decisiva è quella della cultura della legalità che si afferma nelle istituzioni, nel rapporto tra cittadini e amministrazione. La vostra cooperativa opera in una struttura confiscata alla 'Ndragheta che la giunta di centrosinistra vi aveva assegnato per fare la raccolta differenziata. La giunta di centrodestra vi ha tolto questa possibilita'. Ma così facendo non vi toglie solo un lavoro, manda un messaggio chiarissimo anche ai poteri criminali. Non c'é da stupirsi se poi anche a Roma c'é chi come Berlusconi, che ha alimentato in tutti questi anni la cultura dell'illegalità, ora giustifica persino le tangenti. Non si può cedere al qualunquismo di chi dice 'sono tutti uguali'. Proprio qui con voi si capisce che non tutti sono uguali e che c'é anche una politica pulita, che può fare la differenza e avviare il cambiamento. Queste elezioni sono decisive, stavolta è cruciale imboccare la via della ricostruzione morale e civica, mobilitando le energie migliori del paese da Nord a Sud, per unire l'Italia, mettendo legalità moralità e lavoro al centro del nostro futuro".

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