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    Regione presenta linee guida su siti inquinati

     

     

    Regione presenta linee guida su siti inquinati

    13 feb 13 - L'assessore regionale all'Ambiente Francesco Pugliano - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - ha presentato, nella sede del Dipartimento a Catanzaro, le linee guida per la redazione dei "piani di caratterizzazione dei siti potenzialmente contaminati" per il superamento della procedura d'infrazione comunitaria 2003/2077 causa C-135/05. All'incontro erano presenti i sindaci dei 29 Comuni calabresi attuatori e beneficiari dei finanziamenti, con i rispettivi tecnici. Le linee guida, già approvate dalla Giunta regionale, sono state realizzate dal Dipartimento Ambiente della Regione con il supporto tecnico-scientifico dell'Arpacal. Alla presentazione hanno preso parte, inoltre, il direttore generale del Dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri e il direttore generale dell'Arpacal, Sabrina Santagati. I finanziamenti previsti per le infrazioni sono i 43 milioni di euro ottenuti nel Piano per il Sud, già deliberati dal Cipe il 30 aprile 2012 che si aggiungono ai 45 milioni di euro (Por Calabria Fesr 2007-2013) destinati ai 18 siti ad alto rischio. Le linee guida sono state redatte con lo scopo di definire uno standard di riferimento per lo sviluppo logico delle attività finalizzate alla perimentrazione e caratterizzazione ambientale di un'area nella quale si hanno, o si sospetta di avere, evidenze di contaminazione. Con particolare riferimento alla fase di caratterizzazione, il documento si configura come linee guida, a cui i progettisti dovranno attenersi nella redazione del Piano di caratterizzazione ambientale, a partire dall'impostazione della relazione tecnica e documentale relativa alla fase di perimetrazione ed alla redazione della proposta di piano di indagine ambientale. Tutti passaggi svolti dalle Amministrazioni comunali avranno comunque il supporto tecnico del Dipartimento Ambiente della Regione. "Abbiamo presentato - ha dichiarato l'assessore Pugliano - ai Sindaci dei Comuni interessati, con i relativi tecnici, le linee guida per la predisposizione e la definizione dei piani di caratterizzazione necessari e propedeutici alle attività ed interventi di bonifica dei siti sottoposti ad infrazione comunitaria. Si tratta di 29 Comuni per 31 interventi, per altrettante infrazioni comunitarie, inserite nella sentenza del 2007 della Corte di Giustizia Europea. In Italia sono 255 le discariche dismesse e non ancora bonificate, di queste 43 sono in Calabria. C'é la necessità di uniformare le attività, sapendo che le convenzioni, già siglate con i Comuni, stabiliscono tempi, responsabilità e procedure. La Regione, sin dal nostro insediamento, ha responsabilmente dato priorità al superamento di queste infrazioni, chiedendo molta attenzione nel Piano per il Sud per avere le risorse necessarie per le bonifiche. Questo ci potrebbe consentire, una volta superate le infrazioni, di non incorrere nelle sanzioni già richieste per l'Italia. Da questi piani uscirà fuori anche il livello di rischio, per poi arrivare agli interventi di bonifica. La Regione rimarrà a supporto delle stesse amministrazioni comunali per non rischiare di perdere queste risorse che sono da utilizzare in tempi ristretti. La Calabria non potrebbe permettersi di sostenere la ripartizione delle multe comminate allo Stato italiano, che sicuramente poi si ripercuoterebbero sulle Regioni inadempienti, in caso di mancata bonifica dei siti. I dirigenti del Dipartimento Ambiente e dell'Arpacal redigeranno, inoltre, un cronoprogramma per le fasi successive. Parte dunque la fase operativa. Sempre nella stessa giornata - ha concluso Pugliano - insieme ad Arpacal, abbiamo tenuto a Crotone un workshop sui rischi di radioattività anche nel campo dei rifiuti, annunciando l'implementazione dei servizi garantiti da Arpacal nei piani di monitoraggio e controllo sui rischi di tale inquinamento, attraverso il potenziamento della rete strumentale di laboratorio. Faremo partire, quindi, delle azioni di sostegno alla prevenzione ed informazione sui rischi ambientali in parallelo alla massiccia attività di disinquinamento del territorio calabrese".

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